Ennesima rivoluzione al Marsiglia: il proprietario del club nomina un nuovo presidente e cambia allenatore in gran segreto. Ma i giocatori non l’hanno presa bene
La crisi societaria in casa Marsiglia va avanti e la storia si arricchisce di un nuovo capitolo. Infatti, poche ore fa il proprietario del club, il tycoon Frank McCourt, ha annunciato di aver sollevato dall’incarico l’ormai ex presidente del club Jacques Henri Heyraud. La decisione definitiva pare essere stata confermata dopo aver preso atto delle incomprensioni tra le due parti.
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Il porto di Eyraud è stato preso dallo spagnolo Pablo Longoria, già in società dove ha ricoperto fino a oggi il ruolo di direttore generale. Inoltre, McCourt ha annunciato che a breve prenderà un aereo con direzione Marsiglia con l’obiettivo di avere un faccia a faccia con la squadra, e quindi chiedere delucidazioni sugli scarsi risultati attuali, ma anche con la fetta più calda della tifoseria, che solo quale settimana fa aveva devastato il centro sportivo del club per protesta.
Longoria, da talent scout a presidente
“L’obiettivo principale è il bene del club – ha detto Longoria al momento della nomina – faremo attenzione al fatto che tutti i calciatori sposino il progetto del Marsiglia. Questa piazza merita di più, lo sappiamo e lavoreremo per arrivarci. La responsabilità per la soddisfazione dei tifosi è nostra”. Spagnolo classe 1966, Pablo Longoria è un personaggio abbastanza famoso nell’ambiente.
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Spulciando infatti il suo curriculum, infatti, si scopre che ha iniziato giovanissimo a lavorare come capo degli osservatori del Newcastle, passando poi per Recreativo Huelva, Atalanta e Sassuolo, contribuendo a stabilizzare la società allora presieduta da Giorgio Squinzi in Serie A grazie a diverse sue intuizioni. Poi è passato alla Juventus, dove si è inventato diversi colpi di genio importanti.
In primis, nell’affare Tevez – Boca Juniors Longoria si è fatto dare Bentancur. Inoltre, è stato lui a trovare il cavillo legale che ha permesso a Dani Alves di svincolarsi dal Barcellona per poi raggiungere i bianconeri. Nel 2018 è volato a Valencia, dov’è rimasto un anno per provare a risistemare una situazione disperata, circa la stessa ereditata al suo arrivo a Marsiglia.
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A Marsiglia arriva Sampaoli
La prima mossa da presidente di Longoria è stata quella di nominare Jorge Sampaoli come nuovo allenatore del Marsiglia. L’argentino, in uscita dall’Atletico Mineiro, ha appena portato il Galo il Copa Libertadores e si è convinto a tentare quella che per lui sarà la seconda avventura europea dopo la stagione di Siviglia.
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Sampaoli in questi anni qualche sfizio se lo è tolto, facendo molto bene in Brasile – prima dell’Atletico Mineiro ha allenato anche il Santos, lanciando diversi ragazzi interessanti come Soteldo e Kaio Jorge – e consolidando la propria posizione come uno dei tecnici più importanti del Sudamerica.
A Marsiglia troverà però una situazione delicata, sia sportiva che ambientale. La stessa, per intenderci, che ha convinto André Villas-Boas a dare le dimissioni dopo la vile aggressione subita dai tifosi.
Operazioni top secret
La nomina di Longoria e l’arrivo di Sampaoli sono state ufficializzate nella segretezza più totale. Infatti, il gruppo squadra del Marsiglia è stato avvertito solo a cose fatte e, secondo le voci che arrivano dalla Francia, in molti non avrebbero gradito il fatto di essere stati bypassati dalla proprietà. Infatti, la stampa locale parla di decisione unicamente presa da McCourt.
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Il proprietario dei Los Angeles Dodgers, stufo dell’empasse attuale, ha voluto dare univocamente una sterzata all’ambiente, affidandosi a due figure forti per provare a cambiare inerzia. Ma di questioni da risolvere ce ne sono ancora tante, tra debiti, una posizione di classifica che probabilmente condannerà l’OM a stare ancora senza Europa e i tanti contratti in scadenza – quello di Thauvin in primis – che difficilmente verranno prolungati. I guai, insomma, sembrano solo all’inizio.
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