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La pausa delle nazionali segnerà l’esordio di Alberico Evani sulla panchina dell’Italia, in sostituzione del ct Mancini, coronando dieci anni di carriera nei ranghi della FIGC da parte dell’ex-centrocampista del Milan.

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Con il ct Roberto Mancini positivo al coronavirus, sulla panchina della Nazionale nei prossimi tre incontri (amichevole con l’Estonia, poi Polonia e Bosnia in Nations League) siederà il suo vice Alberico Evani, detto Chicco. Un nome che ai più giovani dirà poco o niente, ma che ha sicuramente rappresentato un pezzo della storia del calcio italiano.

Evani è stato infatti un ottimo giocatore, impiegato soprattutto con la maglia del Milan tra il 1980 e il 1993, quando a 30 anni si trasferì alla Sampdoria, dove conobbe appunto Mancini. Esterno di centrocampo, Evani è sempre stato un giocatore utile, silenzioso e capace di adattarsi a ruoli diversi. Legò particolarmente con Arrigo Sacchi, assieme al quale sfiorò la vittoria del Mondiale del 1994.

Dal campo alla panchina

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La carriera da giocatore di Evani è la parte più conosciuta della sua storia nel calcio, sebbene fosse appunto poco appariscente in campo. Il suo grande momento di gloria è stato senza dubbio il calcio di punizione con cui, nel 1989, batté René Higuita e portò il Milan a vincere la Coppa Intercontinentale. Aneddoto che assume un tono divertente quando si racconta che, durante il viaggio in aereo verso Tokyo, Evani si fece sedare con un sonnifero per paura del volo.

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Meno noto è ciò che ha fatto dopo il ritiro, nel 1998. In piena tradizione milanista, gli è stato affidato un incarico nel club rossonero, entrando come allenatore delle giovanili; nel 2005 è passato agli Allievi Nazionali (cioè, la fascia d’età Under-17), con cui due anni dopo ha vinto il titolo nazionale. Dopo quell’esperienza è stato promosso alla Primavera, che ha allenato per la stagione 2008-09; tra i ragazzi cresciuti sotto la sua direzione vanno ricordati Antonio Donnarumma, Mattia De Sciglio e Alberto Paloschi.

Nel 2009, Evani decise di passare ad allenare una prima squadra, trovando un ingaggio nel San Marino, militante nella Lega Pro Seconda Divisione. L’esperienza coi biancazzurri fu molto buona sotto il profilo dei risultati, ma non altrettanto nei rapporti con la dirigenza: Evani condusse il San Marino fino al secondo posto in classifica, uno dei migliori risultati della storia del club, ma entrò presto in rotta con la società, a causa sia degli stipendi arretrati che di altre “incomprensioni”, con l’allenatore che arrivò ad accusare alcuni dirigenti di cercare di destabilizzare l’ambiente. Evani fu così esonerato a fine aprile 2010.

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Dopo la delusione sanmarinese, Evani trovò un nuovo lavoro in seno alla FIGC, diventando uno degli uomini di fiducia della Federazione: fu assunto subito come vice di Daniele Zoratto nell’Under-19 e, contemporaneamente, messo a capo dell’Under-18, ma già dopo un anno venne chiamato a sostituire lo stesso Zoratto.

Dopo tre anni alla guida dell’Under-19, Evani fu promosso ad allenatore dell’Under-20, con cui partecipò ai Mondiali di categoria del 2017, che restano ad oggi il suo più importante successo in panchina. In rosa c’erano Plizzari, Dimarco, Barella, Romagna, Pessina, Favilli, Orsolini e Mandragora. I ragazzi di Evani disputarono un ottimo torneo, ottenendo importanti vittorie su Francia e Uruguay, e chiudendo così al terzo posto, il miglior piazzamento della storia italiana.

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Evani, l’uomo di fiducia della FIGC

Il successo con l’Under-20 ha portato Evani a una nuova promozione, assumendo l’incarico di collaboratore di Gian Piero Ventura nella Nazionale maggiore (in sostituzione di Paolo Vanoli, divenuto assistente di Antonio Conte al Chelsea), ruolo mantenuto sostanzialmente fino a oggi, anche dopo l’arrivo di Mancini.

Non è però la prima volta che Evani deve sostituire l’allenatore in capo di una selezione italiana: nel marzo 2018, in seguito al momentaneo passaggio di Luigi Di Biagio alla Nazionale maggiore, subito dopo l’esonero di Ventura, Evani assunse l’incarico ad interim nell’Under-21 per le partite contro Norvegia e Serbia, concluse rispettivamente 1-1 e 1-0.

Prendendo il posto di Mancini nelle prossime tre sfide degli Azzurri, Alberico Evani completerà il suo giro delle panchine della FIGC iniziato nel 2010: con la Nazionale maggiore, avrà rivestito l’incarico di allenatore capo per almeno una partita nei primi cinque livelli delle selezioni italiane.

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