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Dopo un inizio incoraggiante, Morata ha passato un periodo molto complicato e, di recente, anche Pirlo ha ammesso le difficoltà dello spagnolo. Cosa sta succedendo tra lui e la Juventus?

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Non è usuale sentire un allenatore che parla del momento delicato di un proprio calciatore. Di solito, su certe domande si glissa e si cerca di essere diplomatici. Parlando di Alvaro Morata, Andrea Pirlo ha invece scelto la strada della concretezza: “Sappiamo che non sta vivendo un buon momento, ma sappiamo anche che lui questi periodi li ha sempre avuti. Per rendere – ha detto il tecnico bianconero alla vigilia del match perso contro il Porto – deve stare bene fisicamente e mentalmente”.

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Una bella bordata, sicuramente a fin di bene, che ha il fine unico di scuotere un attaccante completamente involuto rispetto alla prima parte della stagione. Difficile dire cosa sia successo tra la fine del 2020 e l’inizio del nuovo anno, ma sicuramente una parte della spiegazione di Pirlo va presa come base per ragionare su quelle che, a questo punto, diventano le prospettive future del calciatore in bianconero.

morata

Fonte Immagine: @dejan.k10 (Instagram)

Morata, la terza scelta di mercato

Per analizzare la situazione Morata non si può non partire dal mercato estivo, quando lo spagnolo arrivò alla Juventus per via dei problemi a tesserare Suarez e al no della Roma per Dzeko. Lo spagnolo, viceversa, era felice di tornare a Torino, dove si era trovato molto bene e aveva sfiorato la vittoria in Champions League. L’inizio di stagione è stato incoraggiante, con 12 gol segnati nel 2020 e l’ultimo timbrato prima di Natale contro il Parma.

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Poi, nell’anno nuovo, solo una rete – per quanto pesante – nella finale di Supercoppa contro il Parma, corredata da un’altro paio di segnature in Coppa Italia non decisive. Morata si è inceppato, è rimasto fuori per un paio di partite causa problemi muscolari e poi, quando è rientrato, ha faticato a fare la differenza. Pirlo lo sta utilizzando per esigenza, ma non sempre da titolare, ma ad ascoltare le parole del tecnico sembra che quello dello spagnolo sia solo un momento passeggero.

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Risorsa da recuperare

Inoltre, c’è da dire che a livello di caratteristiche Morata è un attaccante abbastanza atipico, perché potrebbe fare il numero nove ma non è in grado di fare reparto da solo. Per questo la Juventus ha deciso di farlo tornare, in un’ottica che avrebbe permesso a Cristiano Ronaldo di essere maggiormente libero davanti, con i compagni a lavorare per lui.

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In tal senso, Morata e Ronaldo a oggi hanno ancora qualche problema ad associarsi, per quanto lo spagnolo – se paragonato a Benzema, storico compagno di reparto di CR7 al Real Madrid – riesce comunque a farsi apprezzare in fase realizzativa nonostante il catalizzatore portoghese. Certo, parlando di Morata c’è anche da specificare il grosso limite della continuità.

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Infatti, numeri alla mano, lo spagnolo ha distribuito male i gol e questo inficia anche un po’ la percezione che si ha di lui. Ma i problemi, Pirlo dixit, rimangono e vanno risolti in fretta, soprattutto per un reparto spuntato come quello della Juventus, nel quale tra le altre cose manca da tempo immemore anche Dybala.

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