Nella stagione 2013/14 il Real Madrid vinse la decima Champions League della propria storia: che fine hanno fatto i protagonisti della finale di Lisbona?
È di poche ore fa la notizia che Raphael Varane lascerà il Real Madrid per trasferirsi al Manchester United. Il difensore centrale francese lascia quindi Valdebebas dopo dieci anni, una vera e propria era geologica applicata al calcio. D’altronde, la spending review porta i club a fare attente riflessioni di bilancio.
Così, davanti a un’offerta da 50 milioni di euro, anche un leader comprovato come Varane è sacrificabile. Con la sua partenza il Real Madrid perde un altro protagonista della Decima, ovvero di quell’undici che, nella stagione 2013/14, permise al club di alzare al cielo la Champions League numero 10 della propria storia.
And then there were four… 👀 pic.twitter.com/rgnjzLMXnr
— 433 (@433) July 26, 2021
Da Ancelotti a Benzema: i reduci della Decima
Della finale in cui il Real Madrid sconfisse i rivali dell’Atletico ai supplementari, dopo aver trovato l’1-1 in extremis, sono rimasti davvero in pochi. Uno di questi è l’artefice della Decima, l’architetto del successo, ovvero Carlo Ancelotti.
Tornato in estate al capezzale del Real, Ancelotti riuscì nella missione più difficile della storia della società plasmando una squadra dalle grandi qualità , che aveva solo bisogno di esprimerle al meglio. Davanti, ad agire da nove, si muoveva già Karim Benzema, vertice alto di un tridente da tripla cifra.
In mezzo, invece, da mezzala agiva Luka Modric che, con Dani Carvajal e Gareth Bale – rientrato pochi giorni fa dal Tottenham – completa la lista di calciatori che, a distanza di sette anni, fanno ancora parte della rosa del Real Madrid.
Una lista della quale, a parte qualche comprimario – Marcelo, in gol quella sera, oggi è una riserva, alla pari del reietto Isco -, non appartiene più nessuno.
https://www.youtube.com/watch?v=9JDjcuoIizI
Real Madrid, che fine hanno fatto gli eroi della Decima
Prima di Varane, era toccato a Sergio Ramos lasciare – a parametro ero, non senza polemiche – lasciare la capitale spagnola: l’ex capitano, che al minuto 93 segnò il pari che quella serà portò il match ai supplementari, è fresco di passaggio al PSG.
Tra i campioni presenti in campo vanno annoverati ovviamente anche Cristiano Ronaldo e Iker Casillas, ma quel Real Madrid era piena anche di gregari dei quali pochi si ricordano. Per esempio, a Lisbona Ancelotti si affidò a Fabio Coentrao sulla sinistra in luogo di Marcelo, mentre davanti alla difesa – ai tempi in cui Casemiro era solo un’idea lontana – il posto fisso lo aveva Sami Khedira.
La mezzala sinistra, Angel Di Maria, contro l’Atletico Madrid segnò e disputò una delle prestazioni migliori della carriera: Ancelotti lo utilizzava come mezzala sinistra, ruolo nel quale il Fideo si è ritagliato uno spazio importante anche una volta lasciato il Bernabeu.
Pezzi di storia che se ne vanno com’è fisiologicamente ovvio, ma che – nei giorni dell’addio di Varane – fanno riaffiorare ricordi su una delle squadre più forti e complete del nuovo secolo, programmata pezzo dopo pezzo da un Florentino Perez che, a distanza di anni, vuole provare a replicare la strategia, rinnovando una squadra che ha bisogno di essere ridisegnata.
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