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Da quando gioca in Inghilterra, Angelo Ogbonna è molto sottovalutata in Italia eppure in questi anni è divenuto un leader del West Ham, attualmente quinto in Premier League.

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10 luglio 2015: Angelo Ogbonna lascia la Juventus per 11 milioni, trasferendosi al West Ham. Da lì, progressivamente, ne abbiamo perso le tracce. Non che sia scomparso, o che la sua carriera sia finita in qualche vicolo cieco, ma semplicemente il difensore originario di Cassino è uscito dai radar del calcio italiano, pur continuando a giocare stabilmente in Premier League.

Oggi anche sui media del nostro paese si torna a parlare di lui dopo il gol con cui, ieri sera, ha condannato alla sconfitta il Leeds di Bielsa, facendo salire i suoi Hammers al quinto posto in classifica.

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L’Italia tende da sempre a dimenticarsi dei suoi giocatori che si trasferiscono all’estero (basta pensare a Zola, che nonostante i successi col Chelsea dal 1997 smise di giocare in Nazionale), ma negli ultimi tempi figure come Jorginho e Verratti sembrano avere segnato un’inversione di tendenza. Ogbonna, invece, non gioca una partita in azzurro dal settembre 2016, anche se di recente ha ritrovato la convocazione per l’amichevole con l’Estonia.

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Oggi ha 32 anni, ed è ancora un ottimo difensore. Emerso nei ragazzi del Torino, è stato protagonista degli anni della risalita dalla B dei Granata, diventando un elemento fondamentale nella difesa a tre di Ventura e poi facendo il salto alla Juventus. Una scelta di carriera che sembrava perfetta per lui, nonostante le forti critiche dei tifosi torinesi, ma alla fine Ogbonna non riuscì a ritagliarsi uno spazio all’interno di una retroguardiache è poi divenuta storica.

Gli anni inglesi di Ogbonna

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Al momento del suo approdo in Inghilterra, il West Ham era una squadra molto ambiziosa, intenzionata a uscire da anni di anonimato e affidata al nuovo allenatore Slaven Bilic, che nel 2012 aveva fatto molto bene agli Europei con la Croazia. La rosa era stata rinforzata con gli arrivi di Pedro Obiang, Victor Moses e soprattutto Dimitri Payet, che aveva il compito di illuminare l’attacco.

Quella prima stagione fu molto positiva: Ogbonna si impose subito come il perno della difesa del West Ham, e il club chiuse al settimo posto in Premier, qualificandosi all’Europa League. Ma l’anno seguente mostrò il rovescio della medaglia: nonostante alcuni importanti investimenti sul mercato (André Ayew, Simone Zaza), il West Ham venne eliminato ai play-off di Europa League e chiuse solo undicesimo in campionato, mentre Ogbonna subì un infortunio al ginocchio a gennaio 2017, e concluse lì la sua stagione.

Il difensore italiano seppe però reagire e riconquistarsi il posto da titolare, mantenendolo tra alterne vicende negli anni a venire. Due stagioni fa sembrava essere stato ormai messo fuori squadra da Manuel Pellegrini, ma anche in quel caso fu in grado di far cambiare idea all’allenatore, dopo aver coraggiosamente rifiutato alcune offerte dall’Italia.

ogbonna

Fonte Immagine: @Vivo_Azzurro (Twitter)

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Angelo Ogbonna, la rinascita del West Ham

In questi anni, nonostante la proprietà abbia continuato a puntare in alto, il West Ham ha vissuto una grande crisi che lo ha portato, la scorsa stagione, a lottare per non retrocedere. A fine 2019 si è così seduto in panchina David Moyes, che ha saputo rivitalizzare la squadra.

In estate, il nuovo manager si è liberato di alcuni giocatori che non avevano più nulla da dare al club, come Roberto, Carlos Sanchez, Ajeti, Zabaleta e anche Felipe Anderson. Potati i rami secchi, Moyes ha messo a segno due colpi dallo Slavia Praga, una delle squadre più interessanti dell’ultima Champions: il terzino destro Vladimir Coufal e il mediano Tomas Soucek.

Ogbonna è stato riconfermato al centro della difesa, affermandosi ancora di più come uno dei leader della formazione: dopo Noble, Rice e Cresswell, nessun altro membro della rosa è al West Ham da più tempo di lui, il che ne fa lo straniero con la più lunga permanenza al London Stadium tra quelli attualmente in squadra.

“Da quando è arrivato Moyes – ha detto Ogbonna – ha cambiato molte cose: disciplina, duro lavoro, e i risultati si vedono in campo. Gran parte del merito è suo”. Dove potranno arrivare Ogbonna e il suo West Ham è ancora presto da dire, ma la rinascita di entrambi è una buona notizia, e magari potrebbe convincere Mancini a dare un’occasione al difensore in vista dei prossimi Europei.

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