Saranno Santos e Palmeiras a giocarsi la Copa Libertadores 2020. Tra i due club brasiliani, che hanno sbaragliato la concorrenza argentina, si profila una finale molto equilibrata
Sul trono sudamericano anche quest’anno si siederĂ una squadra brasiliana. C’era molta curiositĂ nel capire chi, eventualmente, sarebbe potuto essere l’erede del Flamengo in Copa Libertadores. Dopo il successo dei rubronegros datato 2019, la piĂ¹ importante manifestazione per club sudamericana verrĂ nuovamente decisa da un ultimo atto esclusivamente a tinte verdeoro.
Saranno infatti Santos e Palmeiras a sfidarsi il 30 gennaio nel sempre magico scenario del MaracanĂ£. Un derby, quello tra Peixe e VerdĂ£o, che non rappresenta perĂ² solo l’incrocio tra due realtĂ dello stesso paese, ma è una vera e propria stracittadina, delle piĂ¹ sentite anche. Non è infatti un mistero che, a San Paolo, la rivalitĂ tra Santos e Palmeiras sia decisamente forte, caratterizzata in passato anche da forti incidenti.
Copa Libertadores, un affare brasiliano
Per arrivare all’ultimo atto di Copa Libertadores, le compagini pauliste hanno avuto la meglio sulle due nobili del calcio argentino, in un doppio incrocio che – a conti fatti – ha avuto davvero poca storia. Il Santos, dopo aver pareggiato 0-0 a La Bombonera, ha travolto 3-0 a Vila Belmiro un Boca Juniors irriconoscibile, distrutto dalle reti di Pituca, Soteldo e Lucas Braga.
https://www.youtube.com/watch?v=m8Azt3daJIY
Il giorno prima, il Palmeiras aveva avuto la meglio su un River Plate vittima di un arbitraggio abbastanza casalingo. Dopo aver vinto 3-0 in Argentina, la squadra di Abel Ferreira è andata sotto 2-0 e, per sua fortuna, ha visto annullare un gol regolarissimo a Montiel. Una rete, quella tolta ai Millonarios, che avrebbe probabilmente portato la partita ai calci di rigore.
Al termine della sfida di San Paolo, Abel Ferreira è stato immortalato mentre si complimentava con Gallardo. In conferenza ha svelato cosa si sono detti: “Gli ho intimato di alzare la testa: lui è il migliore allenatore in circolazione”. Cuca, allenatore del Santos, ha invece voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Finale tutta brasiliana? Mi spiace per quei giornalisti che parlavano solo di Superclasico: ora dovranno cominciare a studiarsi Santos e Palmeiras”.
Filosofie a confronto
Santos-Palmeiras sarĂ anche la sfida tra due filosofie calcistiche differenti. Da una parte c’è il Peixe di Cuca, che gioca un calcio ordinato ed elettrico, spesso alimentato dagli strappi tra le linee di Marinho e Soteldo, folletti impazziti in un modulo che sembra a tutti gli effetti un 4-3-2-1. Quell’uno lĂ davanti è Kaio Jorge, attaccante classe 2002 con una clausola rescissoria da capogiro, che piace davvero a tanti.
Il suo compito è quello di appoggiare la manovra, scambiare nello stretto, dettare la profonditĂ e, quando ci riesce, puntare l’area avversaria fronte alla porta. Lo fa bene, tanto che per Cuca è un elemento irrinunciabile. Al pari di Lucas Verissimo, difensore centrale che, il 30 gennaio, giocherĂ probabilmente l’ultima partita con la maglia del Santos. Poi lascerĂ il Brasile, per approdare al Benfica.
https://www.youtube.com/watch?v=JpD4yWtbshI
Molto piĂ¹ tattico invece il gioco di Abel Ferreira, arrivato al Palmeiras dopo la doppia gestione di Scolari e Luxemburgo, due santoni del calcio locale con i quali il portoghese ha ben poco in comune. Formatosi nell’accademia dello Sporting Lisbona, il 42enne di Penafiel ha maturato una buona esperienza al Braga e poi, dopo la parentesi al PAOK, ha scelto di cambiare continente. Il suo VerdĂ£o è un concentrato di talento, forza ed esperienza, all’interno del quale brillano diverse giovani stelline pronte a prendersi tutto.
Gabriel Menino, classe 2000, è il piĂ¹ talentuoso, a tal punto che Tite lo convoca giĂ nella nazionale maggiore. Poi ci sono Patrick de Paula e Danilo, i due mediani rispettivamente di 21 e 19 anni, e infine Gabriel Verona, il piĂ¹ giovane della nidiata, un classe 2002 che gioca come esterno alto di destra. Insomma, se cercate contenuti di interessa, Santos-Palmeiras è la finale di Copa Libertadores che fa per voi.
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