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Da sei anni a questa parte i club spagnoli si ritrovano interamente al via nelle fasi a eliminazione diretta delle rispettive coppe internazionali

Chissà cosa devono aver pensato i tifosi della Real Sociedad quando, al minuto 91 della partita contro il Napoli, Willian José ha raccolto un pallone in mischia e segnato la rete che portava i txurri-urdin ai sedicesimi di Europa League. L’eliminazione dei baschi sarebbe stata una vera e propria beffa: nel doppio confronto con l’AZ, la squadra che avrebbe soffiato loro la qualificazione, i ragazzi di Alguacil non avevano infatti nemmeno mai perso.

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Per questo la festa del San Paolo era più che giustificata, in una serata che ha – parallelamente – promosso alla seconda fase di Europa League anche il Granada. Per gli andalusi non è stata una grande prestazione quella sul campo del PAOK: non battendo i greci, infatti, la squadra di Diego Martinez passa come seconda e, se da una parte può diventare uno spauracchio con le italiane, dall’altra è quasi sicura di incappare in un sorteggio molto meno morbido.

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Sempre per quanto riguarda la seconda coppa internazionale per importanza, il Villarreal ha chiuso il proprio girone senza nemmeno scendere in campo. Infatti, in Qarabag già eliminato non è partito alla volta della Spagna a causa di un’epidemia di contagi scoppiata in casa azera nei giorni scorsi. Ma in ballo non c’era nulla e, probabilmente, sarà il submarino a prendersi tre punti a tavolino.

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Fonte immagine: @RealSociedad (Twitter)

Spagna, ennesimo percorso netto in Europa

Alle tre qualificazioni – quasi in scioltezza verrebbe da dire, nonostante il Granada sia comunque partito dai turni preliminari – di Europa League si aggiunge il percorso netto delle rappresentanti della Spagna in Champions League. Se Real Madrid, Atletico e Barcellona da anni non falliscono una qualificazione agli ottavi di finale, quest’anno il Siviglia ha deciso di non ‘retrocedere’, lasciando speranze di vittoria in Europa League ad altre realtà.

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Gli andalusi erano sicuramente la squadra più pericolante, ma alla fine i doppi confronti contro Rennes e Krasnodar hanno testimoniato come, almeno per il momento, la Spagna possa vantare una classe media superiore alle altre. A livello statistico, quest’anno la federazione iberica ha fatto meglio di tutti. Infatti, se è vero che anche l’Inghilterra si ritroverà in febbraio con 7 squadre al via, una di queste – il Manchester United – è sceso dalla Champions all’Europa League.

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Così gli inglesi avranno una freccia in più per quanto riguarda quella coppa già vinta ai tempi di José Mourinho, ma al piano di sopra sarà la Spagna a mantenere più rappresentanti. Da 6 anni a questa parte la Liga domina l’Europa e non solo grazie ai top club. Tra Champions ed Europa League – allargando il campo alle ultime 7 stagioni -, di spagnole con almeno una presenza in ambito internazionale se ne contano ben 14.

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Fonte immagine: @Atleti (Twitter)

Poche retrocessioni e una sola esclusione recente

Molto basso è anche il numero di spagnole scese a dicembre dalla Champions all’Europa League. Tenendo lo stesso campione di anni, ovvero 7, solo in 4 occasioni una rappresentante della Spagna ha dovuto abdicare. Due anni fa toccò al Siviglia, l’anno prima all’Atletico Madrid (che poi vinse la coppa), nel 2016 ancora al Siviglia (campione a fine stagione) e prima ancora all’Athletic Bilbao.

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Bisogna invece tornare addirittura all’estate 2014 per vedere una spagnola non passare nemmeno la fase a gruppi di Europa League. Ai tempi fu la Real Sociedad a non qualificarsi nemmeno, sconfitta nel playoff di agosto dal sorprendente Krasnodar. Ma fu, appunto, un’eccezione. Negli anni, soprattutto per quanto riguarda la seconda coppa europea, abbiamo visto impegnate molti club di media o bassa classifica in Liga.

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Per esempio, di recente hanno fatto capolino anche Espanyol – lo scorso anno, nonostante la retrocessione a fine stagione, vinsero il proprio raggruppamento – e Celta Vigo, da anni in perenne difficoltà. Ma anche il Getafe, il già citato Granada (da neopromossa) e il Betis. Insomma, quando si dice che la Liga è da sempre un campionato superiore alla media, il pensiero è suffragato da fatti concreti.

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