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Matias Soulé è il nuovo interessante prospetto della Juventus, che Allegri potrebbe far esordire presto in Serie A: tutte le informazioni sul talento bianconero

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Tre giovanissimi si uniranno alla Juventus in vista della sfida di sabato contro il Napoli: è stato Massimiliano Allegri a confermarlo in conferenza stampa, ammettendo che, a causa delle numerose assenze tra i bianconeri, uno di loro potrebbe anche esordire.

Il maggiore indiziato per calcare a breve i campi di Serie A è senza dubbio Matias Soulé, attaccante classe 2003 di cui già si parla molto bene, e che alcuni paragonano addirittura a Paulo Dybala.

L’argentino che brucia le tappe

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Ha da poco rinnovato fino al 2026 con i bianconeri, Soulé, che è originario di Mar del Plata proprio come il Mono Burgos, la coppia argentina dell’Aston Villa composta da Emi Martinez ed Emi Buendia, e anche dell’ex-juventino Juan Eduardo Esnaider. L’attuale club lo ha notato durante un torneo in Portogallo, quando su di lui erano calati già gli occhi di Real Madrid e Barcellona.

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Arrivato a Torino nel gennaio 2020 dalle giovanili del Velez Sarsfield, Matias Soulé si è subito imposto come un elemento fondamentale della formazione U17 bianconera, iniziando a scalare le gerarchie delle giovanili della Juventus fino a farsi notare da Allegri. Al punto che l’allenatore toscano, negli scorsi mesi, ha deciso di aggregarlo alla prima squadra, schierandolo addirittura dal primo minuto nelle amichevoli contro Cesena e Monza.

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In questa stagione, salvo infortuni nell’attacco della formazione titolare, Soulé sarà in forza alla Juventus U23 in Serie C, con cui ha già esordito sia nella Coppa Italia di categoria (il 22 agosto contro la Pro Vasto) sia in campionato (sette giorni dopo contro la Pergolettese).

Matias Soulé, come gioca

Oggi il paragone più diffuso posato sulle spalle del talento argentino è quello con Paulo Dybala, sia per la nazionalità che per il fatto di giocare con la Juventus, ma ai tempi del Velez i tifosi lo avvicinavano piuttosto ad Angel Di Maria. Come posizione in campo, Soulé è in effetti più simile a quest’ultimo, meno punta e più adatto a giocare come trequartista centrale o all’ala destra, anche se non ha ancora la duttilità tattica del Fideo.

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Mancino di piede, in possesso di un buon tiro ma anche di una notevole propensione all’assist (5 reti e 5 passaggi decisivi nella scorsa stagione passata in Primavera), vede nel calcio di punizione una delle sue armi favorite per arrivare al gol. Soulé incarna alla perfezione il ruolo dell’attaccante tecnico moderno, in grado di spaziare per tutta la propria metà campo, segnare e suggerire.

Pur non essendo un colosso, con i suoi 176 centrimetri d’altezza dimostra di avere un buon fisico, che gli consente di destreggiarsi con efficacia tra centrocampisti e difensori avversari. Tutti gli osservatori gli riconosco ampi margini di crescita, e avendo solo 18 anni è facile che possa ampliare ulteriormente le competenze sia tecniche che tattiche.

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