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Rodrigo Obregon, suocero e membro dell’entourage che cura gli affari extra campo di Hirving Lozano, ha rilasciato un’intervista ai taccuini di Minutidirecupero.it

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Dopo aver sostenuto parte della seduta di ieri con il gruppo, Hirving Lozano scalda i motori per tornare in campo già da domenica, quando il Napoli sarà impegnato a San Siro contro il Milan in un cruciale crocevia per la sua stagione nell’ottica della corsa a un posto Champions. Per saperne di più sul momento psicofisico dell’attaccante messicano, abbiamo contattato il signor Rodrigo Obregon, che oltre a essere suo suocero è anche una delle persone in assoluto a lui più vicine anche dal punto di vista professionale.

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Ieri Hirving ha lavorato per metà con il gruppo. Contro il Milan sarà almeno tra i convocati?
“Si, e credo potrà anche giocare qualche minuto. So che è molto entusiasta di questo ritorno in campo, tuttavia per il tipo di infortunio che ha avuto il suo rientro dev’essere graduale. A Milano non lo vedremo di certo in campo per 90 minuti, ma credo che gli verrà concesso uno spezzone di gara in cui tornare a prendere confidenza con il campo”.

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Che peccato che si sia infortunato in un momento del genere… uno dei migliori della sua carriera.
“Un tempo si sarebbe fatto trasportare dall’entusiasmo e avrebbe voluto essere in grado di tornare immediatamente ai suoi massimi livelli e di dare di nuovo tutto e subito. Oggi però Hirving è molto più maturo sia come uomo che come calciatore, non si fa trascinare più dall’entusiasmo e sa che il suo rientro dovrà essere graduale. Ha sofferto molto questo infortunio e l’idea di fermarsi in un momento così positivo, lo stesso infortunio del resto è stato causato dalla sua troppa voglia di fare e dal suo non arrendersi mai perché è così che è fatto lui quando gioca. Tuttavia oggi, complice questa maturità di cui parlavo, c’è una voce dentro di lui che lo tiene a bada e che fa in modo che lui sappia di dover avere pazienza, pertanto si rimetterà al parere dei medici per stabilire quando sarà il momento più idoneo per un rientro definitivo. Ciò che posso garantire è che a livello mentale è prontissimo a rigettarsi nella mischia, speriamo che a livello fisico risponderà in maniera altrettanto soddisfacente”.

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Parlando con Hirving, nota nel Napoli più delusione per ciò che questa stagione sarebbe potuta essere e non è stata o più voglia di lottare per conquistare quanto meno il quarto posto, unico obiettivo rimasto?
“Credo che una delle caratteristiche principali di Hirving sia la mentalità vincente e l’ambizione di superare gli ostacoli. In virtù di essa, ciò che è stato è stato, e non si può cambiare. Pertanto, sono sicuro che in questo momento sia focalizzato solo sul guardare avanti per mirare all’obiettivo. L’obiettivo adesso è riportare il Napoli in Champions e parlando con Hirving mi è sembrato che è solo su questo che è concentrato attualmente. Ciò che è stato ormai non ha più valore”.

Con i rientri di Lozano, Osimhen e Mertens d’altronde il Napoli potrà giocarsi di certo le sue chance…
“Senza dubbio. Con il rientro di Osimhen e Mertens oltre a quello di Hirving il Napoli farà di tutto per centrare l’obiettivo e da quello che mi racconta Hirving tutta la squadra tiene tantissimo a questo obiettivo, non c’è un solo giocatore che non sia concentrato su questo traguardo. Perdere dei giocatori così importanti ha condizionato il rendimento del Napoli e ritrovarli ora, nel momento clou, può essere un vantaggio decisivo”.

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Un anno fa di questi tempi Gattuso veniva esaltato dalla critica, mentre ‘El Chucky’, che non giocava, veniva bollato come bidone. Adesso, la situazione sembra essersi completamente ribaltata… qual è il vostro giudizio sull’operato del tecnico?
“Come ho già detto in passato Gattuso è stato molto importante per Hirving. Lozano sta con l’allenatore perché Lozano in campo è un soldato, e segue le direttive del suo generale. Nella scorsa stagione non riuscì a conquistarsi il posto, quest’anno ha dato il massimo per far cambiare idea all’allenatore e credo che oggi il rendimento positivo di molti calciatori del Napoli, le cui caratteristiche vengono esaltate, sia merito innanzitutto di Gattuso. Il caso di Hirving si aggiunge a questo discorso. Il suo ruolo nella squadra è uno, come quello di altri, e il ruolo di tutti è funzionale a una strategia di squadra, una strategia che fortunatamente, almeno nel caso di Hirving, ha funzionato. Ma credo anche nel caso di molti suoi compagni. Probabilmente questo scenario sarebbe stato sorprendente immaginarlo l’anno scorso, ma oggi possiamo dire senza tema di smentita che l’accoppiata Gattuso-Lozano ha funzionato alla grande“.

Ed è dal Chucky che il Napoli inizierà il suo nuovo ciclo ovviamente…

“Senza alcun dubbio. I confini del mondo oggi per Hirving sono circoscritti esclusivamente al territorio di Napoli e provincia. Lui e la sua famiglia si sentono napoletani, sono napoletani, e non c’è niente che lo farebbe felice quanto restare in azzurro e continuare a dare soddisfazioni ai tifosi giocando e rendendo con questa voglia e questo entusiasmo. Ne parlavamo qualche giorno fa: gli dissi “ti vedo sul pezzo, motivato, concentrato, tosto” e lui mi ha risposto: “Mi fa molto piacere che tu me lo dica, perché è così che io vorrei esser visto“. Entusiasta e sfrontato, non il ragazzo spaesato che alla gente sembrava di vedere l’anno scorso. Credo che con questo atteggiamento e questa convinzione Hirving possa dare ancora di più di quello che ha dato finora, e probabilmente ce lo farà vedere l’anno prossimo”.

di Andrea Falco

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