Il Chelsea ha deciso di sollevare dall’incarico Frank Lampard, protagonista di una prima parte di stagione con troppi alti e bassi considerati grandi investimenti della proprietà nel mercato estivo
Quando un rapporto finisce, non può essere salvato neanche da un risultato positivo. È esattamente quello che è successo al Chelsea, che nel fine settimana ha battuto per 3-1 il Luton in FA Cup. Nonostante il passaggio del turno, la società ha deciso di cambiare guida tecnica sollevando dall’incarico Frank Lampard. Una scelta che può sembrare sorprendente per le sue tempistiche, ma arrivata dopo settimane in cui il mister era sulla graticola. Una decisione sofferta visto il legame tra l’ex bandiera e il club, che però ha diverse motivazioni.
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Dal campo alla panchina: Lampard nel club che l’ha reso una bandiera
Termina dunque il secondo mandato al Chelsea di Lampard che, dopo esserne stato un simbolo assoluto da giocatore tra il 2001 e il 2014, ha assunto il ruolo di allenatore nell’estate del 2019. Una chiamata arrivata al buon lavoro svolto con il Derby County, portato ad un passo dalla promozione in Premier League (persa in finale play off contro l’Aston Villa).
Lampard trova un Chelsea reduce dal trionfo in Europa League targato Maurizio Sarri, ma con l’impossibilità di operare sul mercato. L’allenatore non fa una piega, richiamando qualche giovane mandato in prestito a fare esperienza come Mason Mount (allenato proprio da lui al Derby County) e Tammy Abraham (che ha ben figurato nell’Aston Villa). Termina inoltre il prestito di Christian Pulisic al Borussia Dortmund e tornano dai rispettivi prestiti Reece James, Fikayo Tomori e Michy Batshuayi.
Con questi nuovi innesti, che vanno ad integrare una rosa orfana di Eden Hazard (passato al Real Madrid), Lampard comincia la sua prima annata da allenatore al Chelsea. L’inizio è da incubo, con la sconfitta in Supercoppa Europea contro il Liverpool e il k.o. per 4-0 alla prima di campionato contro il Manchester United. Con il passare dei mesi, però Lampard riesce a trovare la quadratura del cerchio portando la squadra fino al quarto posto e alla finale di FA Cup (persa contro i cugini dell’Arsenal).
Mercato faraonico, stagione non all’altezza
Dopo una stagione nel complesso positiva, il Chelsea vuole ridurre il gap da Liverpool e Manchester City ed entra con decisione sul mercato europeo. Vengono acquistati infatti tre tra i migliori talenti in circolazione ovvero Kai Havertz, Hakim Ziyech e Timo Werner. L’organico viene completato con il portiere Mendy, il terzino Chilwell e l’esperto centrale Thiago Silva. Un mix esplosivo tra giovani e giocatori d’esperienza, che deve dimostrare sul campo il suo valore.
Dopo le prime settimane altalenanti per via dei tanti volti nuovi e della conseguente limitata conoscenza reciproca, il Chelsea comincia ad ingranare e a raccogliere risultati sia in campionato che in Champions. Se in campo europeo i Blues chiudono il girone al primo posto, in campionato hanno una preoccupante involuzione a partire dal mese di dicembre. Tra la dodicesima e la diciannovesima giornata i londinesi perdono ben 5 partite, dando segnali preoccupanti sul piano del gioco oltre che dei risultati. Una crisi che porta malumori all’interno dello spogliatoio, con la posizione di Lampard che diventa sempre più traballante.
Il tecnico viene criticato per non aver dato un gioco definito alla squadra, non riuscendo a sfruttare l’enorme potenziale che ha a disposizione. Un pezzo pregiato del mercato estivo come Havertz, per esempio, viene confinato sempre più spesso in panchina. Per questa serie di ragioni, il patron Roman Abramovich non concede un’ulteriore chance al tecnico neanche dopo il passaggio del turno in FA Cup.
Chi sarà il sostituto di Lampard: quasi fatta per Tuchel
Con l’esonero di Lampard, diventa vacante una delle più prestigiose panchine d’Europa. In queste ore sono circolati diversi nomi, tra cui alcuni attualmente occupati e che quindi sarebbero stati ingaggiabili solo a fine stagione (come Ralph Hasenhuttl del Southampton e Julian Nagelsmann del Lipsia). Tra i candidati figurava anche Massimiliano Allegri, ancora libero dopo il divorzio con la Juventus al termine della stagione 2018/19.
Alla fine, anche se non c’è ancora l’ufficialità, l’ha spuntata Thomas Tuchel. L’ex tecnico del PSG, esonerato dai parigini lo scorso dicembre, potrebbe essere presentato già nella giornata di oggi ed essere in panchina nel prossimo match di campionato contro il Wolverhampton. Una bella occasione di riscatto, per un allenatore esonerato nonostante avesse raggiunto la finale di Champions pochi mesi prima.
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