Il Pisa Sporting Club 1909 è appena passato nelle mani di Alexander Knaster, miliarario russo con cittadinanza americana e britannica, dopo una rapida trattativa emersa solo di recente. Quali prospettive ci sono per i nerazzurri toscani?
Il Pisa cambia proprietario: la società toscana, undicesima in Serie B, è passata in serata all’imprenditore russo Alexander Knaster, entrando nel novero – finora ancora ristretto – dei club italiani di proprietà straniera.
Si tratta di una novità storica per il club toscano, che per la prima volta nella sua lunga esistenza si trova ad avere uno proprietario straniero. Inoltre, c’è molta curiosità per capire quali saranno le mosse di Knaster, e cosa questo potrà significare per le ambizioni del Pisa, che è tornato in B solo nel 2019, ma manca dalla Serie A dal 1991.
Chi è Alexander Knaster
Knaster è russo, essendo nato a Mosca in un’agiata famiglia di origini ebree nel 1959. Nel 1976, però, i Knaster hanno lasciato l’Unione Sovietica trasferendosi negli Stati Uniti, dove il giovane Alexander ha continuato i suoi studi e si è infine laureato alla prestigiosa Carnegie Mellon University di Pittsbourgh e poi ad Harvard. Durante questo perioso, ha anche preso la cittadinanza statunitense.
Nel 1995 ha fatto ritorno in Russia, intraprendendo una importante carriera ai vertici di alcune delle più importanti banche del paese, incominciando subito dal ruolo di CEO del ramo locale di Credit Suisse First Boston. Nel 2003, Knaster ha quindi fondato Pamplona Capital Management (il nome si deve alla città della Navarra, dove si recò in viaggio dopo la laurea ad Harvard), che in pochi anni è arrivata a controllare assets per 6,5 miliardi di dollari.
I suoi affari sono principalmente nel settore bancario, ma negli anni ha investito in quello delle telecomunicazioni e degli idrocarburi, diventando uno degli uomini più ricchi al mondo: il numero 828 nel 2014, secondo Forbes, che stimava un patrimonio di 2,1 miliardi di dollari.
Risiedendo a Londra, Knaster ha potuto ottenere anche la cittadinanza britannica, e intrattiene importanti rapporti internazionali nel mondo della politica e della finanza, come ad esempio James Dinan, fondatore di York Capital. O anche Mikhail Fridman, con cui ha lavorato ad Alfa Bank, e che è un uomo molto vicino a Vladimir Putin.
Interessi nel calcio
Knaster era stato vicino, nei mesi scorsi, all’acquisizione della Sampdoria assieme a Dinan, nella cosiddetta cordata Vialli. Ma le cose non sono andate bene, e il russo ha preferito puntare su un’altra società, spostandosi di poco fino a Pisa.
L'operazione va avanti e potrebbe concludersi. Ma è da sottolineare come, diversamente rispetto al recente passato, Pisa per 4 anni non abbia avuto alcun tipo di problematica dopo stagioni tribolate#alexanderknaster #calcio #giuseppecorrado #knaster #pihttps://t.co/236HfFxpHI pic.twitter.com/WoF04ZccSP
— TuttoPisa (@TuttoPisa) January 10, 2021
A dare la notizia era stato PisaToday l’11 gennaio scorso: Knaster era interessato a rilevare il 75% delle quote societarie in mano a Enzo Ricci e Mirko Paletti, le due persone che negli ultimi quattro anni, assieme a Giuseppe Corrado (che resta in società con il suo 25%) sono stati i protagonisti della ricostruzione economica oltre che tecnica del Pisa.
In particolare, i lavori di ristruttutazione dell’Arena Garibaldi hanno attirati interessi internazionali attorno ai nerazzurri, come ad esempio quello di Legends, l’azienda che ha costruito il nuovo stadio del Tottenham e ha ristrutturato il Bernabeu.
L’interesse di Knaster si sarebbe manifestato già diversi mesi fa, iniziando a visionare i bilanci del club. Secondo Paletti, intervistato di recente dal Tirreno, il miliardario russo-americano sarebbe stato colpito dalle prospettive della squadra: a livello tecnico, vista la sua solida posizione in Serie B, ed economico, non solo per quanto concerne lo stadio ma anche il ruolo della città, meta turistica e di studi universitari, oltre che a due passi dalla Versilia.
La trattativa per il Pisa
Negli ultimi giorni, Knaster ha accelerato, e nella serata del 20 gennaio è arrivata la tanto attesa firma, con un accordo da 15 milioni di euro, in base alle fonti della Nazione. Tifosy, la piattaforma di Gianluca Vialli, ha fatto da tramite, ma a quanto pare l’imprenditore straniero si sarebbe trovato subito d’accordo con Corrado, che continuerà a gestire la parte sportiva come ha fatto fino a oggi.
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Rispetto alla Sampdoria, a cui già si era interessato il russo-americano, il Pisa è una società senza debiti, ma con grandi ambizioni. Il progetto sportivo che Knaster sembrerebbe interessato a costruire in Toscana, stando alle prime indiscrezioni riportate sempre dalla Nazione, è quello di un “laboratorio di player trading“, ovvero sia di una società capace di crescere giovani interessanti e rivenderli a ottime cifre, sul modello di Atalanta, Udinese e Sassuolo.
Un’idea ambiziosa e che richiederà grossi investimenti, visto che al momento il Pisa è più una società che cresce i giovani altrui (Varnier e Vido dell’Atalanta). Un esempio da imitare diventerebbe quindi l’operazione attorno al portiere 24enne Stefano Gori: arrivato a parametro zero dal Bari nell’estate del 2018, lo scorso settembre è stato venduto alla Juventus per 3 milioni di euro, che ne fanno la cessione più remunerativa degli ultimi anni di storia del Pisa.
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