La Liga è il campionato con la più alta percentuale di giovani dei vivai lanciati in prima squadra. Merito, in primis, di alcune realtà decisamente autarchiche
La Spagna valorizza al meglio i propri vivai: è questo che emerge secondo uno degli ultimi report del CIES Football Observatory, che, dati alla mano, ha stilato la classifica dei club che impiegano più calciatori provenienti dai propri settori giovanili. Nella top ten, infatti, ben sette posizioni sono riservate ai club di Liga.
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A comandare la graduatoria c’è il Celta Vigo, club che da sempre fa del proprio vivaio un autentico fiore all’occhiello. Secondo le stime del CIES, i galiziani in stagione hanno impiegato ben 13 canterani che, in percentuale, corrispondono al 49% circa della rosa. Un numero impressionante che tuttavia non sorprende, vista la strategia imbastita dal presidente Mouriño solo un paio di anni fa.
“Operacion retorno”: il Celta programma il rilancio
Infatti, nell’estate del 2019, il Celta Vigo – per rilanciarsi dopo anni di vacche magre – ha lanciato un restyling tecnico che passava principalmente dal rientro in Galizia dei calciatori cresciuti nel vivaio e sparsi in giro per il paese.
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Così, al Balaidos sono tornati alcuni idoli locale come Denis Suarez, Nolito, Santi Mina più il giovane Pape Cheick, ai quali vanno aggiunti i vari ragazzi usciti dal settore giovanile negli ultimi tempi, a partire dall’interessante portiere Ivan Villar, e ovviamente l’eterno Iago Aspas.
Valorizzazione dei vivai: comanda la Liga
Subito dopo il Celta, nella classifica del CIES si posiziona un altro club di Liga, la Real Sociedad che, quest’anno, ha addirittura impiegato 16 calciatori provenienti dal settore giovanile. I baschi, che il talento lo sanno riconoscere, hanno imbastito un progetto pluriennale con Alguacil al timone e, risultati alla mano, si può dire che le cose stiano andando molto bene.
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A completare il podio troviamo invece l’altra squadra basca, l’Athletic Bilbao, seguito da Saint-Etienne e Osasuna. Non è un caso che, tra le squadre più contaminate dai propri vivai, ci siano diverse realtà di stampo decisamente autarchico. A completare la classifica delle prime dieci posizioni, secondo il CIES, ci sono Brighton, Barcellona, Villarreal, Valencia e Manchester United.
D’accordo la Liga, ma come sta la Serie A?
Se la Liga sorride, la Serie A dovrebbe preoccuparsi per i pochi talenti delle giovanili impiegati dai suoi club. Per trovare la prima realtà italiana per utilizzo di giovani del vivaio bisogna infatti scorrere fino alla quindicesima posizione, dove si stanzia il Genoa, con il 20,9% stimato per quanto riguarda lo sfruttamento del settore giovanile.
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Dietro al Grifone troviamo Milan, Spezia, Sassuolo e Napoli. Tra le big di Serie A spicca l’Inter, addirittura terzultima con lo 0,1% di giovani prodotti in casa impiegati in campionato, ma anche la Sampdoria, il cui dato – semplicemente – si stanzia su uno zero tondo tondo. Un primato negativo che i blucerchiati condividono con il Huesca, unica realtà di Liga a non impiegare nessun giovane cresciuto nel vivaio del club aragonese.
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