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In esclusiva per Minutidirecupero.it le parole dell’agente del nuovo “Tanque” della Serie A, che ieri ha affondato la Juventus: “Per il futuro priorità al Benevento che ha creduto in lui”

Celebrato come un grande acquisto malgrado un giovane curriculum ancora tutto da scrivere, Adolfo Gaich sta ripagando le attese a suon di gol, e quello messo a segno a ieri contro la Juve, e che ha permesso al neopromosso Benevento di sbancare l’Allianz Stadium, è destinato a restare nella storia del calcio italiano e ad aprire un nuovo capitolo della sua storia, dopo l’infelice esperienza in Russia. Ne abbiamo parlato con il suo agente, Pablo Caro, che ci ha concesso un’intervista in esclusiva per Minutidirecupero.it.

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Hai già avuto modo di sentire Adolfo? Com’è il suo day after?
“L’ho sentito sia ieri che stamattina e innanzitutto è ovviamente molto contento di aver scritto questa piccola pagina di storia. Diciamo poi che al di là di ciò che riguarda il calcio, in questo momento è molto felice innanzitutto sul piano personale”.

Un gol alla Inzaghi se vogliamo: un grave errore di Arthur, e una grande capacità da parte sua di approfittare della situazione…
“E’ vero, il gol è stato propiziato da un errore tecnico e attico dell’avversario, ma lui ha avuto il merito di restare molto attento e ben posizionato considerando la possibilità da parte di Arthur di commettere un errore, e solo così ha potuto approfittarne. Adolfo ha le sue qualità, che sono innate, ma certo, anche Inzaghi sta facendo un gran lavoro su di lui”.

Credi che da questo gol alla Juve inizia una nuova carriera per El Tanque, che dopo l’esperienza infelice in Russia da oggi sarà per tutti il giocatore che ha permesso al Benevento di vincere a Torino contro la Juventus?
“Ma io credo che quello che gli è accaduto in Russia sia parte del percorso attraverso cui deve passare e forgiarsi un calciatore. Anche lì stava bene, ed era contento di esser stato acquistato da un club di prima fascia che vince titoli e che compete ad alti livelli. Per il resto, come ho detto, sono tappe che ci stanno. Si è presentata poi la possibilità di andare al Benevento e l’abbiamo, e oggi sta facendo bene, è contento e ragiona di partita in partita, guardando solo avanti”.

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Genoa, Lazio, Milan e tante altre… prima di approdare ai sanniti Gaich era stato accostato un po’ a tutte. 
“Ma ora non ci interessa. Quello che non è stato non è più attuale. Oggi siamo a Benevento e ci stiamo vivendo questa esperienza. Ci godiamo il momento e non voglio alimentare questi retroscena”.

Come si sta trovando in Italia?
“Davvero benissimo, ha trovato uno spogliatoio molto accogliente che gli ricorda il modo con cui si vive il calcio in Argentina, d’altronde con gli italiani abbiamo molte cose in comune. I compagni lo fanno sentire a suo agio si è visto anche nell’esultanza di ieri, in cui lo hanno ricoperto di affetto. Inoltre, in città c’è un’aria fantastica, la gente lo tratta benissimo e tutto il Benevento, dai dirigenti allo staff, lo ha accolto come meglio non si poteva chiedere”.

Ha già visitato Napoli, che dista da Benevento pochi chilometri, e che ha un certo feeling con gli argentini?
“Lo ha fatto solo prima di giocare lì, approfittando del viaggio in pullman per una piccola vista sulla città. Una città meravigliosa e che agli argentini regala sensazioni speciali. Il fatto di aver giocato in uno stadio che si chiama Diego Armando Maradona gli ha creato delle emozioni particolari, ed è stato per lui qualcosa di straordinario”.

Cosa c’è nel futuro di Adolfo? Non ha fatto in tempo a ritagliarsi un posto da titolare che pare sia già nuovamente uomo mercato…
“Piano piano, vedremo con calma. Per ora pensiamo al presente: non sappiamo cosa potrà accadere da qui a qualche mese o negli anni avvenire. Innanzitutto l’obiettivo è quello di crescere ancora con il club attuale e magari ritagliarsi un posto stabile in nazionale. La priorità per il suo futuro è il Benevento, a cui siamo riconoscenti per aver puntato concretamente su di lui laddove in altri casi c’erano stati solo dei rumors. L’obiettivo primario è finire al meglio la stagione con il Benevento: ciò che è certo è che Adolfo è uno che ama a lavorare e continuare a farlo ogni giorno, non è certo il tipo che resta lì a specchiarsi per aver segnato un gol-partita alla Juve…”

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Sarà anche per l’appellativo “Tanque” che qualcuno lo definisce uno German Denis con piu qualità…
“Io con tutto il rispetto preferisco paragonarlo a grandissimi attaccanti come Batistuta e Crespo, ovviamente conscio del fatto che sono accostamenti molto importanti e prematuri per un ragazzo così giovane. Ciò che è certo, al di là dei paragoni che sono sempre noiosi, è che il ragazzo si stia già costruendo il proprio nome, e da qui a poco basterà semplicemente definirlo Adolfo Gaich”.

di Andrea Falco

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