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Dazn ha ottenuto i diritti domestici del campionato di Serie A dal 2021 al 2024, culmine di una rapidissima ascesa iniziata tre anni fa. Scopriamo chi c’è dietro l’azienda che dall’anno prossimo trasmetterà il calcio italiano

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In Italia abbiamo sentito parlare di Dazn per la prima volta nel 2018, quando la piattaforma di streaming dedicata allo sport è sbarcata nel nostro paese ottenendo i diritti di trasmissione di tutta la Serie B e di tre match a giornata di Serie A.

Ma chi c’è dietro Dazn, e come ha fatto quest’azienda, in pochi anni, a spezzare il monopolio di Sky, che durava da 18 anni, e imporsi come il punto di riferimento dello sport in tv in Italia? Continuate a leggere per la risposta.

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Len Blavatnik, l’uomo dietro Dazn

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Si chiama Len Blavatnik l’uomo che possiede Dazn. Come si può intuire dalla sonorità del cognome, è di origine russa, anzi più precisamente ucraina: Blavatnik è nato nel 1957 in Ucraina, all’epoca parte dell’Unione Sovietica, ma è cresciuto a Mosca, e nel 1978 la sua famiglia è emigrata negli Stati Uniti.

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Laureatosi in Scienze informatiche alla Columbia di New York e poi in business administration ad Harvard, Blavatnik è presto entrato nel mondo degli affari fondando, nel 1986, la società d’investimento Access Industries, che è rapidamente cresciuta. Nel 2003, ha venduto parte delle quote dell’azienda a TNK-BP, colosso petrolifero russo, per 7 miliardi di dollari, e da qui ha iniziato a investire ad ampio raggio in tutto il mondo.

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Uno degli ambiti su cui Blavatnik ha puntato maggiormente è quello dei media: nel 2011 ha comprato la Warner Music Group, una delle più importanti etichette discografiche al mondo. Nel 2014 ha poi ottenuto il controllo di Perform Group, società di media sportivi proprietaria del noto sito d’informazione calcistica Goal.com, presente in vari paese del mondo. Nel 2015, Blavatnik ha trasformato Perform Group in Dazn, iniziando a puntare ai diritti tv del calcio in Europa.

Attualmente, Forbes stima il patrimonio di Len Blavatnik in circa 31 miliardi di dollari, che lo rendono 22esimo nella classifica in tempo reale degli uomini più ricchi al mondo.

L’ascesa di Dazn

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Nel suo primo anno, Dazn ha iniziato a pianificare la propria piattaforma di streaming sportivo, che ha debuttato un anno dopo in Austria, Germania e Svizzera, per poi espandersi in Giappone e Canada. Il suo piano prevedeva, in una prima fase, di offrire la tramissione dei campionati locali, per allargarsi poi alle competizioni straniere e internazionali.

L’espansione di Dazn è stata particolarmente rapida in Germania, e già nel 2018 ha iniziato a trasmettere le partite dell’Europa League e alcune della Champions League. Nello stesso anno è anche entrata nel mercato italiano, ottenendo i diritti di trasmissione della Serie B e di alcune partite della Serie A, mentre nel 2019 ha acquisito il noto sito di statistiche Opta Sports.

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Nello stesso anno, ha aggiunto alla sua offerta italiana i canali di Eurosport 1 e 2, i canali Inter Tv e Milan Tv, e ha raggiunto un’accordo con Sky per aggiungere la propria app a Sky Q e Now Tv.

A inizio 2021, infine, Dazn ha partecipato al bando per l’assegnazione dei diritti tv in Italia della Serie A con un’offerta inattesa da 840 milioni di euro, che ha superato quella di Sky e, dopo una lunga serie di discussioni e assemblea di Lega, si è vista assegnare la trasmissione di tutto il campionato per il triennio 2021-2024.

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