Anche ieri sera contro la Juventus brutta prestazione di Romelu Lukaku, che ai bianconeri ha segnato una volta sola, per giunta su rigore, perdendo o pareggiando 6 scontri diretti su 7.
Non è la prima volta che il gigante belga delude, quando “il gioco si fa duro”. Siamo andati a ritroso a vedere cinque big match in cui Lukaku ha steccato, invece di fare la differenza.
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Belgio – Italia 0-2 (2016)
Primo impatto di Lukaku con Bonucci e Chiellini, suoi incubi ricorrenti (e non solo ieri sera, anche perché il Chiello è entrato solo a 6′ dalla fine).
Debutto all’Europeo per Belgio e Italia, sulla carta siamo spacciati visto che ci schieriamo con un mucchio di buoni mestieranti, mentre i Diavoli Rossi hanno la loro generazione d’oro al massimo della forma: De Bruyne, Hazard, Courtois, Nainggolan e Lukaku, ovviamente.
L’Italia, allenata da Antonio Conte, gioca in compenso una partita perfetta. Giaccherini e Pellé segnano, dietro non passa uno spillo.
Del resto c’è la leggendaria BBC, Barzagli-Bonucci-Chiellini, che si conoscono a menadito. Più Buffon in porta, insomma il blocco-Juve.
E Lukaku? All’epoca è all’Everton, ha segnato 25 gol in stagione, ma praticamente non vede mai biglia, salvo in un’occasione, che spreca davanti a Buffon. I voti sono impietosi.
Tornerà a gonfiare la rete, Big Rom, dalla partita contro l’Irlanda, sempre nel girone: doppietta. I suoi unici segni sul tabellino in quell’Europeo.
Francia – Belgio 1-0 (2018)
Semifinale del Mondiale 2018, per qualcuno la vera finale. Lukaku è titolare, naturalmente, insieme a tutti i big dei Diavoli Rossi.
Un’occasione d’oro per il Belgio, che strabocca di talento. Di fronte la Francia pragmatica di Deschamps, difesa di ferro, Griezmann a inventare e Mbappé a colpire.
Partita tesa, come può essere una semifinale del Mondiale. Lukaku non vede quasi mai la palla, la coppia Varane-Umtiti è attentissima anche se un liscio di quest’ultimo per poco non manda in porta Big Rom.
Umtiti si rifà segnando su calcio d’angolo battuto da Griezmann, un’arma potentissima per la Francia in quel Mondiale. Lukaku non è in marcatura sul centrale, va specificato.
Tuttavia nel secondo tempo il Belgio, pur provando a spingere in qualche modo, non trova mai la via della rete e Lloris, portiere dei Bleus, rimane quasi inoperoso.
Lukaku? Non pervenuto, i voti sono tutti insufficienti. Come questo ad esempio. Per l’attaccante a quel Mondiale 4 gol, due doppiette contro Panama e Tunisia: non proprio delle corazzate.
Siviglia – Inter 3-2 (2020)
Ma esiste ancora l’autogol? Ormai ogni tiro anche se non è proprio nello specchio, seppur deviato rimane gol di chi ha calciato.
Finale di Europa League a Colonia, grande spettacolo tra Siviglia e Inter, con i nerazzurri che vanno in vantaggio. Gol di Lukaku, su rigore da lui stesso provocato dopo una cavalcata da puledro di razza.
Botta e risposta continuo, doppietta di De Jong poi pareggia Godin. Nella ripresa al 20′ Lukaku viene lanciato in campo aperto, ma a tu per tu con il portiere Bounou gli tira addosso.
Vecchia regola del pallone, chi sbaglia paga. Punizione per il Siviglia, sforbiciata di Diego Carlos e deviazione decisiva di Big Rom, dentro l’area piccola: è la rete che porta l’Europa League in Andalusia, con Lukaku protagonista alla rovescia.
Inter – Shakthar Donetsk 0-0 (2020)
Non è né una finale né una semifinale, in palio non ci sono trofei, ma l’Inter deve battere lo Shakthar per qualificarsi agli ottavi di Champions League.
La lucina dello psicodramma è sempre accesa ultimamente in queste occasioni per i nerazzurri, che nel 2019 avevano buttato al vento una facile vittoria, in una situazione identica, contro il Psv già eliminato.
Perlomeno qua lo Shakthar è ancora in corsa, come i nerazzurri. Lukaku e Lautaro Martinez, la Lu-La, è carica a molla ma non punge, l’Inter è bloccata per l’ennesima volta.
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Quello che combina il belga a pochi minuti dalla fine, se possibile è ancora più goffo dell’autorete contro il Siviglia.
Corner per i nerazzurri che atterra giusto sulla testa di Alexis Sanchez, entrato nel frattempo a dare manforte all’attacco: grande incornata del cileno, a botta sicura, che però si stampa su… Lukaku. In fuorigioco, peraltro.
Niente ottavi di Champions e nemmeno Europa League, visto che con questo risultato l’Inter chiude addirittura quarta nel girone.
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Belgio – Italia 1-2
E siamo al recente Europeo. Quarti di finale, il temibile Belgio contro di noi arriva spavaldo, forte di quattro vittorie su quattro partite compresa quella ai campioni in carica del Portogallo.
Lukaku ha già segnato 3 gol, due alla sgangherata Russia e uno alla Finlandia, debuttante in questa competizione.
Davanti a lui si preparano i dioscuri della difesa Azzurra, Bonucci e Chiellini. Un duello già visto in campionato in diversi Inter-Juve e che torna a riproporsi.
Tutti si conoscono tra di loro, Lukaku è un attaccante contro cui fisicamente la lotta è impari, ma giocando d’anticipo o comunque con un po’ d’esperienza si può avere la meglio.
Chiellini, in questo, è formidabile. Bonucci non è da meno, ma le sportellate tra il nostro capitano e il centravanti belga sono uno spettacolo, nessuno vuole tirarsi indietro, ma alla fine è il Chiello a prevalere.
Segna, Lukaku, ma su rigore, procurato da Doku con un mezzo tuffo in area. Si mangia anche una grande occasione nel secondo tempo, Big Rom, che spreca da pochi passi.
Perché comunque il belga segna, è una macchina da gol, ma se vediamo il suo rendimento scopriamo che le squadre che ha trafitto di più sono state West Ham (11 volte), Southampton e Bournemouth (9 a testa), in Inghilterra. E in Italia il Genoa (6).
Attenzione, non vogliamo affatto sminuire Lukaku. Tuttavia le statistiche dicono che, insomma, quando il gioco si fa duro tende a non giocare.
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