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Il Milan, in questi anni, ha lasciato andare prematuramente alcuni giovani che invece gli sarebbero potuti tornare comodo, come Matteo Pessina, che oggi è un obiettivo dei rossoneri

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Le ultime indiscrezioni di mercato ci dicono che il Milan starebbe pensando a Matteo Pessina dell’Atalanta, uno dei gioielli di Gasperini che di recente è divenuto pure uno dei convocati di Mancini nella Nazionale italiana. Oggi, per mettere le mani sul centrocampista nerazzurro potrebbero servire però più di 20 milioni di euro.

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Un esborso considerevole, considerato che Pessina lasciò proprio il Milan per l’Atalanta nell’estate del 2017 per 1,6 milioni. E purtroppo non è l’unico giocatore che i rossoneri hanno lasciato partire troppo frettolosamente, per poi rimpiangersene.

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Milan, i rimpianti: da Pessina a Locatelli

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Protagonista oggi con la maglia dell’Atalanta, Pessina si è affermato quest’anno, 23enne, dopo due stagioni di ottimo livello prima in B con lo Spezia e poi in A col Verona. Monzese, arrivato al Milan a 18 anni, ha vissuto una carriera di prestiti continui, senza mai vestire una sola volta la divisa rossonera della prima squadra. E adesso il suo valore è quasi 20 volte superiore a quello che aveva quando lasciò Milano.

matteo pessina

Fonte immagine: @Atalanta_BC (Twitter)

Certo, all’epoca il Milan era una società diversa che ancora non aveva avviato la sua politica dei giovani, che in questa stagione l’ha portato a lottare per la vetta della classifica e a contendere al Manchester United l’accesso ai quarti di Europa League.

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Però, negli ultimi anni, i rossoneri si sono fatti sfilare da sotto il naso alcuni giocatori su cui sarebbe stato necessario puntare di più. Il più noto è senza dubbio Manuel Locatelli, brillante mediano del vivaio milanista fatto esordire in Serie A nell’aprile 2016 da Cristian Brocchi; successivamente ha avuto poca fortuna e, dopo una prima annata in prestito, è stato venduto al Sassuolo per 12,5 milioni, diventando una pedina fondamentale del gioco di De Zerbi.

Oggi, Locatelli vale almeno 35 milioni, secondo Transfermarkt, molto probabilmente lo vedremo con l’Italia agli Europei e ha gli occhi addosso di importanti club italiani e stranieri, a partire dalla Juventus. Mentre il Milan, proprio a centrocampo, sta da tempo cercando nuovi innesti di qualità, e adesso rischia anche di perdere Calhanoglu a fine contratto.

Compravendite errate

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Una sorte simile era toccata anche a Stephan El Shaarawy, arrivato per 20 milioni dal Genoa nel 2011, quando aveva solo 19 anni ed era considerato una delle migliori promesse del calcio italiano. In rossonero, tra vari problemi, è durato veramente solo quattro stagioni, poi è stato prestato a Monaco e Roma, e infine ceduto al club giallorosso per 13 milioni. E anche lui, oggi, è tra gli osservati di Mancini per gli Europei.

locatelli

Fonte immagine: @manulocatelli73 (Instagram)

Stessa generazione di Simone Verdi, il trequartista del Torino arrivato a prezzo di saldo proprio dai granata nel 2015 e, dopo una stagione in prestito tra i Paesi Baschi e la pianura emiliana, è stato ceduto al Bologna per 6,4 milioni. All’epoca, questo poteva sembrare un affare, ma nel club felsineo Verdi è poi esploso non appena gli è stata data fiducia, e da lì il suo valore di mercato è schizzato oltre i 20 milioni.

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Altro rimpianto è André Silva, l’attaccante portoghese che al momento ha messo a referto 22 reti in 25 partite di Bundesliga con l’Eintracht Francoforte. Il Milan lo aveva preso dal Porto nel 2015, all’età di 22 anni, ma se n’era liberato dopo una stagione anonima, e alla fine vi Ha rinunciato per soli 3 milioni di euro (era stato pagato 38).

Adesso pare che la strategia milanista sia un po’ cambiata, o almeno così sperano tutti. Anche se nel frattempo, la scorsa estate, è stato lasciato al Lione l’oggetto misterioso Lucas Paquetà, improvvisamente consacratosi a 23 anni come uno dei migliori centrocampisti della Ligue 1. Sarà presto da rimpiangere anche il brasiliano?

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