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Partita con l’obiettivo di vincere lo Scudetto, l’Inter a questo punto della stagione non può più nascondersi e a gennaio tenterà di colmare le lacune nella rosa a disposizione di Conte.

Con l’ormai imminente cessione di Christian Eriksen l’Inter ribadirà ancora una volta la sua totale fiducia in Antonio Conte e nel progetto a lui legato. Rinunciare a cuor leggero al danese, considerato al suo arrivo un top player ma mai capace di inserirsi nel 3-5-2 nerazzurro, significa infatti riporre la massima fiducia nell’allenatore, fiducia che del resto non è mai venuta meno neanche nei momenti di tensione che certo non sono mancati in quest’ultimo anno e mezzo.

L’Inter è sempre venuta incontro a Conte, perdonandogli anche qualche passaggio a vuoto e alcune parole fin troppo critiche nei confronti della dirigenza: una scelta di campo, supportata da non pochi sforzi sul mercato ed effettuata con la consapevolezza che in cambio sarebbero arrivate le vittorie che dalle parti di Appiano Gentile mancano ormai da troppo tempo.

Inter, a gennaio la priorità è la punta

Senza girarci troppo intorno: nonostante le smentite di rito da parte di Marotta e Conte, l’Inter si aspetta dal tecnico lo Scudetto già in questa stagione e pur con tutte le difficoltà economiche del caso cercherà di accontentarlo puntellando al meglio la rosa nel mercato di gennaio, pur tenendo presente che l’altissimo monte ingaggi del club dovrebbe prima diminuire attraverso alcune cessioni importanti.

Da questo – Nainggolan è andato al Cagliari, Eriksen resta con le valigie pronte e Pinamonti pare prossimo a un prestito al Benevento – dipenderà il numero di operazioni in entrata che il club nerazzurro potrà effettuare a gennaio. L’Inter avrebbe così stilato una lista di priorità, che al primo posto vedrebbe come intervento più urgente la ricerca di un attaccante di scorta, capace di far rifiatare Lukaku e Lautaro Martinez e più decisamente più in forma dello spento Sanchez visto con la Sampdoria.

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Conte vuole Gervinho dalla scorsa estate, ma con il ritorno di D’Aversa l’ivoriano sembra destinato a restare al Parma (Fonte Immagine: @SOSFanta – Twitter)

Si è parlato in questi giorni del Papu Gomez e di Gervinho, molto più probabile che la scelta possa invece ricadere su Divock Origi del Liverpool: raccomandato dal connazionale Lukaku, può giocare con quest’ultimo o sostituirlo e potrebbe arrivare anche con un semplice prestito secco fino a giugno. Le opzioni alternative e low-cost sono rappresentate da due giocatori di ritorno dalla Cina, Graziano Pellé e l’ex Eder.

L’Inter nel mercato di gennaio tra acquisti e cessioni

Risolta la questione della punta, Marotta potrebbe poi dedicarsi alle altre operazioni: con l’addio di Nainggolan, quello imminente di Eriksen e le prestazioni altalenanti di Vidal e Sensi potrebbe servire un terzo centrocampista da affiancare a Barella e Brozovic. In questi giorni si parla molto di Leandro Paredes, e in effetti l’argentino avrebbe le qualità che servono a questa Inter e andrebbe a operare come interno con licenza di avanzare sulla trequarti.

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Leandro Paredes piace a Conte, ma il suo arrivo è molto diffiicle (Fonte immagine: @psgactufan29 – Twitter)

Si parla di un’operazione complessa, un vero e proprio triangolo che vedrebbe il Tottenham riprendersi Eriksen in prestito per poi girare Dele Alli al PSG: a quel punto i campioni di Francia, sempre in prestito, darebbero il via libera a Paredes per un ritorno in Serie A dopo l’addio alla Roma del 2017.

L’affare si farà? Certo nel calcio tutto è possibile, ma la strada – con l’agente di Eriksen che batte cassa per le commissioni non pagate – sembra decisamente in salita e questo complesso incastro al momento viene definito da molti vero e proprio “fantacalcio”. L’alternativa? Rodrigo de Paul, che però costa ed è già nel mirino di club inglesi al momento in possesso di maggiore liquidità.

Non farebbero male infine altri due arrivi, pur se al momento con bassa priorità. Un esterno sinistro, dove al momento il titolare è Darmian con Young e Kolarov che accusano decisamente l’età, e un difensore centrale capace di rappresentare un’alternativa di spessore al trio titolare composto da Skriniar, Stefan de Vrij e Bastoni: D’Ambrosio, pur godendo della fiducia di Conte, non basta.

Operazioni minori che comunque possono anche essere rimandate a giugno, quando guardando la classifica finale l’Inter potrà capire se il progetto legato ad Antonio Conte potrà proseguire anche in futuro e se, soprattutto, ne è valsa la pena al di là di tutto. Al campo, come sempre, l’ultima parola.

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