Ralf Rangnick è una delle figure più influenti del calcio mondiale, non solo come allenatore ma anche come scopritore di talenti. E vale per i giocatori tanto quanto per i tecnici
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È uno degli allenatori più stimati al mondo, non solo per essere stato uno dei pionieri (assieme a Joachim Low) della rivoluzione tattica del calcio tedesco, ma anche per aver cresciuto e lanciato tanti grandi giovani.
Accanto alla carriera di allenatore, Ralf Rangnick ha svolto ruoli dirigenziali, in particolare all’Hoffenheim e al RB Lipsia, contribuendo a modellare due club giovani e ambiziosi, e crescendo anche una generazione di allenatori molto promettenti. La vera legacy di Rangnick, infatti, sta in panchina.
I grandi allenatori scoperti da Rangnick
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Mai come nell’ultima settimana si è parlato tanto dei discepoli di Rangnick: martedì, Thomas Tuchel ha ottenuto un ottimo 1-1 a Madrid nella semifinale di Champions League, ennesima conferma dei successi di un allenatore capace in poco tempo di resuscitare il Chelsea e che oggi punta alla seconda finale consecutiva.
Nella stagione 1997/98, Tuchel era un difensore dell’Ulma allenato da Rangnick, e fu proprio il tecnico a convincerlo a diventare allenatore dopo che l’ennesimo infortunio aveva di fatto posto fine alla sua carriera. Rangnick volle poi Tuchel allo Stoccarda nel 2000, affidandogli la formazione giovanile.
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Ma al centro delle discussioni di questi giorni c’è stato anche Julian Nagelsmann, che ha ufficialmente raggiunto un accordo per diventare il nuovo allenatore del Bayern Monaco. La carriera dell’enfant prodige del calcio europeo è iniziata alle giovanili dell’Hoffenheim proprio sotto la guida di Rangnick. Il posto di Nagelsmann al RB Lipsia sarà preso dall’americano Jesse Marsch, che il maestro teutonico ebbe come vice proprio al Lipsia nel 2018/19.
Il parco allenatori di Mister Ralf
Tuchel, Nagelsmann e Marsch sono i nomi del momento, ma dando un’occhiata alle panchine più in vista d’Europa si trovano diversi altri tecnici cresciuti all’ombra di Rangnick. Ralph Hasenhuttl, oggi allenatore del Southampton, era stato al RB Lipsia dal 2016 al 2018; Marco Rose, oggi sulla panchina del Borussia Monchengladbach ma tra pochi mesi su quella del Dortmund, è stato giocatore di Rangnick all’Hannover 96, e poi da questi scelto per guidare prima le giovanili e poi la squadra maggiore del Salisburgo.
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Markus Gisdol del Colonia si è formato all’Hoffenheim ed è stato suo vice allo Schalke 04. Adi Hutter, che allena l’eccezionale Eintracht Francoforte quarto in Bundesliga, proviene dalla scuola del Salisburgo; così come Roger Schmidt, al momento sulla panchina del PSV Eindhoven. Sempre in Eredivisie, la sorpresa Vitesse (quarto davanti al Feyenoord) è allenata da Thomas Letsch, un altro prodotto della scuola del Salisburgo.
𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫 𝐒𝐜𝐡𝐦𝐢𝐝𝐭 🤝 @FdeBoerofficial
Hartelijk welkom op De Herdgang, Frank 👊🏻
— PSV (@PSV) March 11, 2021
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Il Wolfsburg, terzo nel campionato tedesco, è guidato da Oliver Glasner, che era stato messo da Rangnick a fare il vice proprio di Schmidt al Salisburgo. Sulla panchina dell’Hoffenheim oggi siede Sebastian Hoeness, ex-giocatore dei biancazzurri, poi tecnico delle giovanili del RB Lipsia e del Bayern Monaco.
I nomi del futuro
La scuola di Rangnick sembra non esaurirsi mai, con tanti discepoli in rampa di lancio. Alcuni si sono un po’ persi, come David Wagner, reduce da una drammatica esperienza allo Schalke 04, altri sono ancora in attesa della grande occasione. Uno di quelli su cui si punta di più è Matthias Jaissle, che prenderà il posto di Marsch al Salisburgo: ha conosciuto Rangnick alle giovanili dello Stoccarda, lo ha seguito giocando per lui all’Hoffenheim, e poi da allenatore ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del club austriaco, fino a debuttare qualche mese fa col Liefering.
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Poi c’è Danny Rohl, già vice di Hasenhuttl al RB Lipsia e al Southampton, e oggi vice di Flick al Bayern; nella stessa società, il ruolo di capo del settore giovanile lo ricopre l’ex-direttore generale del Salisburgo Jochen Sauer. L’ungherese Zsolt Low, che aveva giocato all’Hoffenheim tra il 2006 e il 2008, è poi stato piazzato come vice nei vari step del progetto Red Bull in Europa: prima al Liefering, poi al Salisburgo, quindi al Lipsia, e nel 2018 Tuchel lo ha portato con sé al PSG.
Tutti questi nomi, che sono solo la punta dell’iceberg della variegata academy non ufficiale di Ralf Rangnick, spiegano bene non solo quanto sia ramificata la sua idea di calcio, ma anche quanto questo allenatore – che in bacheca ha pochissimi titoli, tra cui spicca una Coppa Intertoto del 2000 – sia stato in grado di diventare una delle figure più influenti del calcio mondiale.
Matthias #Jaissle – He is taking over the reigns of our red bulls from the start of the new season 💪
Get to know him ⤵
— FC Red Bull Salzburg EN (@FCRBS_en) April 29, 2021
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