Il Real Madrid è arrivato al momento cruciale della stagione con molti assenti, soprattutto in difesa. Nacho e Militão sono così divenuti a sorpresa due pilastri della squadra di Zidane
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Quando si è saputo che il Real Madrid avrebbe dovuto affrontare due sfide cruciali per la sua stagione – il Clasico in Liga e il doppio quarto di finale di Champions contro il Liverpool – senza Sergio Ramos e Varane, è stato chiaro praticamente a tutti che sarebbe stata durissima mantenere la rete inviolata, e ancor di più ottenere delle vittorie.
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Eppure, in queste tre partite i Blancos hanno subito appena due reti, sono rimasti imbattuti e ora sono a un punto dall’Atletico in campionato e in semifinale di coppa. Merito anche di due sorprese, Nacho e Militão, che contro ogni aspettativa sono emersi nel momento del bisogno.
Nacho e Militão, gli eroi che non ti aspetti
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Nacho Fernandez oggi ha 31 anni ed è un veterano del Real Madrid, club in cui è cresciuto, approdando in prima squadra nel 2013. Nonostante questo, non è certamente un giocatore che possa essere definito come un punto di riferimento: in questi anni è sempre stato un comprimario, e se è rimasto in rosa è principalmente per il fatto che sa ricoprire con efficacia qualsiasi ruolo della retroguardia.
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Cuando el Real Madrid anunció que debería jugar la eliminatoria contra el Liverpool y El Clásico sin Sergio Ramos y sin Raphaël Varane, todo el mundo se echó las manos a la cabeza.
Una semana después, Nacho Fernández y Eder Militão han dejado el drama en anécdota. Enormes.
— Albert Ortega (@AlbertOrtegaES1) April 14, 2021
Per Eder Militão il discorso è diverso: nell’estate del 2019 aveva solo 21 anni, e Florentino Perez decise di investire ben 50 milioni su di lui, dopo averlo visto giocare nel Porto. Ma il brasiliano si è ritrovato quasi subito a essere considerato un esubero, finendo ai margini della rosa di Zidane.
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Due carriere quasi opposte, quella di un utile canterano e quella della promessa sudamericana supervalutata, ma unite dall’essere nomi di secondo piano dei Galacticos, sebbene Nacho sia diventato un po’ un uomo di fiducia di Zidane (è dall’arrivo del francese in panchina, nel 2016, che ha iniziato a trovare spazio). Tutti e due erano da tempo considerati dagli specialisti di calciomercato come possibili partenti, specialmente Militão, che in quest’annata, prima degli infortuni di Ramos e Varane, aveva giocato appena quattro partite da titolare.
Gli infortuni nel Real Madrid
È stata una stagione difficile per il Real, dal punto di vista delle assenze. Zidane si è presto ritrovato a dover rinunciare a uno dei suoi pilastri, Dani Carvajal, infortunato praticamente da ottobre, e ha dovuto fare di necessità virtù.
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Il suo posto sulla fascia destra difensiva è stato preso da Lucas Vazquez, che in realtà sarebbe un attaccante, ma nel Clasico anche quest’ultimo s’è infortunato (stagione finita, e contratto in scadenza a giugno) e il Real Madrid ha dovuto ripiegare sulla terza scelta, Alvaro Odriozola. Acquistato nel 2018 per 30 milioni dalla Real Sociedad, il basco non ha quasi mai giocato, e in stagione è partito titolare appena due volte; nell’ultima settimana, Zidane lo ha fatto prima subentrare a Vazquez contro il Barcellona, e ieri ad Anfield al posto di Valverde, reinventato terzino dal primo minuto.
La caviglia di Fede Valverde PRIMA della partita di Anfield. Gonfia, e infiltrata. E gli hanno anche chiesto di fare il terzino. Ha sofferto si, ma non è mai affondato. Uno spirito di sacrificio encomiabile, che dice molto del legame di Zidane coi suoi giocatori. https://t.co/r9pGeftXM1
— Filippo Ricci (@filippomricci) April 14, 2021
Le seconde linee di Zidane fanno la differenza
In una stagione in cui gli infortuni sono più frequenti del solito e la condizione atletica non è delle migliori, la vera chiave di volta del Real Madrid fino a questo punto è stato il rendimento sopra la media delle sue riserve. Ieri sera, Valverde ha giocato una partita di grande intensità e sacrificio, pur in un ruolo non suo e con una caviglia gonfia.
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Nacho e Militão, però, rappresentano senza ombra di dubbio l’emblema di una squadra sta riuscendo a far fronte alle difficoltà in maniera inaspettata: una coppia centrale “di scorta”, che non appena è stata chiamata in campo si è fatta trovare pronta, non facendo rimpiangere i titolari.
Così, Zidane e Florentino Perez potrebbero essersi ritrovati con nuove certezze su cui puntare per la prossima stagione: con Sergio Ramos e forse anche Varane in partenza, e senza aver ancora concluso con Alaba, la conferma di Nacho e le nuove speranze offerte da Militão possono essere i punti su cui costruire il Real del prossimo futuro.
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