Milan e Sporting Lisbona hanno molto in comune: prime in classifica contro ogni pronostico, piene di giovani e ancora imbattute. Dove possono arrivare?
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Con la sconfitta della Juventus contro la Fiorentina, il Milan è rimasto l’unica squadra imbattutta in Serie A e anche nei primi cinque campionati d’Europa. Ma se allarghiamo lo sguardo, scopriamo che c’è un altro club ancora non sconfitto in stagione, ed è lo Sporting Lisbona.
Tra rossoneri e biancoverdi ci sono più punti di contatto di quanto non direbbero i colori sulle maglie, e che raccontano due belle storie di squadre che stanno ritrovando i successi dopo dei periodi difficili.
Crisi di risultati e d’immagine
Il Milan non vince un titolo dal 2017, con la Supercoppa italiana conquistata pur senza aver vinto campionato o Coppa Italia nella stagione precedente. Nell’ultimo decennio, a partire dall’ultimo scudetto vinto nel 2010-11, il Milan ha vissuto una lunga crisi che lo ha portato fino al decimo posto in Serie A e a lunghe stagioni ai margini dell’Europa e dei vertici del calcio italiano (manca dalle prime quattro dal 2013).
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Storia simile quella dello Sporting Lisbona, uno dei club più gloriosi del Portogallo, terzo vertice del triangolo delle Três Grandes che da sempre dominano il calcio lusitano (un po’ come Juventus, Inter e Milan hanno fatto spesso in Italia). I Leões sono stati più vincenti del Milan, in questi anni, con l’ultimo trofeo conquistato solo nel 2019 (l’accoppiata Taça da Liga-Coppa di Portogallo), ma non vincono il campionato addirittura dal 2002, mentre l’ultimo importante risultato europeo è la finale di Coppa UEFA del 2005.
Se i rossoneri sono dovuti passare da un rocambolesco cambio di proprietà , lo Sporting Lisbona ha invece dovuto affrontare una crisidi risultati che ha compromesso il rapporto con la tifoseria, che ha portato alla clamorosa aggressione dei giocatori nel maggio 2018. L’episodio causò l’esodo di molti importanti elementi della rosa (Rui Patricio, William Carvalho, Gelson Martins, Cristiano Piccini, Daniel Podence, Merih Demiral) e rappresentò un grosso danno d’immagino per il club, un po’ come è stato per il Milan l’esclusione dall’Europa League 2019-20.
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Ricostruire coi giovani
Con l’addio, un anno fa, della stella Bruno Fernandes, lo Sporting sembrava aver perso le ultime speranze di ambire a qualcosa di importante in questa stagione. La dirigenza ha scelto un piano di rilancio costruito su una gran quantità di giovani, costruendo un progetto per il futuro e non per l’immediato, affidato a un allenatore anche lui molto giovane, il 35enne Ruben Amorim. Non proprio un profilo considerato “di secondo piano” come Pioli, ma comunque un allenatore con ancora tutto da dimostrare, mentre la piazza avrebbe preferito un nome più esperto e rodato.
Il Milan è attualmente una delle squadre con l’età media in campo più bassa d’Europa (23,8), e lo Sporting Lisbona non è molto distante: è il quarto club più giovane della Liga NOS, con un’età media per partita di 24,9 anni. Amorim sta dando ampio spazio in campo a ragazzi più o meno ventenni come Edu Quaresma, Nuno Mendes, Joelson Fernandes, Jovane Cabral, Rafael Camacho e Tiago Tomas, riuscendo inoltre a consacrare il talento di Pedro Gonçalves, mezzala di 22 anni arrivata dal Famalicão per 6,5 milioni (l’entrata più onerosa dell’estate) e con già 10 gol all’attivo. Oggi, i Leões vantano i migliori talenti del Portogallo, così come il Milan ha in rosa alcuni dei giocatori più promettenti della Serie A.
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A Lisbona manca un vero e proprio profilo alla Ibrahimovic, cioè quello del vecchio campione internazionale tornato a fare da chioccia ai ragazzi più giovani, ma qualche elemento d’esperienza c’è. Il mercato ha portato in dote due leader come il portiere Antonio Adan dall’Atletico Madrid e il terzino Vitorino Antunes dal Getafe, ma soprattutto ha visto il ritorno di João Mario in prestito dall’Inter. Rapportato al più modesto campionato portoghese, João Mario è un po’ l’Ibra dello Sporting Lisbona, per valore tecnico e titoli vinti in carriera, e a 27 anni è ancora in tempo per rilanciare una carriera da anni bloccata.
Cosa aspettarsi da Milan e Sporting Lisbona
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Entrambe imbattute – 9 vittorie e 4 pareggi per il Milan, 8 vittorie e 2 pareggi per lo Sporting Lisbona – le due squadre si assomigliano anche per il calcio propositivo che cercano di mettere in campo in ogni partita, ben evidenziato dal fatto di avere entrambe il secondo migliore attacco del proprio campionato.
È ancora presto per dire dove potranno arrivare, anche perché fino adesso il loro percorso è stato agevolato da calendario: il Milan deve ancora affrontare la Juventus, mentre lo Sporting Lisbona dovrà vedersela con il Benfica. I risultati raggiunti finora, però, parlano di due squadre che hanno scelto coraggiosamente di puntare sui giovani, e stanno sorprendentemente raccogliendo i frutti con largo anticipo.
I MIGLIORI CALCIATORI D’EUROPA, PER CARATTERISTICHE
Juventus’ defeat means there’s only one unbeaten team left in Europe’s top five leagues: @acmilan 💯 pic.twitter.com/4jYe32FVYs
— B/R Football (@brfootball) December 22, 2020
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