La sfida di questa sera tra Inter e Real Madrid riporta al precedente di 22 anni fa quando i nerazzurri, anche all’epoca a rischio eliminazione, hanno la meglio sui madrileni grazie soprattutto ad una prestazione sublime del Divin Codino
Partita da dentro o fuori in Champions League contro il Real Madrid, in un inizio di stagione al di sotto delle aspettative considerando quanto fatto lo scorso anno sia in campionato che in Europa. L’Inter edizione 2020/21 sembra una perfetta fotocopia di quella 1998/99. I nerazzurri, oggi come all’epoca, stanno stentando in campionato per quelli che erano i pronostici estivi e rischiano di uscire dalla Champions League. Il primo vero esame della stagione è datato 25 novembre 2020, con la squadra di Antonio Conte opposta al Real Madrid di Zidane. Un confronto che rievoca quello del 25 novembre 1998, sempre nella massima competizione europea contro i Blancos.
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Inter 1998/99: l’arrivo di Baggio e i sogni di gloria subito spezzati
I punti di contatto tra la stagione 1998/99 e quella attuale sono decisamente tanti. Anche all’epoca l’Inter era reduce da un secondo posto ai danni della Juve e da una finale di Coppa Uefa (l’antenata dell’Europa League, che i nerazzurri vinsero contro la Lazio). Il mercato aveva fatto registrare colpi importanti come l’arrivo di Roberto Baggio, reduce da un’esaltante stagione al Bologna.
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Tutti erano pronti a scommettere sul trionfo dell’Inter in campionato o in Champions League, ma la realtà si rivela diversa fin dai primi mesi. La squadra allenata da Luigi Simoni stenta in campionato, perdendo contro Lazio, Juventus, Bari e Fiorentina dopo un buon avvio. L’esordio nella fase a gironi di Champions League è altrettanto deludente: un k.o. per 2-0 sul campo del Real Madrid con i nerazzurri mai in partita. Le sorti europee della compagine interista si decidono il 25 novembre 1998, data del match di San Siro contro i Blancos.
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Real Madrid: flop dopo il trionfo europeo del 1998
Se l’Inter delude rispetto alla stagione precedente, le cose non vanno molto meglio parlando del Real Madrid. I Blancos sono campioni d’Europa in carica e affrontano la stagione 1998/99 con la voglia di tornare a vincere la Liga e confermarsi in Europa. Obiettivi miseramente falliti, visto che le Merengues finiscono il campionato seconde a -11 dal Barcellona e vengono eliminate ai quarti di finale di Champions. L’unica soddisfazione della stagione rimane il trionfo nella Coppa Intercontinentale, vinta per 2-1 contro il Vasco da Gama.
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Al di là di quelli che saranno gli esiti finali della stagione, il Real arriva alla sfida del 25 novembre in condizioni migliori rispetti ai rivali milanesi. La squadra allenata da Guus Hiddink parte bene in Liga occupando il primo posto in solitaria per alcune giornate, mentre in Champions comanda con 9 punti il Gruppo C completato da Inter, Spartak Mosca e Sturm Graz.
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Inter-Real Madrid: equilibrio nelle prime battute di gioco
Si arriva quindi al 25 novembre 1998: il teatro è quello di San Siro, l’ideale per il confronto tra due nobili del calcio europeo. Simoni sceglie Ronaldo-Zamorano come tandem d’attacco, con Baggio che parte dalla panchina. Hiddink risponde con il 4-4-2, con Mijatovic e Savio in avanti mentre il giovane Raul arretrato nel ruolo di esterno di destra a centrocampo.
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Il primo tempo è decisamente equilibrato, con l’Inter vicina al gol con Zamorano e il Real che sciupa clamorosamente l’occasione del vantaggio con Raul (non sufficientemente freddo su una corta respinta di Pagliuca). Nella ripresa passano i nerazzurri dopo 5 minuti, quando Zamorano devia in porta una conclusione da fuori area di Ronaldo. I Blancos ci mettono poco a reagire, con il pareggio arrivato dopo 9 minuti che porta la firma del futuro interista Seedorf.
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I due acuti di Baggio e il trionfo nerazzurro
Il risultato di 1-1 non basta all’Inter: al minuto 68’, Simoni richiama in panchina Zamorano e getta nella mischia Baggio. Il Divin Codino non ha ancora avuto troppe occasioni di mostrare il suo talento in maglia nerazzurra, per via di qualche acciacco fisico ma anche per scelte talvolta troppo difensiviste dell’allenatore. In quell’occasione però Simoni punta su di lui, ricevendo una risposta da autentico fuoriclasse.
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Tra l’85’ e il 92’, Baggio decide la gara con una splendida doppietta: prima conclude da dentro l’area dopo una serie di rimpalli e poi segna a porta vuota dopo aver scartato il portiere avversario Illgner. Una serata magica per l’Inter e per Baggio, che conferma il suo status di campione rispondendo presente contro l’avversario più importante. Un exploit che però rimarrà isolato in quella sfortunata stagione interista: la speranza è che la squadra di Conte abbia la meglio contro il Real per poi dare una svolta vera alla stagione.
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