Svincolatosi dal San Paolo, Alexandre Pato potrebbe partire dai sobborghi del calcio asiatico: pronto per lui un contratto in Iraq
Lo conoscete l’Al Diwaniya FC? Se la risposta è no, ovviamente non dovete preoccuparvi. Se invece la risposta è sì, probabilmente avrete giocato in modalità nerd a Football Manager. Club fondato nel 1965 con sede nella cittadina di Al Qadisiyah, profondo entroterra dell’Iraq, nella sua bacheca non sono presenti trofei di prestigio se si eccettua un campionato di seconda divisione datato 2017.
Eppure, a mettere sulla cartina del calcio asiatico l’Al Diwaniya potrebbe essere Alexandre Pato. Sì, proprio “quel” Pato, l’attaccante brasiliano classe 1989 che in gioventù si era affacciato al calcio italiano con le stimmate della promessa mondiale. Il presidente del club, Hussein Al-Ankoshei, ha infatti dichiarato alla stampa locale l’avanzato stato della negoziazione con il centravanti: “Al momento direi che Alexandre Pato è un nostro giocatore all’80%”.
Alexandre Pato, destino in Iraq
Secondo le parole del ricchissimo chairman iracheno mancherebbero solo i dettagli per l’arrivo di Alexandre Pato in Iraq, in un campionato di secondo piano nel quale l’Al Diwaniya avrà il compito di inserirsi definitivamente nella corsa al titolo. Per farlo, la società ha scelto il Papero, che secondo fonti brasiliane sembrerebbe decisamente stuzzicato da un’avventura tanto particolare quanto stimolante.
Ovviamente, sul piatto ci sarebbe un ricchissimo contratto e l’ambizione, in una sola stagione, di giocarsi la fase a gruppi della Champions League asiatica, competizione che permetterebbe allo stesso club di introitare ulteriori risorse per poi rinforzarsi ancora di più. Infatti, Alexandre Pato non è l’unico colpo da novanta perfezionato da Al Ankoshei – 15000 follower su Twitter – negli ultimi mesi.
Tra settembre e ottobre in presidente ha rifatto il look all’attacco della squadra, acquistando prima il centravanti belga Nathan Kabasele – un passato, ovviamente da carneade, nel Torino – e poi la punta argentina Maxi Rolon, la cui presentazione davanti alla stampa è stata affiancata da dichiarazioni importanti dal punto di vista degli obiettivi stagionali. Oggi la squadra veleggia a metà classifica, in attesa di provare il salto di qualità in vista della prossima stagione.
Ai margini del calcio che conta
Qualora la trattativa tra Alexandre Pato e l’Al Diwaniya dovesse concretizzarsi, la domanda da porsi è solo una: è possibile che non abbia trovato di meglio? Sicuramente i soldi e il fatto di non poter fare troppo affidamento sul proprio fisico sono fattori che incidono. Andando a giocare in un campionato minore, con tutto il rispetto, il Papero avrà la possibilità di gestirsi meglio.
Va da sé, però, che a 31 anni Pato avrebbe ancora qualcosa da dare. Non a grandi livelli, ovviamente, ma in Sudamerica – nelle poche apparizioni in cui è sceso in campo al massimo delle forze – ha fatto vedere che i colpi sono rimasti gli stessi di sempre. Svincolatosi dal San Paolo, ha dato mandato al proprio agente di piazzarlo nuovamente in Europa, ma evidentemente nessun club era interessato.
Dunque l’Iraq, eventualmente, sarà il ripiego di un calciatore che, tirando le somme, avrà avuto una carriera nettamente inferiore alle proprie possibilità. Non sarà né il primo né l’ultimo, ma guardando in loop qualche vecchio video ci si rende conto che Alexandre Pato poteva essere differente. Invece, sarà uno come tanti altri.
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