Cristiano Ronaldo è più che mai al centro del dibattito attorno alla Juventus: dopo il flop europeo, ci si chiede se non sia più conveniente a livello economico cederlo che tenerlo un altro anno
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Immancabilmente, l’eliminazione agli ottavi di Champions League (la seconda consecutiva, dopo una ai quarti) riporta in auge il discorso attorno a Cristiano Ronaldo: il grande costosissimo colpo che doveva portare la Juventus sul tetto del mondo, per adesso, non ha ancora sortito l’effetto sperato.
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Ronaldo ha 36 anni e si avvicina alla fine del suo terzo, e penultimo, anno di contratto con la Juventus. Prima del ritorno col Porto, Fabio Paratici aveva detto a Sky Sport che il rinnovo “non è all’ordine del giorno”, e già da qualche mese si parla di una Juventus che potrebbe essere intenzionata a vendere il portoghese in estate, prima di vederlo partire a parametro zero. Facciamo i conti in tasca all’operazione Ronaldo Juventus.
Quanto è costato Ronaldo
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Nell’estate del 2018, il portoghese è arrivato alla Juventus dal Real Madrid per una cifra che gira attorno ai 115 milioni di euro (cambia a seconda delle fonti: per Calciomercato.com è 115; per il Corriere dello Sport 115,5; per Fanpage 115,8; per Transfermarkt 117). In quel momento, il suo valore di mercato era stimato da Transfermarkt pari a 100 milioni di euro.
Grandi ragazzi! 🏳️🏴💪🏽#finoallafine pic.twitter.com/LjCyMY1zod
— Cristiano Ronaldo (@Cristiano) March 2, 2021
Poi c’è il costo dell’ingaggio, che è di 31 milioni di euro netti a stagione (per un contratto della durata di quattro anni), che diventano 64 milioni lordi complessivi, a cui si aggiungono altri 28,8 milioni di ammortamenti (cioè, parte del costo del giocatore che è stata ripartita in più anni). In base a questi dati, riportati dal Corriere dello Sport, possiamo quindi conteggiare circa 93 milioni di spese ulteriori per il solo fatto di avere Ronaldo in squadra.
Quanto ha guadagnato la Juventus grazie a Ronaldo
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Fin dal suo arrivo a Torino, è stato chiaro che l’operazione Ronaldo avrebbe richiesto un grande sacrificio economico iniziale a fronte di un consistente ritorno successivo. Nella sua prima stagione in bianconero, le vendite del merchandising sono cresciute di 16 milioni.
La Juventus ha anche potuto alzare i prezzi di biglietti e abbonamenti, portando gli introiti relativi a +30 milioni, come sottolinea Calciomercato.com. L’accordo con il portoghese ha inoltre portato in dote nuove ricche sponsorizzazioni, a partire da quella con Adidas, che frutta 51 milioni all’anno al club. Alcuni siti citano anche la partnership con Jeep, che però è dal 2014 parte di FCA (oggi Stellantis), parte del Gruppo Exor che è anche proprietario della Juventus.
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In generale, i ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono cresciuti notevolmente, da 86,9 a 108,8 milioni, secondo i dati riportati da Benedetto Giardina su Fanpage.
Le perdite della Juventus
Questa, però, è solo una parte della storia. Lo scorso ottobre su QuattroTreTre, Alec Cordolcini spiegava come il bilancio della Juventus sia in perdita costante dal 2017/2018 (la stagione precedente all’arrivo di Ronaldo). L’annata scorsa è stata la più grave, con una perdita di 71,4 milioni: generalmente si potrebbe dare la colpa alla pandemia, alla chiusura degli stadi e delle attività collaterali, ma la situazione era già grave nel primo semestre, quando la Juventus denotava un calo di circa 50 milioni.
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I guadagni legati al merchandising, dopo il picco del primo anno, si sono poi stabilizzati a una cifra più bassa, e i nuovi sponsor non sono stati sufficienti a sostenere le spese di bilancio. La Juventus, grazie a Ronaldo ha chiaramente aumentato il suo giro di affari e rafforzato il proprio marchio, ma il suo bilancio è andato aggravandosi. L’indebitamento complessivo del club, che a giugno 2019 era di 309 milioni, attualmente è pari a 357, e l’unica buona notizia è la ridiscesa dai 463 milioni registrati nell’estate 2020.
Calciomercato.com stima circa 200 milioni di beneficio dall’operazione Ronaldo, ma i costi ad essa connaturati sarebbero molto superiori. Anche qui non c’è una stima precisa: il sito parla 375 milioni per l’intera durata del contratto (contando quindi anche la prossima stagione), mentre su QuattroTreTre la stessa cifra è conteggiata tra 340 e 352 milioni; su Fanpage si parla invece di 315 milioni già pagati finora.
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L’ipotesi cessione Ronaldo
L’affare Ronaldo, dal punto di vista economico, è quindi stato tutt’altro che soddisfacente, e le voci di una possibile cessione del portoghese potrebbero non essere del tutto infondate. La Juventus potrebbe approfittarne per liberarsi dei grossi costi legati al giocatore e ottenere in cambio anche una buona cifra.
“SI SCATENA L’ASTA”.
– Regalalo a me!
– No, regalalo a me!
– Come? Stipendio tutto a mio carico?
– Dice che partecipano al 50%.
– 50 per me è troppo. 25% e ci penso…
(continua)#Ronaldo pic.twitter.com/3T5Kx61keI— Paolo Ziliani (@ZZiliani) March 12, 2021
Sempre considerando le esigenze di bilancio e il valore degli ultimi ammortamenti, per evitare di registrare una minusvalenza la Juventus dovrebbe cedere il portoghese per almeno 29 milioni di euro. Ronaldo ha da poco compiuto 36 anni, ma visto il suo stato di forma finora questa cifra sembra ampiamente raggiungibile: Transfermarkt quantifica infatti il suo valore attuale in 60 milioni.
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Il punto, semmai, riguarda i tempi relativamente stretti dell’operazione: con un contratto in scadenza a giugno 2022, Ronaldo sarebbe libero di discutere un trasferimento a parametro zero già dal prossimo gennaio; ciò significa che la Juventus dovrebbe cederlo prima di quella data, preferibilmente la prossima estate. Questa necessità gioca però a favore dei potenziali acquirenti, che potrebbero spuntare un prezzo più basso consapevoli che, nel giro di qualche mese, gli sarà possibile ingaggiare il giocatore da svincolato.
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