La Premier League acquista defibrillatori da destinare a 2000 impianti calcistici di base: la grande iniziativa del calcio inglese.
Gli Europei di quest’estate passeranno alla storia come quelli del ritorno dei tifosi negli stadi dopo la pandemia, ma anche per la terribile paura per Christian Eriksen. È noto come il calciatore danese abbia accusato un malore durante il match con la Finlandia, rischiando seriamente la propria vita. Fortunatamente tutto è andato per il meglio: il calciatore dell’Inter è stato soccorso e salvato. Situazioni del genere però aprono gli occhi su quanto ci sia sempre bisogno di precauzioni sui campi da calcio e in tal senso la Premier League ha intrapreso un’iniziativa molto importante.
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L’iniziativa della Premier League
La Lega inglese, sempre in prima fila per la difesa dei diritti civili e umani, si è mossa prontamente anche sul tema della salute dei calciatori. Dopo l’arresto cardiaco occorso a Christian Eriksen, la Premier ha deciso di acquistare defibrillatori da destinare a 2000 impianti calcistici di base, che per ragioni economiche non possono permettersi tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia degli atleti.
Al via della stagione 2021-2022 verranno allestiti i defibrillatori in 1000 impianti, poi via via verrà completata l’iniziativa. Così Richard Masters, Chief Executive della Premier League, ha commentato l’iniziativa: “L’incidente traumatico a cui tutti abbiamo assistito quando Christian Eriksen è crollato durante Euro 2020 evidenzia la necessità di una maggiore disponibilità di defibrillatori nella comunità calcistica. Il benessere dei partecipanti e di tutti coloro che sono coinvolti nel calcio è una priorità e questo fondo aiuterà molte persone a utilizzare le strutture calcistiche, non solo fornendo loro dispositivi, ma anche allenandoli nel loro utilizzo”.
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Dopo la tragedia sfiorata dunque la Premier si è subito mossa per evitare che situazioni del genere possano ripetersi, magari su campi non attrezzati con conseguenze fatali. Un passo importante, che deve essere replicato anche dagli altri organi nazionali, perché il calcio non può permettersi di mettere a rischio delle vite umane.
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