Nello Spezia di Italiano sta finalmente trovando spazio Agoume. Talento cristallino, il talento di casa Inter studia per rientrare alla base da protagonista
Lo Spezia di Vincenzo Italiano è senza dubbio una delle squadre che desta maggior interesse da parte della critica. C’è un dato molto interessante che riguarda l’impiego dei calciatori a disposizione del tecnico: a oggi, l’allenatore dei liguri, ha mandato in campo la bellezza di 34 giocatori differenti. Se non è un record poco ci manca, segno di come Italiano ci abbia messo un po’ a trovare la quadra tattica di un gruppo ritrovatosi in A un po’ per caso.
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Tra i calciatori più utilizzati di recente c’è anche Lucien Agoume, centrocampista centrale nonché uno dei tanti volti nuovi che in estate lo Spezia si è portato a casa, in prestito dall’Inter. Classe 2002, ci ha messo un po’ a ritagliarsi il suo spazio, ma da quando Italiano gli ha concesso l’occasione di mettersi in mostra Agoume non è più uscito di squadra.
Agoume, il predestinato
Per strapparlo al Sochaux nell’estate del 2019 l’Inter ha dovuto mettersi dietro una concorrenza importante. Infatti, Agoume era cercato da mezza Europa, interessata al ragazzo che stava per andare in scadenza con il club francese. Per prenderlo, l’Inter ha così riconosciuto al Sochaux 4,5 milioni di euro, con altri 2 che andranno pagati sotto forma di bonus.
Inizialmente aggregato alla Primavera nerazzurra, Agoume ha poi svolto il ritiro estivo con Antonio Conte, prima di essere dirottato allo Spezia. Dopo un inizio complicato e solo qualche spezzone giocato qua e là, il francese è messo in fila tre presenze da titolare contro Verona, Napoli e Sampdoria, giostrando con enorme sicurezza nel cuore della manovra bianconera.
Fondamentale per Italiano
“Italiano finalmente ha deciso di fidarsi di lui”, ha detto l’agente di Agoume in seguito alla bella vittoria del San Paolo. In effetti, il 18enne originario del Camerun nelle rotazioni ci è entrato abbastanza a sorpresa, quando addirittura si vociferava di un interruzione preventiva del prestito allo Spezia. Nell’immaginario collettivo, il ragazzo dovrebbe studiare da vice Brozovic e mandarlo a giocare poteva rappresentare una soluzione interessante.
Soluzione che Agoume sta sfruttando in pieno: Italiano lo utilizza come vertice basso di un centrocampo a tre, con compiti fondamentali in entrambe le fasi di gioco. Quando lo Spezia attacca, spesso è lui a giocare la prima palla, dettando i ritmi e smistando il gioco. In fase di non possesso, invece, si occupa di fare filtro sfruttando l’enorme mole fisica della quale gli è stato fatto dono. La maturità raggiunta lo rende ovviamente un profilo sul quale l’Inter dovrà puntare a breve, magari già a partire dal prossimo anno.
Perché darlo in prestito?
Viste le difficoltà a centrocampo palesate dall’Inter, che di fatto in rosa non ha un vero e proprio sostituto di Brozovic, probabilmente Agoume avrebbe trovato un po’ di spazio anche rimanendo a Milano. Se infatti oggi le cose parrebbero essere cambiate, fino a un mese fa erano in molti a interrogarsi sulla bontà del prestito allo Spezia.
Conte, che ha speso parole importanti per lui in passato, avrebbe avuto a disposizione un ragazzo che, come Dimarco, poteva portare entusiasmo, dinamismo per poi crescere esponenzialmente all’interno di un contesto competitivo. Alla fine è probabilmente andata bene così: Agoume è cresciuto e, di conseguenza, l’Inter può comunque sfregarsi le mani.
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