Kylian Mbappè è il grande sogno del Real Madrid di Florentino Perez, che sta cercando di capire come arrivare al francese del PSG. Un’operazione non semplice, ma nemmeno impossibile.
Se da un lato, a Barcellona, si parla di Messi al PSG, dall’altro, quello madrileno, si parla di Mbappè al Real Madrid. Un incrocio di trattative e speculazioni che dice molto, innanzitutto, dell’attuale situazione dei due più noti club spagnoli: un Real speranzoso e ambizioso, contro un Barcellona ancora depresso e in cerca d’ientità.
Di un possibile passaggio dell’asso francese ai Blancos si discute da tempo, ma le sempre più pressanti notizie di un arrivo di Messi a Parigi alimentano le voci sull’addio di Mbappè, necessario al PSG per far quadrare i bilanci, e alimentano ovviamente anche i sogni dei tifosi del Real.
Perché è così importante Mbappè al Real Madrid
Una questione tecnica, perché Mbappè è uno dei più forti giocatori al mondo, ma anche d’immagine. Il calcio si gioca anche su questo campo: una squadra come il Real Madrid ha bisogno di un giocatore-franchigia, per usare un termine del basket NBA. Un tempo, questo era Cristiano Ronaldo, ma dal suo addio il Real non ha più trovato un leader mediatico al suo livello (pur avendolo sostituito in campo con giocatori come Vinicius Jr, Rodrygo e Hazard).
Per contro, Mbappè è un talento giovane e ormai pronto ad affermarsi come il giocatore del prossimo futuro. A Parigi, però, quel ruolo di giocatore-franchigia è conteso con Neymar e, a quanto sembra, presto anche con Messi. Un passaggio a Madrid potrebbe essergli utile per affermarsi a livello individuale, seguendo proprio le orme di Ronaldo, quando si trasferì in Spagna dal Manchester United.
L’aspetto economico
Paradossalmente, questo potrebbe essere il momento migliore per portare avanti una trattativa del genere. Il PSG ha problemi economici, ed è pressato da Neymar che vuole avere Messi come compagno dalla prossima stagione: dei sacrifici sono necessari, e quello di Mbappè consentirebbe il maggior guadagno senza stravolgere la rosa.
Il francese va in scadenza nel 2022 e, se la sua intenzione fosse quella di lasciare Parigi, potrebbe evitare di rinnovare il contratto per liberarsi a zero. A questo punto, il Real avrebbe gioco facile a spingere il PSG ad accettare un’offerta ribassata, per evitare di perdere il suo gioiello senza vedere un soldo. Ribassata di quanto? Difficile a dirsi: nel 2018, il PSG pagò l’attaccante 145 milioni, ma oggi ne potrebbe valere anche 200; il Real probabilmente punta a una via di mezzo.
Il piano del Real Madrid
Il quotidiano As ha illustrato un piano attraverso cui Florentino Perez potrebbe cercare di arrivare a Mbappè. L’ostacolo economico sarebbe facilmente aggirabile mettendo assieme una cifra tra i 100 e i 150 milioni di euro, ricavati da alcune cessioni illustri di giocatori non fondamentali per il Real Madrid: Isco, Ceballos, Bale, Jovic, Marcelo, Brahim Diaz.
☀️ ¡Buenos días!
🗞️ Esta es la #PortadaAS de hoy#FelizMartes pic.twitter.com/mSg8tLzBOL— Diario AS (@diarioas) January 12, 2021
Anche l’ingaggio (il francese guadagna 21 milioni l’anno, e potrebbe chiedere un aumento) sarebbe un problema relativo, secondo As: le cessioni libererebbero ampio spazio salariale, a cui potrebbero contribuire anche alcune riduzioni di giocatori in là con gli anni, come Modric e Sergio Ramos. Quando la crisi sanitaria sarà superata, gli introiti del club torneranno poi a crescere, dando ancora maggiore stabilità ai bilanci, dal punto di vista delle regole UEFA sul Fair Play Finanziario.
È davvero tutto così facile?
Ovviamente, As la fa più semplice di quello che è, essendo un quotidiano di area madridista. Prima di tutto, non è chiaro cosa voglia fare Mbappè né cosa voglia fare il PSG, che ha da poco cambiato allenatore. Dopodiché, le cessioni preventivate sarebbero utili, ma bisogna trovare chi compra e vedere quanto è disposto a pagare: gli ingaggi di giocatori come Marcelo, Isco e Jovic sono proibitivi per molti club, e convincere giocatori come Ramos e Modric a tagliarsi lo stipendio non è così semplice.
In questo momento, pensare di concludere una simili trattativa è quasi impossibile, quindi la discussione nel concreto dovrà essere rimandata almeno alla prossima estate, con la prospettiva di una nuova stagione coi tifosi allo stadio e una riduzione delle spese sanitarie dei club. Ma per allora chissà che lo scenario non sia cambiato rispetto a oggi.
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