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La Premier League si ferma per l’ultima pausa per le nazionali. Tra lotta per il titolo, qualificazioni alle coppe e corsa salvezza, cosa dobbiamo aspettarci dall’ultima parte di campionato inglese?

A otto giornate dalla fine della stagione la lotta al titolo in Premier League è già decisamente definita. Il Manchester City, con una distanza siderale dalle inseguitrici, si è praticamente già aggiudicato il titolo, tanto è vero che da adesso in poi la squadra di Guardiola – alla quale mancano solo una manciata di punti per la matematica – può concentrarsi meglio sulla Champions League, altro vero obiettivo stagionale.

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Il cammino del City è stato pressoché perfetto: in 30 partite i ragazzi del manager catalano hanno perso soltanto tre volte – in media una ogni dieci match disputati – mettendo insieme numeri importanti come il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. Missione compiuta, quindi, in attesa di capire cosa succederà con l’assegnazione degli altri tre posti Champions League, per i quali si sta disputando una battaglia serratissima tra diverse squadre.

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Fonte immagine: InsideFoto

Premier League, la corsa alla Champions League

Sette squadre in 11 punti, quando sul tavolo ce ne sono ancora 24. In Premier League impazza la lotta alla Champions League, dalla quale a oggi starebbe per esempio fuori il Liverpool, sesto, così come il Tottenham di Mourinho, che segue a ruota in classifica i Reds di Klopp. Dentro, invece, ci sarebbero ovviamente il Manchester United ma anche il Leicester e il ritrovato Chelsea del nuovo corso targato Tuchel.

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In mezzo anche West Ham – che stagione per la squadra di Moyes, trascinata dal giovane Rice e dalla scoperta Soucek – e l’Everton di Carlo Ancelotti. Insomma, una gran mischia furente dalla quale usciranno premiate le squadre che sapranno avere più continuità, magari aggiudicandosi i tanti scontri diretti in programma da qui alla fine. Chi non va in Champions, ovviamente, finirà in Europa o in Conference League, andando a definire la griglia inglese delle coppe per la prossima stagione.

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Lotta salvezza, a che punto siamo

Per quanto riguarda la lotta salvezza in Premier League, Sheffield United e WBA dovrebbero – numeri alla mano – avere già il destino segnato visto il cammino irregolare che stanno portando avanti da inizio anno. I primi, che di recente hanno cacciato il manager Chris Wilder, pagano una situazione abbastanza critica cominciata con la gestione del mercato estivo; i secondi, invece, semplicemente non hanno una rosa da Premier League.

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L’altra pericolante è il Fulham, terzultimo a due lunghezze dal Newcastle, che come il Brighton e il Burnley ha una partita in meno rispetto ai Cottagers. Per la squadra di Scott Parker, che a tratti ha giocato anche un buon calcio, le prossime partite saranno quindi ultime chiamate, nelle quali i passi falsi sono tassativamente vietati. In caso contrario, il Fulham continuerà a interpretare il ruolo di squadra ascensore.

Conferme e delusioni

Tra le squadre che non si giocano più nulla meritano una menzione il Leeds United di Bielsa, salvo in scioltezza da neopromosso, e il Crystal Palace del redivivo Roy Hodgson, squadra britannica nell’animo e quindi battagliera, solida e coriacea oltre modo. Una buona Premier League l’ha disputata anche l’Aston Villa, salvo all’ultimo turno lo scorso anno e ripartita bene dopo l’aumento di capitale estivo e un mercato con tante buone intuizioni.

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Nel limbo ci è rimasto il Southampton, una delle squadre più discontinue del campionato. I Saints sono troppo forti per essere risucchiati in basso ma altrettanto limitati per ambire alle posizioni europee. Lo stesso, almeno per questo, dicasi per il Wolverhampton, sul quale però hanno inciso le cessioni pesanti della scorsa estate e i tanti infortuni che hanno colpito la squadra allenata da Nuno Espirito Santo nel corso di una stagione incolore.

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