Sebastian Walukiewicz, centrale del Cagliari, è l’unico calciatore nato dal 2000 in avanti a non aver mai saltato un minuto in Serie A.
Non ci saranno tifosi, è vero, ma il teatro sarà esattamente lo stesso di poco meno di un anno fa. Il 6 gennaio scorso, all’Allianz Stadium di Torino, Sebastian Walukiewicz debuttava in campionato con la maglia del suo Cagliari. Un esordio amaro per il centrale polacco, col gruppo allora allenato da Maran che fece ritorno in Sardegna dopo un insindacabile 4-0 contro la Juventus.
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Sabato, nel terzo anticipo dell’ottava giornata di campionato, davanti agli occhi di “Walu” ci saranno ancora 11 giocatori bianconeri. Avversari da osservare e affrontare, tuttavia, con degli occhi diversi. Quelli del ragazzo promettente ormai esploso in massima serie. Quelli del leader giovane della nuova difesa di Di Francesco, deciso a confrontarsi con un banco di prova importante dopo i tanti segnali di crescita degli ultimi tempi.
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Colpo
Andrea Cossu, responsabile dell’area scouting del Cagliari, lo ha definito un colpo “importantissimo in prospettiva”, una grande intuizione di mercato da parte del club guidato da Tommaso Giulini. Dopo averlo osservato con addosso la maglia del Pogoń Szczecin – squadra in cui si è trasferito nel 2017 dopo quattro anni trascorsi nelle giovanili del Legia Varsavia -, il 15 gennaio del 2019 ecco l’affondo decisivo della società isolana.
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“Sebastian Walukiewicz è un nuovo giocatore del Cagliari”, è il contenuto del tanto atteso annuncio. Ad esso, l’aggiunta di un’ulteriore decisione: quella di lasciare che il classe 2000 di Gorzów Wielkopolski continuasse a crescere per altri sei mesi tra le fila del club che il 7 aprile del 2018 lo ha lanciato nel calcio polacco. La sfida era quella tra il Pogon di Sebastian e quello stesso Legia Varsavia che aveva fatto registrare il primo avvicinamento al calcio che conta del giovane centrale. Dopo una stagione 2018-2019 vissuta da assoluto protagonista in Ekstraklasa con 29 presenze, un gol e un assist, ecco poi il tanto atteso sbarco in Sardegna.
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Saper attendere
Ora, Sebastian Walukiewicz è uno dei prospetti difensivi più interessanti dell’intero campionato di Serie A. L’unico nato dal 2000 in avanti a non aver saltato nemmeno un minuto nei primi 7 turni di questa stagione. Un vero e proprio gioiello del nuovo Cagliari “young” rivoluzionato dopo l’arrivo di Eusebio Di Francesco in panchina. E pensare che, soltanto un anno fa, l’avventura del polacco in Italia pareva aver incontrato davvero troppe difficoltà.
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Zero minuti in campo, infatti, nelle prime 17 giornate del campionato scorso e solo una presenza con addosso i quattro mori sul petto prima del match con la Juventus: quella nel 2-1 sulla Sampdoria ottenuto in Coppa Italia dai rossoblù allora guidati da Rolando Maran. Poi, fu proprio la volta del già citato debutto contro la Vecchia Signora di Cristiano Ronaldo e compagni. Un match che, nonostante la sconfitta sarda, fece registrare una grande dose di personalità da parte del classe 2000 polacco. Una sfida che segnò l’inizio della sua rapida ascesa in massima serie, con una prima stagione in maglia rossoblù chiusa con 16 presenze totali.
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Personalità
Sette apparizioni su sette in campionato e prima maglia della nazionale conquistata nel match amichevole con la Finlandia del 7 ottobre scorso. Valutato 7 milioni dalla piattaforma Transfermarkt, Sebastian Walukiewicz si è reso protagonista di un avvio di stagione esaltante. 1,9 passaggi intercettati a partita, 0,9 contrasti vinti per gara e 86,7% di passaggi riusciti (dati WhoScored): numeri che confermano la rapida crescita del classe 2000.
Sempre schierato al fianco dell’espertissimo Diego Godin nelle ultime cinque uscite di campionato, l’ex Pogon è il prototipo perfetto del difensore moderno capace di sposarsi perfettamente allo stile di gioco offensivo di Di Francesco e al suo nuovo 4-2-3-1. Un modulo che, in fase di impostazione, porta il Cagliari a schierarsi con tre centrali (all’uruguaiano e al polacco si aggiunge infatti il greco Lykogiannis, schierato nel ruolo di terzino sinistro in avvio di gara), permettendo a “Walu” di imporsi come vero e proprio play basso nell’undici isolano.
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Bravo negli anticipi e in fase di marcatura, il regista arretrato rossoblù si mette spesso in evidenza per la sua pericolosità sui calci piazzati. Un’arma che il ventenne rossoblù spera di sfruttare al meglio anche in vista della super sfida alla Juventus di sabato in una sfida che segnerà il suo ritorno nello stadio in cui, poco meno di un anno fa, è partita la sua rapida ascesa ai vertici del calcio italiano.
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