L’attaccante classe 2002 Oddei, dopo aver strabiliato nelle giovanili del Sassuolo, ha esordito in Serie A nella sfida contro la Juventus
Il Sassuolo si conferma come una straordinaria industria calcistica, che produce gioco di qualità e giovani talentuosi. Una sorta di meccanismo ad orologeria, avviato qualche anni fa da Eusebio Di Francesco e che, dopo qualche stagione difficile, è nuovamente riemerso sotto la guida di Roberto De Zerbi. Dopo aver ben figurato dopo il lockdown, in questa stagione gli emiliani sono ripartiti di slancio stazionando fin dalle prime giornate nell’alta classifica.
I brillanti risultati del Sassuolo sono il frutto di un gioco corale e di una rosa di qualità in cui, accanto a giocatori ormai affermati, si stanno affacciando talenti cresciuti nel vivaio neroverde. Tra questi figura Brian Oddei, attaccante classe 2002 che ha collezionato la sua prima presenza in Serie A nella sfida in programma a Torino contro la Juventus. Un mix esaltante di qualità e velocità, che può consacrarsi sotto la guida di De Zerbi.
Dal Ghana all’Italia con il sogno del pallone
Oddei nasce il 18 settembre 2002 in Ghana e i primi calci al pallone li dà sulle strade di Accra, la capitale del paese. Una scuola calcistica non tradizionale ma comunque formativa, in cui affina doti che presto farà vedere in palcoscenici più importanti. A 11 anni raggiunge la madre in Italia, cercando subito una squadra per coltivare il suo sogno di diventare calciatore.
Il suo primo club è il Maranello, località ideale per Oddei visto che la velocità e la qualità sono il pane quotidiano. Il talento venuto dal Ghana non ci mette molto a mettersi in mostra, attirando l’interesse di Francesco Palmieri (responsabile delle giovanili del Sassuolo). Il dirigente neroverde decide di puntare su di lui, intravedendo qualità che hanno solo bisogno di essere affinate.
L’esperienza al Sassuolo, vissuta a tutta velocità
L’attaccante classe 2002 comincia la suo esperienza a Sassuolo nella formazione Under 14, scalando velocemente tutte le categorie a suon di gol, assist e galoppate sulle corsie esterne. Un rendimento accompagnato da un atteggiamento da giocatore maturo, sempre pronto a migliorare e mai protagonista di atteggiamenti sbagliati sul rettangolo verde.
L’escalation di Oddei ha un momento particolarmente positivo nella stagione 2018/19. L’attaccante parte in Under 17, recintando un ruolo da protagonista con 8 gol in 17 partite. Con il passare dei mesi viene promosso in Primavera, dove dimostra di essere utile anche in fase di rifinitura (sono 3 i suoi assist a fine stagione, in 13 apparizioni). Un talento che quindi affronta le categorie con la stessa facilità con cui salta gli avversari: un atteggiamento che ripete anche al momento del salto nel calcio dei grandi.
Stella della Primavera neroverde, che presto debutta in A
La stagione 2019/20 è quella della conferma in Primavera per Oddei, che diventa un elemento ancora più centrale nella formazione neroverde. Le sue prestazioni non sfuggono al tecnico della prima squadra Roberto De Zerbi, che lo convoca sia per la sfida di campionato contro il Napoli che per il match di Coppa Italia contro il Perugia. Per l’esordio in prima squadra è ormai solo questione di tempo.
Il momento giusto arriva nel corso di questo campionato, che vede Oddei ormai integrato pienamente in prima squadra dopo aver passato le prima settimane di stagione ancora in Primavera. Nel corso del match esterno contro la Juventus, De Zerbi decide di gettare nella mischia il suo giovane talento. Oddei non fa una piega, mettendosi in mostra sia con una chiusura difensiva che con una conclusione con cui impegna Szczesny. Il Sassuolo perde la partita, ma torna a casa con la consapevolezza di avere per le mani un talento dal futuro luminoso.
Brian Oddei: ruolo e caratteristiche
Oddei gioca prevalentemente come ala destra, disponendo però di una tale duttilità tattica che lo porta a rendere bene anche come punta centrale e sul settore sinistro dell’attacco. Si tratta di un talento a cui piace la giocata ad effetto, ma avendo sempre la praticità come elemento principale. Quando sfreccia sulle corsie esterne, adora saltare l’uomo mettendo in mostra la sua tecnica e non effettua mai il dribbling di troppo tipico dei giocatori funambolici. Sul piano offensivo sa essere determinante sia a livello di gol che di assist.
Nel 4-2-3-1 solitamente adottato da De Zerbi il suo ruolo più congeniale è quello di esterno destro nella linea a 3 dietro all’unica punta. Come già detto, può ricoprire anche altre posizioni nel settore offensivo. A lui il compito di inserirsi nel modo migliore negli schemi del tecnico neroverde: le qualità di certo non gli mancano.
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