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Il Lione sta attraversando una crisi piĆ¹ grave degli altri club europei, per motivi che riguardano direttamente il calcio francese. Ma il club sembra aver trovato un’innovativa soluzione

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ƈ un periodo economicamente difficile per i club di calcio, lo sappiamo, e ognuno cerca di trovare le soluzione per uscire dall’impasse. L’Olympique Lione, a meno di un anno dall’impresa dell’eliminazione della Juventus dalla Champions League, ĆØ uno di quelli che sta soffrendo maggiormente, ma la societĆ  ha fatto una insolita proposta ai calciatori e alle calciatrici.

L’idea ĆØ quella di commutare parte dei pagamenti degli stipendi in azioni del club, cosƬ da dimunuire le spese della societĆ  per il tempo necessario a superare la pandemia. Il piano, annunciato lunedƬ scorso, ĆØ il primo proposto da una societĆ  di Ligue 1, uno dei campionati che sta soffrendo maggiormente la situazione legata al Covid-19.

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I problemi del Lione e del calcio francese

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Un anno fa, l’arrivo della pandemia in Francia comportĆ² la sospensione definitiva dei campionati professionistici prima della loro conclusione, cosa che ha causato perdite economiche maggiori ai club locali rispetto a quelli stranieri, che hanno ripreso a giocare dopo il lockdown.

Lione

Fonte: @ol (Instagram)

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Il Lione ĆØ stata una delle societĆ  piĆ¹ critiche contro la decisione del governo: oltre alle perdite generali, il club di Jean-Michel Aulas si trovava in quel momento settimo e, con la classifica congelata, condannato a rimanere fuori dall’Europa. Il ricorso del Lione ĆØ stato respinto, e cosƬ in quest’annata l’OL non ha potuto disputare le competizioni internazionali, perdendo una consistente fonte di guadagno su cui faceva affidamento da cinque stagioni.

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La prima conseguenza di ciĆ² ĆØ stato un importante lavoro in uscita, per alleggerire le casse del club: hanno lasciato il club Terrier, Guiri, Tete, Bertrand TraorĆ© e, in prestito, Andersen e Moussa DembelĆ©. Questo ĆØ servito appena a tamponare la crisi: a fine dicembre, il Lione ha comunicato perdite per 50,6 milioni di euro, con un calo del fatturato di 74 milioni rispetto a un anno prima.

A tutto ciĆ² si aggiungono i problemi strutturali del calcio francese, che tra i Big 5 ĆØ il campionato meno ricco. Il progetto che avrebbe dovuto cambiare le cose, ovvero l’accordo con Mediapro sui diritti tv, si ĆØ rivelato fallimentare e i club della Ligue 1 hanno perso ulteriori possibilitĆ  di guadagno.

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Il piano del Lione

CosƬ, il club di Jean-Michel Aulas – un uomo che ĆØ stato capace di trasformare un piccolo club di seconda divisione in una delle realtĆ  piĆ¹ solide e vincenti della storia nazionale – ha iniziato a pensare a un’alternativa. “Lā€™Olympique Lione informa di aver proposto una misura innovativa che possa permettere a tutti i componenti dellā€™area sportiva di investire al fianco degli azionisti nel progetto OL Group” spiega una nota diffusa a inizio settimana.

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Lione

Fonte: @ol (Instagram)

Dopo vari incontri con i calciatori e le calciatrici (a livello femminile, l’OL ĆØ la squadra piĆ¹ forte d’Europa da parecchi anni), la dirigenza ha infatti deciso di proporre dei pagamenti tramite azioni societarie. Si tratterebbe di una conversione relativa a una percentuale tra il 5 e il 25% degli stipendi dei tesserati e delle tesserate, applicata sugli stipendi da febbraio a giugno 2021.

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Non una novitĆ : la Lazio e il piano Baraldi

Non ĆØ la prima volta che un club in crisi ricorre a una proposta di questo tipo: nel 2003, la stessa cosa aveva fatto la Lazio, travolta dal crac della Cirio di Sergio Cragnotti. Luca Baraldi, nominato amministratore delegato del club a inizio gennaio, aveva pensato un piano simile a quello del Lione, spalmando gli ingaggi su piĆ¹ anni e proponendo ai giocatori azioni del club al posto di parte dei compensi monetari.

Il piano Baraldi permise di ridurre del 25% il monte ingaggi della Lazio e, secondo molti, fu decisivo per evitare il fallimento del club biancoceleste. Ma Claudio Lotito, che successivamente rilevĆ² il club, ha spesso criticato Baraldi ritenendo il suo piano una “presa in giro” che dilazionava i pagamenti, senza risolvere realmente il problemi di bilancio.

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Rispetto al caso della Lazio, perĆ², il Lione ĆØ una societĆ  in crisi per motivi risolvibili col tempo: superata la pandemia, gli stadi potranno riaprire e i club riprenderanno a respirare; inoltre, una nuova qualificazione alle coppe (il Lione ĆØ terzo in Ligue 1) porterebbe altri fondi.

Lione

Fonte: @ol (Instagram)

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