Joan Jordan è entrato nei radar di Juventus e Roma: chi è il centrocampista del Siviglia bloccato da Monchi e lanciato da Lopetegui
Tra i papabili nomi per un futuro in Serie A c’è quello di Joan Jordan, forte centrocampista del Siviglia che in queste giornate dedicate principalmente alle Nazionali è stato fortemente accostato prima alla Juventus e poi alla Roma. Entrambe le società avrebbero messo nel mirino lo spagnolo per via delle sue indiscusse qualità, messe in mostra in queste ultime tre stagioni nelle quali si è diviso tra Eibar e gli andalusi.
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Perno della mediana di Lopetegui, Joan Jordan ha vinto da protagonista la scorsa edizione di Europa League e contribuito quindi a qualificare il Siviglia alla Champions League di quest’anno. Ma non solo, perché gli andalusi in stagione stanno andando abbastanza bene e, se i ritmi dovessero rimanere questi, è probabile che a breve il quarto posto verrà nuovamente blindato.
Un investimento di spessore per Roma e Juventus
Joan Jordan è nel pieno della sua carriera, in passato era stato cercato da vari club di Premier League ma poi, quando il Siviglia si è presentato dall’Eibar con un assegno da 14 milioni di euro, il calciatore ha scelto di approdare sulle sponde biancorosse di Nervion. Dove sta facendo bene, come da pronostico, a tal punto che in fase di firma Monchi, da sempre attento al talento che lo circonda, ha deciso di mettere sul contratto una clausola rescissoria da 60 milioni di euro.
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Una cifra enorme, che ovviamente non verrà pagata interamente perché al Siviglia basta prendere qualche soldo in meno per mettere a bilancio una plusvalenza da capogiro. Per questo motivo Juventus e, soprattutto, Roma stanno monitorando la situazione. Eventualmente, si potrebbe far leva sulla voglia che ha Joan Jordan di mettersi alla prova altrove, anche se la concorrenza del campionato inglese potrebbe avere la meglio.
Un centrocampista completo
Nato a Girona 26 anni fa, Joan Jordan è un centrocampista decisamente completo, che agisce principalmente nel ruolo di mezzala e abbina tecnica, dinamismo e temperamento mixandoli perfettamente tra loro. Piace molto agli allenatori, tanto che nelle ultime stagioni ha toccato la media di 40 presenze stagionali, soprattutto perché sa associarsi praticamente con chiunque. Nel Siviglia è fondamentale, infatti Lopetegui difficilmente se ne priva.
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Un’altra sua grande abilità risiede nella pericolosità sui calci piazzati: durante la stagione all’Eibar, il centrocampista spagnolo si è dimostrato un vero e proprio cecchino da ogni posizione, tanto che per i portieri avversari era davvero un problema riuscire a leggere certi suoi traccianti tesi, forti e allo stesso tempo precisi. Dotato di un calcio pulito, ama giocare palla al piede ma non perde mai tempi di gioco, anzi spesso alza la testa e serve sul lungo i compagni con una precisione particolare.
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In Spagna lo hanno paragonato a Fabregas, ma forse Joan Jordan è più dinamico rispetto all’ex centrocampista di Arsenal e Barcellona. La classe però è simile, tratteggiata da movimenti mai banali in entrambe le fasi di gioco. A oggi con Fernando e Rakitic forma uno dei trio di mediani più impattanti ed efficaci della Liga e, il suo potenziale addio, obbligherà Monchi a spremersi le meningi per trovare un sostituto almeno in parte adeguato.
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Joan Jordan, marchio Espanyol
Dopo aver girovagato in diversi club dell’entroterra catalano, a 15 anni Joan Jordan è entrato a far parte del settore giovanile dell’Espanyol, uno dei più floridi di Spagna e gestito da dirigenti particolarmente competenti. I pericos sono una fucina di talenti e Jordan, secondo le cronache dell’epoca, venne addirittura soffiato al Barcellona. Dopo tre anni in prima squadra è passato al Valladolid, poi l’Eibar e il resto è storia recente.
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La sua ascesa è stata continua e inarrestabile, ma per essere completata manca ancora della convocazione in nazionale. In Spagna assicurano che Luis Enrique ci stia pensando, ma il momento pare non essere ancora arrivato. Poco male, perché così avrà tempo nell’affinarsi in quelle poche cose nelle quali ancora deficita, come per esempio il feeling con il gol su azione e qualche movimento senza palla che ancora non riesce a sfruttare.
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Le Furie Rosse possono attendere, il Siviglia invece se lo coccola almeno fino al termine della stagione. Poi si vedrà, perché il nome di Joan Jordan è finito sul taccuino di parecchi club internazionali e, Serie A o meno, la probabilità di vederlo altrove il prossimo anno si fa sempre più elevata.
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