Emma Hayes è al momento l’allenatrice più quotata nel mondo del calcio, grazie ai suoi successi alla guida del Chelsea e all’interesse dei club maschili
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Che sia la stagione del Chelsea, sembra ormai chiaro a tutti. Ma se da un lato ammiriamo il gioco e le vittorie della squadra allenata da Thomas Tuchel, non si può fare a meno di notare che la compaggine femminile possa fare anche meglio, con la conquista del titolo nazionale e la finale di Champions League già raggiunte.
Successi che stanno attirando l’attenzione sull’allenatrice Emma Hayes, artefice dei successi delle Blues, che sta attirando anche l’interesse di alcuni club maschili, ed è oggi l’allenatrice più apprezzata al mondo.
Gli anni negli Stati Uniti
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Nata a Camden, nella zona centrale di Londra, nel 1976, Emma Hayes non ha mai avuto una carriera da giocatrice, come invece solitamente accade a molte sue colleghe e colleghi: a soli 17 anni, infatti, un brutto infortunio la costrinse a lasciar perdere l’attività agonistica e dedicarsi allo studio. Nel 1999 si è così laureata all’Università di Liverpool, iniziando subito dopo la carriera di allenatrice.
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Nel 2001, appena 25enne, si trasferì negli Stati Uniti, il paese all’avanguardia nel mondo per il calcio femminile, divenendo l’allenatrice del Long Island Lady Riders, nella seconda divisione nordamericana. Qui iniziò a costruirsi un nome, venendo nominata allenatrice dell’anno e poi ingaggiata per guidare la squadra dell’Iona College di New Rochelle, nello Stato di New York.
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Nel 2006 tornò così in Inghilterra, partecipando alla prima fase di sviluppo del calcio femminile britannico in qualità di vice dello storico coach dell’Arsenal Vic Akers e supervisionando anche il settore giovanile dei Gunners. Nel 2008, Emma Hayes era di nuovo negli Stati Uniti con l’importante incarico di fare da manager del Chicago Red Stars, dove all’epoca iniziava a farsi strada una giovane Megan Rapinoe.
Emma Hayes sulla panchina del Chelsea Women
Questo periodo le diede grande notorietà a livello internazionale, e quando nel 2012 il Chelsea Women si ritrovò con la panchina libera, decise di affidarla a lei. Dopo le prime due stagioni di assestamento, le Blues iniziarono a raccogliere importanti risultati, a partire dal secondo posto in campionato nel 2014. È sotto la guida di Emma Hayes che si afferma l’attaccante Eniola Aluko, che nel 2018 si trasferirà a chiudere la carriera alla Juventus.
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Nel 2015 ha centrato l’accoppiata campionato-FA Cup, ripetuta anche nella stagione 2017/2018, la stessa in cui il Chelsea Women raggiunse la sua prima semifinale di Champions League (bissata l’anno seguente). La scorsa stagione ha fatto di nuovo doppietta, aggiungendo in bacheca un Community Shield, e anche in questa stagione ha conquistato campionato ed FA Cup; domenica prossim,a Emma Hayes si giocherà anche la sua prima finale di Champions League.
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L’interesse del calcio maschile
Ritenuta ormai una delle manager più preparate al mondo tra le donne, Emma Hayes sta iniziando ad attirare l’interesse anche dei club maschili, anche se non ad alto livello. Nelle scorse settimane si era vociferato infatti di un interesse per lei da parte del Forest Green Rovers, società di League Two (la quarta divisione inglese) attualmente in lotta per la promozione.
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I casi di donne che hanno allenato i maschi sono molto rari. Nel Regno Unito, le uniche sono state Natasha Orchard-Smith, che ha allenato nelle serie semi-professionistiche inglesi, e Shelley Kerr, che tra il 2014 e il 2017 ha guidato la squadra dell’Università di Stirling, in Scozia. All’estero, vanno ricordati i casi di Helena Costa e Corinne Diacre, alternativamente allenatrici del Clermont Foot (2014-2017); di Imke Wubbenhorst, che lavora nella quinta divisione tedesca; di Carolina Morace, nel 1999 sulla panchina della Viterbese in Serie C; e di Patrizia Panico, che tra il 2018 e il 2020 ha allenato l’U15 dell’Italia e oggi è vice dell’U21.
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