Inter-Atalanta terminava 7-1 quattro anni fa. Oggi questa sfida è un big match importante in chiave scudetto e Champions. Cosa è cambiato in quattro anni?
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Era il 12 marzo 2017, Inter e Atalanta in corsa per un posto Champions si scontrano a San Siro. L’epilogo è una carneficina per i bergamaschi: 7-1 e umiliazione totale. A fine anno l’Atalanta arriva però sopra all’Inter, e non di poco. Quarti i bergamaschi con 72 punti, settimi i milanesi a quota 62. Da quel 12 marzo tantissime cose sono cambiate: l’Inter è in volata per tornare a vincere lo scudetto, l’Atalanta è da due anni in Champions e vuole conquistare il terzo accesso consecutivo alla massima competizione europea.
Inter-Atalanta 7-1: il match
Inter e Atalanta arrivano alla sfida praticamente appaiate in classifica: 52 punti per i bergamaschi, 51 per i nerazzurri di Milano. È un crocevia fondamentale per un posto Champions, con Roma e Napoli che paiono lontane a quota 59 e 57. Chi perde rischia seriamente di rimanere tagliato fuori.
Nel corso dei 90 minuti, a sorpresa, non c’è mai partita. Dopo 26 minuti Icardi ha già segnato una tripletta, chiudendo di fatto la partita. Poi arrivano due gol di Banega, poco dopo la mezz’ora di gioco. Freuler prima della fine del primo tempo accorcia le distanze, ma nella ripresa Gagliardini e ancora Banega fissano il risultato sul definitivo 7-1.
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Un’umiliazione per l’Atalanta, che realizza che ci sono ancora molti miglioramenti da fare sulla via della consacrazione. Per l’Inter invece quel successo è solo un fuoco di paglia, i soliti problemi riemergono presto e la squadra scivola in basso in classifica.
Quel match, di appena quattro anni fa, sembra però ormai un pallido ricordo. L’Inter è ora un’armata, una squadra che ha trovato il proprio equilibrio e sta facendo suo il campionato. L’Atalanta è una big del nostro calcio, incapace ormai di subire certe debacle, anzi in grado il più delle volte di infliggere sconfitte simili.
Da Inter-Atalanta 7-1: cosa è cambiato
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Dal 12 marzo 2017 all’8 marzo 2021 sono tanti i cambiamenti occorsi alle due squadre. Per quanto riguarda l’Inter, il più evidente è la guida in panchina. Antonio Conte ha rivoluzionato i nerazzurri, coadiuvato da un mercato di altissimo profilo. Col tecnico ex Juventus, l’Inter ha trovato la propria dimensione e i propri equilibri, arrivando ora all’apice di un lavoro cominciato un anno e mezzo fa e che si appresta ad essere coronato dalla conquista dello scudetto.
L’Atalanta ha invece vissuto una crescita progressiva e vertiginosa. La conquista della Champions League, l’accesso alle fasi finali, la finale di Coppa Italia. Tutte tappe di un percorso che hanno portato la dea a diventare una big, a tutti gli effetti, del nostro campionato.
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Il segreto in casa Atalanta è la continuità: di gioco, di idee, di investimenti, ma soprattutto di filosofia. E gran parte del merito è ascrivibile, anche in questo caso, al condottiero che siede in panchina: Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha plasmato una squadra che funziona come un meccanismo perfetto, in cui ogni pezzo va perfettamente al suo posto.
Lo testimonia il fatto che, anche cambiando gli interpreti, il gioco e la forza dell’Atalanta non cambiano. Nemmeno la recente perdita del faro di questi anni, il Papu Gomez, ha fatto smarrire la via, anzi i nerazzurri hanno fatto fronte compatto intorno al proprio allenatore.
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Inter-Atalanta di stasera è un grandissimo big match, che dirà molto sulla corsa scudetto dei milanesi e su quella Champions dei bergamaschi. Inter-Atalanta 7-1 è un ottimo spunto di riflessione per guardare indietro e realizzare quante cosa sono cambiate in quattro anni e quanto il calcio proceda a un ritmo decisamente frenetico.