La Superlega è stata sospesa: dopo i vari ritiri, è arrivato l’annuncio ufficiale
48 ore folli: domenica a mezzanotte 12 club annunciano la Superlega, e due giorni dopo molti decidono subito di uscirne e, sempre a mezzanotte, a 24 ore dalla clamorosa intervista di Florentino Perez, viene annunciata la fine del progetto.
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Ufficiale: il Manchester City si ritira
Il Manchester City ha appena dato il via alla grande diaspora. Il club inglese, sul proprio sito, ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui spiega che ha avviato le procedure per il ritiro dalla Super League.
Poco prima, i calciatori del Liverpool hanno tutti pubblicato un messaggio chiaro e preciso: “Non la vogliamo e questo e il nostro pensiero unanime“. I Citizens si sono mossi per primi ufficialmente, tanto che il presidente Ceferin lo ha già riaccolto: “Sono lieto di riabbraccare il City nella famiglia del grande calcio europeo. Ha fatto una scelta intelligente. Lavoreremo insieme per costruire un futuro migliore“.
Superlega, la reazione a catena
Nella serata di martedì 20 aprile, molte notizie si sono rincorse sulla fine della Superlega. Dopo le possibili uscite di Chelsea e Manchester City, si è tenuta un’assemblea straordinaria dei 12 club, che ha sancito l’addio dei Citizens e ha di fatto aperto la crisi.
In rapida successione sono emersi dubbio all’interno di Barcellona e Atletico Madrid, le cui dirigenze avevano annunciato prima dell’assemblea dei club di voler rimettere la decisione nelle mani dei soci. Poi sono arrivare le dimissioni di Ed Woodward, presidente del Manchester United e legato a JP Morgan, il grande sponsor della Superlega.
Manchester City pulling out of Super League. City have told organisers they no longer want to be part of the £4.6billion scheme. Full details coming @SunSport @TheSunFootball @TheSun
— Martin Lipton (@MartinLipton) April 20, 2021
Già in giornata, Klopp e Guardiola aveva espresso forti dubbi sulla competizione, specialmente dopo le dure proteste dei tifosi nella giornata di lunedì. Mentre nulla trapelava dalle italiane, sempre più voci sono iniziatea emergere attorno alle altre quattro inglesi.
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Il grande bluff?
Dopo la prima ipotesi ventilata da TalkSport, poco prima di mezzanotte tutte le altre squadre inglesi hanno annunciato separatamente la loro decisione di ritirarsi dalla Superlega. Mentre questo succedeva, Florentino Perez – che avrebbe dovuto tenere un’altra intervista tv sul tema – annullava tutti i suoi impegni e si trincerava dietro un irsevato silenzio.
BREAKING: All 12 clubs are meeting tonight to discuss disbanding the Super League.
– talkSPORT sources understand.
📻 Listen → https://t.co/VJgUHnHODz pic.twitter.com/72d2cqaAea
— talkSPORT (@talkSPORT) April 20, 2021
A mezzanotte precisa, il progetto Superlega è stato ufficialmente abbandonato da tutti i 12 componenti, tra cui anche i due suoi principali promotori, Juventus e Real Madrid.
Stop alla Superlega, il ruolo della UEFA
Molto si è discusso sul ruolo della UEFA nell’improvviso crollo della Superlega. Già lunedì, dopo l’annuncio del nuovo torneo, la confederazione europea aveva risposto presentando il format della nuova Champions League, al via dal 2024. Poi, martedì è stato comunicato l’aumento del budget del torneo. Due mosse che sono andate incontro alle idee alla base della Superlega stessa.
Subito dopo la notizia del fallimento della Superlega, il Mundo Deportivo ha fatto una clamorosa rivelazione: la UEFA avrebbe offerto denaro alle sue società della Premier League per ritirarsi dal torneo, senza offrire nulla invece a italiane e spagnole.
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