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Maxi Romero è il primo acquisto estivo dell’Udinese: classe 1999, l’argentino arriva dal PSV e deve rilanciarsi dopo un periodo deludente

Arriva dall’Olanda il primo acquisto dell’Udinese per la stagione 2021/22. Si tratta di Maxi Romero, centravanti argentino classe 1999 che nell’ultima stagione ha giocato – molto poco, per la verità – nel PSV Eindhoven dopo essersi diviso, negli ultimi anni, tra l’Olanda e il Velez, il suo primo club.

I friulani hanno chiuso l’affare con un blitz improvviso, assicurandosi un profilo senz’altro da rilanciare ma di buon livello, con ragionevoli prospettive di crescita se rimesso in carreggiata dopo un’esperienza in chiaroscuro.

Chi è Maxi Romero, il nuovo attaccante dell’Udinese

Acquistato dal PSV nel 2018 per 10 milioni di euro, Maxi Romero non ha infatti mai mantenuto le promesse, tra il lento ambientamento in Olanda e la poca attitudine a inserirsi in un sistema che, evidentemente, faticava a valorizzarlo.

Per questo motivo i dirigenti biancorossi lo hanno rispedito in Argentina, in prestito, sperando che l’aria di casa gli facesse bene. La realtà però è una sola, ovvero che c’è un Maxi Romero del Velez e un altro, decisamente meno efficace, che è sbarcato in Europa.

Il primo in Argentina ha segnato tanto, sia a livello di club che con le nazionali giovanili e, proprio per questo, il PSV si era convinto ad acquistarlo. Ora l’Udinese ha una grande occasione, ovvero quella di ripetere un colpo alla De Paul, acquistando un profilo giovane da plasmare per poi piazzarci su una forte plusvalenza.

I paragoni scomodi

Centravanti freddo, preciso e letale, Maxi Romero in Sudamerica è stato paragonato, per movenze e stile di gioco, a Radamel Falcao, punta colombiana che in Argentina ha lasciato il segno ai tempi del River Plate. In tal senso, anche il 21enne di Moreno viene soprannominato Tigre.

Secondo Philip Cocu, suo ex allenatore, Maxi Romero è un attaccante completo, troppo spesso frenato da infortuni vari, uno dei quali – quando aveva sedici anni – gli precluse la firma con l’Arsenal. Poi al Velez è ripartito segnando tanto: destro e sinistro, ma anche con la testa, fondamentale affinato durante la sua seconda parentesi con il Fortin.

Udine rappresenta una nuova sfida: con Luca Gotti, il centravanti agirà da punta centrale in una squadra che dovrà sostituire adeguatamente De Paul con un centrocampista in grado di rifornire l’attacco di palloni da capitalizzare. Là davanti ci sarà lui, pronto a rilanciarsi questa volta definitivamente, come l’enorme numero di argentini passati in Friuli nel recente passato.

 

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