Superlega, secondo alcune indiscrezioni dietro la rinuncia dei club inglesi potrebbe esserci lo zampino della UEFA.
Il terremoto causato dalla Superlega si è risolto in un nulla di fatto. La secessione dell’élite del calcio è durata 48 ore e ora si pensa a come queste squadre rientreranno nei ranghi dei tradizionali sistemi calcistici. Le prime squadre a causare il crollo del nuovo progetto sono state le sei big inglesi, spinte da tutto il clima di proteste che ha popolato l’Inghilterra negli ultimi due giorni. O forse c’è altro sotto la scelta delle grandi di Premier?
La Premier lascia la Superlega: quali sono i motivi?
Le proteste contro il nuovo progetto si sono levate da tutto il mondo del calcio, ma hanno avuto particolare risonanza soprattutto in Inghilterra. I tifosi delle squadre fondatrici e quelli delle altre inglesi hanno manifestato con forza il proprio dissenso verso la Superlega, creando un clima di forte disagio intorno alle squadre “ribelli”.
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La protesta dei tifosi del Chelsea prima del match col Brighton di ieri sera è stata un po’ la punta dell’iceberg in tal senso. Poi sono arrivate anche le voci contrarie dai personaggi importanti di queste squadre, le condanne pesanti di Klopp e Guardiola e il dissenso manifesto dei calciatori. Tutto ciò sembra aver portato le sei squadre inglesi a lasciare la Superlega, rientrando nei ranghi dell’UEFA. Ma in realtà potrebbe esserci di più.
Il Mundo Deportivo, organo vicino al Real Madrid e quindi a Florentino Perez, ha lanciato la clamorosa indiscrezione secondo cui la UEFA avrebbe pagato i club inglesi per abbandonare la Superlega. Anche nel comunicato ufficiale che ha annunciato la sospensione del progetto si parla di “pressioni su club inglesi”. Insomma, dopo le minacce l’organo calcistico sarebbe passato ai fatti, comprando il ritorno delle squadre inglesi e il sabotaggio della nuove competizione europea.
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Si tratta naturalmente di un’indiscrezione, nulla di certo, ma che se fosse confermata getterebbe un’ombra ancora più scura sul sistema calcio. Quella che è stata annunciata come la “vittoria dei tifosi” potrebbe essere un’altra semplice scelta politico-economica, mascherata dietro la volontà di assecondare il volere popolare.
Intanto, con un comunicato ufficiale, il numero uno della UEFA Ceferin ha riaccolto le squadre inglesi: “È ammirevole ammettere di aver commesso un errore. E questi club hanno commesso un grosso errore, ma ora sono tornati a casa e so che hanno molto da offrire, non solo nelle nostre competizioni ma anche al calcio europeo nel suo insieme. La cosa importante ora è andare avanti, ricostruire l’unità di cui questo sport godeva prima e andare avanti insieme”.
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