La Liga si ferma per l’ultima pausa per le nazionali. Tra lotta per il titolo, qualificazioni alle coppe e corsa salvezza, cosa dobbiamo aspettarci dall’ultima parte di campionato spagnolo?
Tre squadre in sei punti con ancora dieci partite da giocare. La Liga, dopo la sosta forzata per le nazionali, entra nel vivo e vedrà un rush finale nel quale le tre big si daranno battaglia senza esclusione di colpi per vincere un titolo che, mai come quest’anno, sembra abbastanza combattuta. Merito, o demerito se vogliamo, dell’Atletico Madrid, che aveva fatto il vuoto dietro di se per poi incappare in qualche battuta d’arresto, permettendo così a Barcellona e Real Madrid di rientrare.
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I risultati recente dei colchoneros hanno permesso a Simeone di mantenere comunque un piccolo margine, ma l’Atletico non può permettersi passi falsi. La squadra, in ogni caso, sta girando abbastanza bene, imperniata sul ritorno a grandi livelli di Saul e Koke, più l’impatto devastante avuto da Suarez da inizio stagione a oggi. L’ex socio di Messi è il vero trascinatore dei rojiblancos, che da qui a fine Liga dovranno vedersela con Siviglia e Barcellona.
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Barcellona e Real Madrid, quali scenari?
Il Barcellona è sicuramente la principale antagonista dell’Atletico Madrid. I blaugrana non perdono dal 5 dicembre scorso e hanno inanellato una serie impressionante di risultati utili consecutivi. Koeman pare aver trovato la quadra, un modulo efficace – difesa a tre, un mediano basso, due interni elastici, più fasce e due punte – e gli uomini giusti sui quali contare. Menzionare i leader tornati in grande spolvero sarebbe troppo facile, perciò la nomina speciale la meritano de Jong e il classe 2002 Pedri.
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Il Real Madrid, invece, ha qualche problema in più che, molto spesso, viene risolto dalle prestazioni dei singoli. Dalle parti di Valdebebas però non tira un’aria delle migliori, tutt’altro. Zidane potrebbe lasciare a fine stagione e Florentino Perez sta già pensando a come svecchiare ulteriormente il gruppo. Ma i merengues rimangono lì: ergo, se ce ne sarà l’opportunità , si proverà a riavvicinarsi alla vetta sfruttando eventuali passi falsi dell’Atletico Madrid.
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La corsa all’Europa
Il Siviglia non dovrebbe aver problemi a blindare, nuovamente, il quarto posto. La squadra di Lopetegui ha infatti attualmente dieci punti di vantaggio sulle quinte e dovrebbe quindi perdere un punto a turno da qui alla fine per farsi risucchiare. Difficile che accada, soprattutto perché gli andalusi non sono comunque una squadra incline a inanellare stop in serie. Più interessante, invece, è la corsa all’Europa League.
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Real Sociedad e Villarreal – una delle delusioni stagionali – sono le favorite, ma il 2021 ha fatto registrare il grande ritorno del Betis di Pellegrini. Due di queste si qualificheranno per la seconda coppa internazionale, la terza invece rappresenterà la Spagna nella neonata Europa Conference League. Però c’è la variabile Athletic, che giocherà due finali di Copa del Rey nei prossimi giorni: se i baschi battessero il Barcellona andrebbero in Europa League, escludendo dalle coppe la settima classificata in Liga.
Lotta salvezza, chi rischia?
La Liga di quest’anno è un campionato al ribasso, vista anche l’affollata lotta salvezza composta da squadre che, bene o male, rischiano tutte allo stesso modo. Al momento, ce ne sono ben otto invischiate nelle parti calde della classifica, nove se vogliamo considerare anche il disastrato Valencia di Javi Gracia. Purtroppo, rispetto alle annate precedenti, il campionato spagnolo quest’anno sta esprimendo molto meno delle proprie potenzialità .
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Dal fondo, quindi, troviamo Huesca, Alaves, Eibar ed Elche, le quattro che probabilmente rischiano di più, con Valladolid e Cadice a rimorchio. Nel gruppo, al momento, ci sono anche Getafe – altra delusione di quest’anno – e Osasuna, che col recupero di Chimy Avila dovrebbe però raddrizzarsi definitivamente. Le ultime giornate prevedono molti scontri diretti: da questi si capirà meglio una situazione al momento molto fluida.
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