La vittoria in FA Cup ha portato il Manchester City ad allungare la striscia di risultati utili consecutivi, battendo il record storico di Arsenal e Preston
Quella contro lo Swansea non è stata una vittoria particolarmente convincente, ma va ugualmente bene così. Il Manchester City batte la compagine gallese, vola ai quarti di finale di FA Cup e, soprattutto, prolunga la sua striscia di imbattibilità arrivando a quota 22 risultati utili consecutivi. La rete di Raheem Sterling, quella che di fatto ha regalato la qualificazione alla squadra di Guardiola, è arrivato dopo quella di Gabriel Jesus, ritrovatosi finalmente dopo un periodo abbastanza grigio.
Il successo contro lo Swansea arriva a pochi giorni dalla grande vittoria di Anfield Road, quella che almeno sulla carta dovrebbe aver indirizzato la Premier League verso l’Etihad, visto che i Citizens viaggiano spediti in vetta alla classifica con 5 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice. Non molti, ma vedendo i ragazzi di Guardiola muoversi in campo, l’impressione è che per spodestarli da lassù ci vorrà qualcosa in più di una semplice impresa.
Gli impressionanti numeri del Manchester City
Di questa impressionante striscia positiva stupiscono soprattutto i numeri: infatti, nell’arco delle ultime 22 partite ha segnato ben 52 gol e subendone solo 6, uno dei quali dal giovane Whittaker proprio nel match di FA Cup: “Fare ciò che stiamo facendo – ha detto Guardiola – significa molto, soprattutto perché abbiamo passato indenni un periodo difficile come quello natalizio”.
Pep, che ha festeggiato la vittoria numero 200 da quando siede sulla panchina del City, ha così registrato il record battuto (il precedente primato apparteneva ad Arsenal e Preston) e si proietta a quello che sarà l’impegno più probante della seconda parte di stagione, quell’ottavo di finale di Champions League nel quale il Manchester City affronterà il Borussia Monchengladbach.
Steve Cooper, manager dello Swansea, ha indirettamente confermato come i Citizens siano attualmente ingiocabili: “Ce l’abbiamo messa tutta – ha dichiarato nel postpartita – dopo 55 minuti eravamo sotto 3-0: è molto complicato provare a reagire contro una squadra così forte”. D’altronde, come confermato dallo stesso Cooper, “è una delle squadre più forti al mondo“.
Il Manchester City ha cambiato pelle
Guardiola ha una rosa ricca di qualità e numericamente molto profonda, ma la cosa che è balzata particolarmente all’occhio è il modo in cui il manager catalano, soprattutto nell’ultimo biennio, abbia tratto vantaggio dalla presenza in Premier League di Jurgen Klopp. Il manager del Liverpool ha tirato fuori da Pep alcune qualità non scontate, come per esempio la capacità di adattarsi e quella di giocare sull’avversario.
Proprio nel postpartita di Anfield, Guardiola era stato sincero: “Noi non abbiamo la forza di giocare ai loro ritmi, quindi li abbassiamo e cerchiamo di prevalere in alcune zone del campo”. Tradotto: il Liverpool è forte, in alcuni fondamentali molto più di noi, quindi ci adeguiamo mettendo davanti a tutto l’esigenza del risultato. Il “guardiolismo”, però, non è finito definitivamente in soffitta, perché per lunghi tratti il Manchester City – a seconda dell’avversario – rimane comunque una squadra che tende a imporsi.
Se il gioco si sta rivelando più concreto rispetto agli anni passati (e questo dovrebbe far ben sperare per l’Europa), i singoli che fanno la differenza sono aumentati. Infatti, in questa stagione Guardiola ha trovato Ruben Dias, il centrale difensivo che da troppo tempo gli mancava. Poi c’è finalmente un Gundogan in formato supereroe, Mahrez si sta riprendendo, Foden è esploso e Sterling ha aumentato ulteriormente la propria capacità realizzativa.
Se dovessero recuperare anche De Bruyne e Aguero, ecco che il Manchester City potrebbe finalmente tornare a vincere tutto. Nel frattempo, Guardiola e i suoi ragazzi sono ancora in corsa per tutti e quattro gli obiettivi stagionali: la caccia al record è ufficialmente cominciata.
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