James Tavernier, sconosciuto terzino inglese dei Glasgow Rangers, ha numeri assolutamente fuori scala, per essere un difensore, e da capitano sta trascinando il club sia in campionato che in Europa.
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I numeri parlano chiaro: il dominatore di questa Scottish Premier League è James Tavernier dei Glasgow Rangers, capocannoniere e miglior assistman del campionato, 17 reti e 14 assist finora tra tutte le competizioni, con il suo club ampiamente primo in Scottish Premiership e in corsa ai sedicesimi di Europa League. Con una particolarità: Tavernier è un difensore.
Terzino goleador, ma un po’ a sorpresa, visto che prima di arrivare in Scozia, nel 2015, aveva segnato appena 9 reti in carriera. L’exploit di Tavernier è però una bella immagine della rinascita dei Rangers, che nel 2012 aveva dovuto affrontare il fallimento e la discesa di Third Division, e oggi assaporano il titolo nazionale.
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Da zero a cento
Inglese, cresciuto al Leeds e poi al Newcastle, Tavernier è passato senza lasciare il segno da Premier League e Championship. Una grossa manciata di club delle serie minori, sempre in prestito, collezionando presenze poco convincenti (il periodo migliore è stato il 2013-14 al Rotherham United), fino a ottenere una buona occasione al Wigan, ma anche in quel caso il terzino destro di Bradford non riuscì a mettersi in mostra. Così, nel 2015, si trasferì nella Championship scozzese per giocare coi Rangers, all’epoca allenati dal connazionale Mark Warburton.
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Dopo nove club diversi in sei anni, a Glasgow Tavernier ha trovato improvvisamente la sua condizione ideale. Anzi, più che ideale: il suo impatto sul calcio scozzese è stato devastante, trascinando la squadra al ritorno nella massima serie con 10 gol e 18 assist. All’epoca, quasi nessuno se ne accorse, visto il basso livello del campionato disputato, ma il nuovo terzino dei Rangers aveva già iniziato a mettere in mostra quelle doti che oggi fanno parlare i tifosi di tutta Europa.
L’arrivo nella massima serie lo costrinse a limitare un po’ le sue statistiche, pur restando comunque tra i principali realizzatori e passatori dei Rangers, fino a quando in panchina non si è seduto Steven Gerrard, nel 2018. Da quel momento, Tavernier si è conquistato non solo la fascia di capitano, ma è anche tornato alla doppia-doppia, per usare un termine cestistico: 11 gol e 14 assist solo in campionato.
Tavernier al centro del gioco di Gerrard
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Le sue ottime prestazioni degli anni passati hanno fatto da antipasto a quelle di quest’anno, che stanno rendendo Tavernier uno dei giocatori più discussi anche fuori dai confini scozzesi, grazie al rendimento dei Rangers in Europa League. Un’esplosione praticamente insperata, per un giocatore che oggi ha già 29 anni e per cui i Rangers rappresentano probabilmente il punto più alto che potrà mai raggiungere nella sua carriera.
Not bad for a right back 😳🔥 pic.twitter.com/FjoU3qFTQn
— COPA90 (@Copa90) December 4, 2020
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Capire cosa abbia permesso questo salto di qualità non è semplice, ma è chiaro che il gioco proposto da Gerrard esalti le caratteristiche del difensore, che è così più portato a salire e, soprattutto, a cercare gli inserimenti centrali. In Scozia, l’ex-capitano del Liverpool ha costruito una squadra ordinata e convincente che sfrutta molto l’attacco sulle fasce (anche il suo collega sull’altro lato del campo, Borna Barisic, ha numeri niente male: solo 2 gol in stagione, ma già 10 assist serviti), innestandosi perfettamente sulle caratteristiche del suo laterale destro.
In aggiunta a questo, negli anni Tavernier ha saputo migliorare tantissimo sui calci da fermo: tira rigori, punizioni e corner, che grazie a lui sono diventati tra le principali armi dei Rangers, visto che quando non segna crea comunque occasioni da gol. Attualmente, le sue statistiche con i blu di Glasgow segnano 274 partite disputate, 63 gol e 88 assist: al di là di tutte le spiegazioni possibili, il Tavernier che stiamo vedendo ai Rangers fa mangiare le mani a tutti i club che se lo sono lasciato passare sotto gli occhi in passato.
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