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Già in carica dal 2003 al 2010, Joan Laporta è stato rieletto come presidente del Barcellona battendo in volata Victor Font e Toni Freixa

Joan Laporta è il nuovo presidente del Barcellona. L’ufficialità è arrivata nella tarda serata di domenica sera, quando le urne del Camp Nou hanno chiuso e, dopo i conteggi, il nome del già ex numero uno del club è stato annunciato come vincitore davanti a Victor Font, suo rivale più temibile, e Toni Freixa. Non sono bastate quindi le promesse di questi ultimi a ribaltare quello che era un pronostico abbastanza scontato.

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Secondo le stime, Joan Laporta avrebbe portato dalla sua oltre 30mila soci del Barcellona accaparrandosi oltre il 50% di voti, mentre Font si è fermato poco sopra il 30% e Freixa, il meno sostenuto, ha racimolato solo delle inutili briciole. Con la nuova nomina per il Barcellona si apre quindi una nuova era a sei mesi dalle dimissioni di Bartomeu, sperando di aprire una nuova era fatta di vittorie.

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Chi è Joan Laporta, il nuovo presidente del Barcellona

Nonostante le tante restrizioni ormai abituali il periodo di Coronavirus, la voglia di cambiamento ha portato alle urne oltre 56mila elettori, un numero molto alto se si considera che nel 2015 votarono in 47mila, nel 2003 51mila e solo nel 2010, con 57mila voti, le elezioni sono andate meglio rispetto al quest’ultimo giro.

Classe 1962, catalano puro, Joan Laporta è un avvocato, impresario e politico spagnolo che, secondo la maggior parte dei fan blaugrana, può essere considerato uno dei migliori presidenti della storia (12 i titoli vinti) del Barcellona. Grazie a lui è esplosa La Masia, abbiamo conosciuto le doti di Pep Guardiola e, di conseguenza, anche il calcio spagnolo ne ha beneficiato, visto che il blocco catalano per anni ha fatto le fortune della nazionale.

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Nel suo piano di rientro, infatti, molti punti toccano il restyling del settore giovanile, nuove politiche inclusive per coinvolgere ancora più tifosi, un nuovo modello di marketing – per imbastire questo discorso, è già stato chiamato Ferran Reverter, uno dei referenti dell’agenzia MediaMarkt -, abbattimento di costi e monte ingaggi e un cambio di rotta gestionale del club.

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Insomma, un taglio netto con l’ultima, disastrosa gestione Bartomeu, che tra le altre cose ha svuotato il club del cosiddetto barcelonismo. Per ovviare a tale mancanza, Laporta ha chiamato Victor Valdes per il settore giovanile e opzionato Xavi per il post Koeman. Una nuova era, ovviamente a tinte blaugrana.

Un patrimonio da capogiro

Il patrimonio di Joan Laporta non è attualmente stimabile con precisione, ma ciò che è certo è che nell’ultimo decennio il plenipotenziario uomo d’affari catalano lo ha decuplicato. Le sue aziende sono cresciute, si sono espanse, ne hanno inglobate altre aumentando a dismisura il numero di dipendenti. Inoltre, a livello di immagine essere il presidente del Barcellona – dopo la sua prima gestione – è diventato un simbolo dell’antimadridismo.

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Di recente, Laporta ha acquistato un palazzo antistante al Santiago Bernabeu tappezzandolo di simboli e gigantografie richiamanti il Barcellona. Un’iniziativa provocatoria, che evidentemente è piaciuta a tal punto da aver contribuito a portargli un plebiscito di voti. Per questo, i tifosi del Barça, si aspettano molto da questa nuova gestione.

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La gestione del caso Messi

Tra le altre cose, Joan Laporta è lo sponsor principale di Leo Messi, il cui contratto con il Barcellona è in scadenza e, a oggi, ancora non si è parlato del tanto atteso rinnovo. Probabilmente l’accordo verrà suggellato a breve, visto che si aspettava solo l’esito scontato di questa elezione per avere un punto di vista più chiaro sulla situazione della Pulga.

 

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Che sotto la gestione Laporta ha esordito in prima squadra e poi vinto tanto al fianco di campioni come Xavi, Iniesta e Puyol, con Guardiola in panchina e un modello riconosciuto in tutto il mondo. I due sono in grandi rapporti, sono amici anche fuori dal contesto sportivo e se il matrimonio tra Messi e il Barcellona dovesse continuare, il merito sarà del neopresidente eletto. Che, nelle ore precedenti alla vittoria, ha distrutto a parole i propri rivali.

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“Il Barcellona non si rilancia con una presentazione in PowerPointha detto riferendosi a Font – “mentre voi pensavate a organigrammi facendo nomi improbabili, con me si è vinto tutto”. Un uomo forte, con le mani in pasta ovunque e un’agenzia legale, fondata da lui stesso, tra le più famose a occuparsi di diritto sportivo. Anche se i tempi sono cambiati e gli anni passano per tutti, Joan Laporta può essere l’uomo giusto per risollevare una situazione disastrosa.

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