Lo scontro Totti Spalletti è al centro della nuova serie Sky, e tanti si stanno chiedendo come sono andate realmente le cose tra i due
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Della rivalità Totti Spalletti si torna a parlare in questi giorni, con l’uscita della serie Sky Speravo de morì prima dedicata all’ultimo anno e mezzo di carriera di Francesco Totti, segnato dal difficile rapporto con l’allenatore Luciano Spalletti.
All’epoca lo scontro tra i due fece molto discutere e divise nettamente i tifosi della Roma, da un lato chi dava ragione al tecnico e riteneva Totti ormai un giocatore finito, e dall’altro chi stava con l’attaccante e accusava Spalletti di avergli mancato di rispetto. Ma cosa successe veramente?
Totti Spalletti, il primo incontro
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Innanzitutto, bisogna ricordare che Totti e Spalletti non si conobbero nel 2016, ma ben undici anni prima: l’allenatore, reduce da alcune ottime stagioni alla guida dell’Udinese, era stato ingaggiato dalla Roma. In quel momento, i due strinsero un legame molto solido, decisivo per i successi della Roma (due Coppe Italia e una Supercoppa, unica rivale dell’Inter di Mancini e poi Mourinho).
Spalletti: «Totti essenziale per la Roma»: Il tecnico giallorosso: «Io contro il rinnovo? Ma quando mai! Frances.. http://tinyurl.com/c2pd7m
— Corriere dello Sport (@CorSport) April 4, 2009
Non solo Spalletti fu molto vicino a Totti durante il suo infortunio, ma seppe trarre il meglio dal capitano giallorosso in termini realizzativi, trasformandolo in una punta totale e facendo crescere enormemente il suo record di gol, condito dalla conquista della Scarpa d’Oro del 2007.
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L’inizio della rivalità Totti Spalletti
Nel gennaio del 2016, Spalletti venne richiamato ad allenare la Roma in una situazione molto diversa: Totti era ormai prossimo ai 40 anni, e non era più il giocatore di un tempo. Ma anche Spalletti era cambiato: nel 2005 era un piccolo allenatore di provincia alla prima occasione in un top club, mentre ora ci tornava da tecnico affermato e di fama internazionale (aveva allenato per cinque anni lo Zenit San Pietroburgo), con tutti i crismi del “salvatore della patria”. I rapporti di forze tra i due erano molto più equilibrati, quindi.
Nell’autobiografia di Totti (Un capitano, scritto assieme a Paolo Condò) viene rivelato che Spalletti si presentò a Trigoria chiarendo subito all’attaccante che stavolta non gli avrebbe concesso le stesse libertà di comportamento di undici anni prima. Di questa cosa, all’epoca, non si sapeva nulla, ma già a febbraio 2016 Totti diceva ai microfoni RAI che il suo rapporto con l’allenatore toscano era limitato a “buongiorno e buonasera” e che se stava giocando poco era solo “per scelta tecnica”.
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Parole che non piacquero al tecnico, e portarono al primo vero scontro facci a faccia tra Totti e Spalletti, con il giocatore che accusò l’allenatore di vigliaccheria. Spalletti cacciò Totti dal campo d’allenamento (l’allenatore ha sempre negato, scaricando la responsabilità sul giocatore) e da lì fu chiaro a tutti che il rapporto tra i due s’era spezzato.
#Spalletti a #LaDS: "Faccio la formazione in base agli allenamenti. Se metto #Totti gli ultimi 5' dite che gli manco di rispetto" #MilanRoma pic.twitter.com/vAzCgxYNj5
— La Domenica Sportiva (@DSportiva) May 7, 2017
Rivalità Totti Spalletti: da Bergamo a Ilary
La società cerco di far rientrare l’allarme: Totti era ancora l’uomo-immagine del club (che aveva da poco cambiato società e aveva bisogna di una figura carismatica a cui appoggiarsi), mentre Spalletti era il tecnico designato per risollevare la squadra da un momento difficile e aprire un nuovo ciclo.
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Le cose, però, precipitarono ad aprile, dopo un match con l’Atalanta. Malgrado avesse timbrato il pareggio finale, Totti venne aggredito verbalmente da Spalletti negli spogliatoi: la sera prima era rimasto sveglio fino a tarda notte e agiocare a carte, e l’allenatore gli disse categoricamente “Hai chiuso”. Stando a quando racconta l’ex-capitano giallorosso, i compagni intervenirono a dividerli per evitare che lo scontro si trasferisse sul piano fisico.
All’esterno, ciò che traspariva era solo la freddezza tra i due. Totti giocava scampoli di partita, e a volte era anche decisivo, poi in conferenza stampa Spalletti minimizzava. A settembre, all’inizio della nuova stagione, Ilary Blasi, la moglie di Totti e noto personaggio tv, intervenne a gamba tesa sull’allenatore, definendolo in un’intervista alla Gazzetta dello Sport “un uomo piccolo” per come aveva trattato il marito.
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L’epilogo
La stagione 2016/2017 sarà il capolinea della storia romanista di Totti e Spalletti. Alla fine di un’annata ai margini, l’attaccante si ritirerà dal calcio giocato, mentre l’allenatore, attiratosi contro le ire di molti tifosi, lascerà la Capitale per diventare allenatore dell’Inter.
Spalletti: «Totti? Non l’ho fatto smettere di giocare io» https://t.co/0kGhcHapcU pic.twitter.com/ypppsXUr76
— Corriere della Sera (@Corriere) May 30, 2017
Totti è poi divenuto dirigente della Roma, ma dopo solo due anni ha abbandonato il ruolo a causa di contrasti con la società, e oggi dirige una società di consulenza per calciatori. Spalletti, invece, è rimasto due anni sulla panchina nerazzurra prima di essere licenziato; da allora non ha più allenato, e questa estate il suo contratto con l’Inter scadrà definitivamente.
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