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L’esterno offensivo dell’Arsenal Pépé, pagato 80 milioni nel 2019, sta continuando a regalare prestazioni deludenti con la maglia dei Gunners.

Nicolas Pépé e l’Arsenal: un binomio che non sta funzionando secondo le aspettative. Nell’ultima giornata di Premier League, in cui l’Arsenal ha pareggiato per 0-0 contro il Leeds United, l’esterno offensivo ivoriano si è reso protagonista dell’ennesima gara negativa con la maglia dei Gunners. Oltre a non incidere per quelle che sono le sue qualità, Pépé ad inizio ripresa ha lasciato i suoi compagni in inferiorità numerica per aver colpito con una testata il giocatore avversario Ezgjan Alioski.

Un episodio decisamente grave, definito inaccettabile dal tecnico de Gunners Mikel Arteta a fine partita. Anche la bandiera dell’Arsenal Ian Wright ha criticato aspramente il giocatore ivoriano: “Ha deluso tutti e sono molto deluso anche io da lui. È qualcuno in cui abbiamo molta fiducia e mi sembra che non stia migliorando, ha bisogno di consigli migliori intorno a lui”. Un senso di delusione condiviso dall’intero popolo dei Gunners, nei confronti di un giocatore arrivato con ben altre aspettative.

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Da talento del Lilla ad acquisto boom dell’Arsenal

Sembra passato un secolo, ma fino a qualche anno fa Pépé veniva considerato uno degli altri nascenti del calcio europeo. Dopo aver disputato delle buone stagioni con le maglie di Angers e Orléans, l’ivoriano passa al Lilla nell’estate del 2017. In questo club si concretizza la sua esplosione con due annate ricche di gol, assist e giocate d’autore. Nell’estate del 2019 si scatena un’asta per Pépé, che alla fine viene vinta dall’Arsenal. Pur di portare a Londra il talento ivoriano, i Gunners versano nelle casse del Lilla la considerevole cifra di 80 milioni di euro.

Un investimento in controtendenza con le abitudini dell’Arsenal, club solitamente più parsimonioso rispetto ai rivali cittadini del Chelsea e alle due squadre di Manchester. Pépé infatti diventa l’acquisto più pagato nella storia dei Gunners, nonché il giocatore africano più pagato in assoluto fino a quel momento. Un’etichetta che, per quelle che saranno le sue prestazioni successive, risulta più un macigno che non un’investitura.

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Pépé all’Arsenal: più dolori che gioie

Fin dalle prime giornate del campionato 2019/20, Pépé diventa uno dei titolari inamovibili nello scacchiere di Unai Emery. Il tecnico lo impiega da seconda punta in un 4-3-1-2 o da esterno destro in un attacco a tre ma, in entrambi i ruoli, Pépé fatica ad incidere. L’ivoriano sembra la brutta copia del giocatore ammirato nel Lilla, riuscendo raramente a prendere in mano la squadra risultando il campione in grado di cambiare il corso della partita. I suoi numeri alla fine del primo campionato inglese disputato fotografano alla perfezione il suo rendimento: 5 gol e 6 assist in 31 partite. Troppo poco, per il giocatore più pagato nella storia del club.

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Il suo rendimento non cambia all’inizio di questa stagione. Oltre a faticare ad incidere negli ultimi metri (per il momento 1 gol e 0 assist nelle prime 8 gare di Premier), Pépé non sembra scendere in campo con la giusta determinazione. Un trend di prestazioni che raggiunge il punto più basso contro il Leeds di Marcelo Bielsa, con l’assurda espulsione che ha messo in difficoltà i suoi compagni. Urge quindi una svolta nella carriera di Pépé, che ha tutto il tempo per tornare il talento splendente die tempi del Lilla.

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