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Imbattuto con numeri da record, l’Al Sadd di Xavi ha dominato il massimo torneo qatariota dando un segnale forte in vista del prossimo Mondiale

Con il 3-0 sul Qatar SC, l’Al Sadd di Xavi Hernandez ha vinto la QSL 2020/21, massimo campionato qatariota che, per la situazione pandemica, si è protratto per qualche mese in più in modo tale che, dalle parti di Doha, la manifestazione si potesse svolgere senza intoppi. Precauzioni, porte chiuse e tante restrizioni non hanno però impedito al colosso arabo di dominare la stagione.

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Infatti, l’Al Sadd ha chiuso il campionato da imbattuto, vincendo 19 partite sulle 22 totali e pareggiandone solo 3. Inoltre, inutile dire che i ragazzi di Xavi hanno chiuso con il miglior attacco – 77 gol complessivi, ovvero 3,5 a partita – e la miglior difesa, battuta solo 14 volte. Per i Lupi di Doha è il quindicesimo successo nella QSL, prima posizione nell’albo d’oro della competizione, che vale la qualificazione alla prossima Champions League asiatica.

Uno spot per il Qatar

La vittoria di Xavi è un grande spot per l’intero movimento calcistico qatariota, che si prepara ad organizzare il Mondiale del 2022 e, proprio tramite il fenomeno chiamato clean washing, punta ad arrivarci facendo parlare di se soltanto per le gesta sportive, e non per i tanti problemi legati alle morti sui cantieri degli stadi, piuttosto che delle discriminazioni sociali ancora fortemente presenti nella società locale.

In tal senso, la stella spagnola – sei trofei conquistati in stagione – è il testimonial perfetto, al quale non si può nemmeno imputare troppo visto che, come spesso accade, sport e questioni geopolitico-sociali non si amalgamano tra loro quando si parla di soldi.

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Quelli, ovviamente, che il Qatar farà girare da qui ai prossimi anni, tramite sponsorizzazioni e ingresso nelle più importanti società europee. Insomma, Xavi – che nel 2019, dopo la vittoria in Coppa d’Asia – aveva sponsorizzato il lavoro del Qatar a livello giovanile – o meno, il futuro sembra segnato verso una precisa direzione.

Al Sadd, la corazzata di Xavi

Poi c’è il campo, che testimonia il dominio incontrastato di una rosa dalle potenzialità enormi, capace di vincere la Champions League nel 2011 – ai tempi in panchina c’era Jorge Fossati – e poi di riannusarla in altre circostanze, senza però sollevarla mai. L’obiettivo di Xavi è quello di tornare a vincerla, per questo ha chiesto una rosa forte e profonda, prontamente accontentato dallo sceicco Mohammed Al Thani.

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Secondo le stime Transfermarkt, l’Al Sadd è la seconda squadra più preziosa del movimento locale con un valore di rosa pari a 891mila euro, poco dietro all’Al Duhail spodestato dal trono. Le stelle straniere sono cinque, limite massimo previsto dal regolamento, e sono tutte titolare nel 3-4-2-1 di Xavi nel quale brilla lo spagnolo Santi Cazorla, arrivato a Doha per chiudere una carriera straordinaria rimpinguando il proprio conto in banca.

Il centravanti è invece Baghdad Bounedjah, capaci di infrangere record su record negli ultimi anni, a tal punto da guadagnarsi la chiamata della nazionale maggiore diventando il numero nove titolare. Poi c’è Guilherme, brasiliano classe 1991 passato fugacemente dall’Udinese, e infine due sudcoreani – il mediano Woo-young Jung e il trequartista Tae-hee Nam.

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La stella però è Akram Afif, uno dei tanti naturalizzati qatarioti, la cui parabola comincia tra Yemen e Tanzania e si sviluppa nella prestigiosa Aspire Academy, prima del triennio europeo tra Eupen – società di proprietà qatariota -, Villarreal e Sporting Gijon. Rientrato in patria, è stato eletto mvp della Coppa d’Asia vinta dal Qatar e, all’Al Sadd, ha ritrovato minuti e centralità, trovando in Xavi un vero punto di riferimento.

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