A ogni rete segnata da un estremo difensore torna in auge la questione dei portieri goleador, categoria nella quale Spagna e Sudamerica hanno scritto importanti pagine di storia
La rete segnata Dmitrovic contro l’Atletico Madrid ha riportato in auge il tema dei portieri goleador. Infatti, nell’ultimo turno di Liga, l’estremo difensore del Levante aveva sbloccato la contesa contro i colchoneros, partita ripresa e poi ribaltata da Suarez e compagni solo nel finale. Dmitrovic non è il rigorista designato dei granota, ma – come da lui stesso confermato – ogni tanto durante gli allenamenti si diletta a fare gare con i compagni.
Dagli undici metri ha battuto Oblak, non uno qualsiasi, senza nemmeno esultare. Vedere un portiere che realizza un gol è sempre e comunque scenografico. In Spagna, poi, sono abbastanza abituati a questa tipologia di exploit. Per trovare il più famoso tra i portieri goleador locali bisogna tornare indietro di qualche decennio, quando Juan Santamaria – considerato un pioniere – difendeva i pali del Bilbao Athletic, la seconda squadra basca.
Santamaria e Fenoy, i pionieri spagnoli
Santamaria calciava dagli undici metri perché, prima di finire tra i pali, aveva giocato per tantissimi anni in attacco. A metà anni Sessanta, dopo aver capito che a San Mames – complice l’esplosione del grande Iribar – non c’era spazio, Santamaria si trasferì in seconda divisione al Racing Santander, con il quale nella stagione 1972/73 conquistò la promozione in Liga.
Pochi anni dopo, in un match contro l’Atletico Madrid, Santamaria approfittò dell’assenza del rigorista designato Ufarte per battere Reina, spiazzandolo dal dischetto. Fu la prima rete di una partita terminata 4-3, in un Sardinero tutto esaurito e con la stampa che, il giorno dopo, aprì con la sorprendente notizia in prima pagina.
Portieri goleador, Spagna e non solo
Molto curiosa è la storia di Fenoy, portiere del Celta che a metà anni Settanta sfiancò di richieste il suo allenatore dell’epoca per convincerlo a fargli tirare i rigori. Chi frequentava il centro sportivo galiziano a quei tempi assicura che Fenoy avesse un tiro forte e preciso con pochi eguali, a tal punto che nella stagione 1976/77 segnò addirittura 5 gol sbagliando un solo tentativo di trasformazione.
Dopo cinque anni al Celta, Fenoy passò al Valladolid dove segnò soltanto un rigore, in quanto nella rosa dei pucelanos era già presente Pato Yáñez, uno specialista. Poi decise di tornare in Argentina, nello stesso anno in cui la carriera del suo collega Santamaria stava per volgere al termine. Se la Spagna è stata generosa per quanto riguarda i portieri rigoristi, il Sudamerica non è comunque da meno.
Che dire, infatti, di José Luis Chilavert? Anche lui in Liga ci è passato, seppure fugacemente, sul finire degli anni Ottanta, quando l’allora allenatore Antic decise di chiederlo espressamente alla società. Il paraguayano, che in Argentina ha vinto tanto con la maglia del Velez, ha segnato un solo gol su rigore (in coppa contro la Real Sociedad) ma, in compenso, si è messo in mostra per il suo sinistro infallibile sui calci piazzati.
Lo stesso discorso vale per Rogerio Ceni, che in Europa non ci è mai arrivato, giocando una vita intera per il “suo” San Paolo. Se infatti Chilavert ha chiuso con 131 gol in carriera, il brasiliano – anche lui specialista non solo dei rigori, ma mortifero specialmente sulle punizioni – ha invece toccato quota 65. Una cifra incredibile per un portiere, che spesso ha tolto le castagne dal fuoco alla sua squadra. Oggi allena il Flamengo, dopo aver fatto grandi cose al Fortaleza, in attesa di capire se ci sarà mai qualche portiere in grado anche solo di avvicinarsi a lui.
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Portieri goleador, la classifica storica
- 1° Rogerio Ceni 131 goal
- 2° Jose Luis Chilavert 67 goal
- 3° Jorge Campos 46 goal
- 4° Dimitar Ivankov 42 goal
- 5° Renè Higuita 41 goal
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