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Silas Wamangituka ad inizio stagione era uno di quei nomi esotici, qualche meteora di passaggio. Il suo impatto alla prima stagione in Bundesliga con la maglia dello Stoccarda, però, dimostra il valore considerevole del giocatore.

Il 21enne congolese, arrivato nella Germania meridionale nell’estate 2019 grazie all’ottimo lavoro di scouting del direttore sportivo Sven Mislintat, sta convincendo giornata dopo giornata, gol dopo gol.

Che giocatore è Wamangituka?

Nato a Kinshasa nell’ottobre 1999, Silas è stato scoperto all’età di 12 anni, prima di entrare nel settore giovanile dell’Olympic Matete FC. A poco meno di 18 anni, il volo verso la Francia, per entrare nei ranghi di un club di quinta divisione, l’Olympique Alès. In merito al suo arrivo in Europa, ormai più di un anno fa un articolo de L’Équipe ha fatto scoppiare un caso (ancora irrisolto) sul giocatore, supponendo che il suo vero nome sia Mvumpa Katompa Silas. Tornando al passato, rimane nella società satellite del Montpellier per una sola stagione, perché le sirene dai piani alti iniziano insistentemente a suonare.

Il suo processo di crescita, però, è graduale: non arriva subito in Ligue 1, ma si ferma al piano inferiore, nella seconda squadra di Parigi – ma a loro non ditelo – , il Paris FC. In Ligue 2, colleziona 11 reti in 32 presenze, dimostrando di essere pronto per lo step successivo. Anche questa volta, però, ingrana la marcia senza fretta, perché lo chiama lo Stoccarda appena retrocesso in Zweite Liga.

Il suo ambientamento nella seconda divisione tedesca è durato più del previsto – il primo gol è giunto alla settima partita disputata, nella sconfitta per 6-2 contro l’Amburgo -, ma il suo apporto è diventato progressivamente più decisivo. A fine stagione, il rendimento era di 8 gol e 8 assist tra campionato e DFB-Pokal, con 4 passaggi decisivi nelle ultime 4 giornate.

Wamangituka

Fonte immagine: Twitter @VfB

L’approdo in Bundesliga, con la promozione arrivata grazie al secondo posto in classifica, non ha fatto altro che aumentare la visibilità nei confronti del calciatore, che sta facendo letteralmente strabuzzare gli occhi a tifosi ed addetti ai lavori. Silas Wamangituka è il vero punto fermo nel reparto offensivo di Pellegrino Matarazzo, un giocatore imprescindibile sulla corsia di destra.

Dotato di una progressione palla al piede fuori dall’ordinario e di una velocità impressionante, la sua perla è arrivata nel 2-0 al Mainz: 85 metri percorsi in poco più di 11 secondi, con una rete che ha ricordato quella di Weah al Verona o di Son al Burnley. Ma non solo: l’ex Paris FC vanta anche ottimi inserimenti ed una spiccata propensione al colpo di testa.

Parola chiave: continuità

Ciò che stupisce maggiormente, però, è la continuità di rendimento che sta mostrando nella sua prima stagione in uno dei cinque campionati maggiori nel Vecchio Continente. Per ora, ha collezionato 11 reti e 3 assist in Bundesliga – e ha vinto il premio di Rookie of the Month sia a novembre che a dicembre -, andando a segno in ognuna delle ultime 4 gare da lui disputate. Come se non bastasse, ha timbrato il cartellino anche negli ottavi di finale di DFB-Pokal, con una transizione in solitaria dopo appena 2′ contro il Borussia Mönchengladbach. Tuttavia, i renani sono riusciti a rimontare, strappando il pass per i quarti.

Come riportato nel tweet dell’account inglese della Bundesliga, il congolese è il primo giocatore dello Stoccarda a segnare 11 reti dopo 19 partite da Fredi Bobic nella stagione 1996/1997: al termine di quell’annata, il tedesco di origini sloveno-croate aveva messo a segno 19 gol, oltre ad aver servito 11 assist. L’obiettivo di Silas, dunque, sarà perlomeno quello di eguagliarlo.

Lo Stoccarda sta vivendo una stagione senza infamia e senza lode, ma che ottiene un sapore nettamente diverso se la si paragona alle annate precedenti, fatte di saliscendi tra Bundesliga e Zweite Liga. Attorno ad un nucleo giovane e voglioso di fare, in cui Wamangituka è il gioiello più pregiato, si affiancano veterani del calibro di Didavi e Castro.

La sensazione è che all’orizzonte per il 21enne di Kinshasa ci possa essere un bivio: continuare a maturare in Germania, in linea con il suo background di crescita progressiva, o tentare il grande salto in una big. Una certezza, però, rimane: Silas Wamangituka non ha intenzione di interrompere la sua corsa.

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