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Con 7 gol in 6 turni di Bundesliga, Alario del Bayer Leverkusen ha eguagliato il numero di reti realizzate nella scorsa stagione in Germania.

Da giocatore prossimo all’addio a perno inamovibile nel reparto avanzato del super Bayer Leverkusen di Peter Bosz. Come può cambiare la vita di un calciatore soltanto in pochi mesi. Perché nell’anomala estate di calciomercato recentemente conclusasi, Lucas Alario era stato al centro di numerosi rumors. Premier League e Serie A le destinazioni ritenute più probabili nell’imminente futuro del classe ’92 di Santa Fe, esploso nel Colon e trasferitosi in Germania nel 2017 dopo le 33 reti in 74 presenze nei due anni di River Plate. L’Italia, in particolare, una meta considerata a dir poco romantica per il ventottenne argentino, col “bel paese” che diede i natali a suo nonno, originario di Udine.

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Poi, invece, la decisione di vestire ancora una volta la maglia rossonera delle aspirine e le copertine dei giornali rapidamente riconquistate a suon di gol e prestazioni da applausi. E ieri, nel vittorioso 4-3 della BayArena contro Borussia Mönchengladbach è arrivata anche la terza doppietta consecutiva in Bundesliga dopo quelle messe a segno nelle gare con Augusta e Friburgo.

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Bomber

Dieci presenze, 9 gol e un assist i numeri dell’incredibile avvio di stagione di Alario. Un gol ogni 68 minuti (meglio addirittura del fenomeno Erling Haaland) per lui. Uno score da bomber letale per un attaccante che l’anno scorso ha collezionato 12 reti nelle 36 apparizioni tra Bundesliga, Coppa di Germania, Champions ed Europa League. Soltanto tre sigilli in più rispetto ai centri realizzati quest’anno. Un dato che sottolinea il suo straordinario stato di forma.

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Legato al Bayer da un contratto fino al 2022 e valutato 13,5 milioni dalla piattaforma Transfermarkt, il centravanti argentino – nonostante occupi una posizione di campo differente – pare ormai riuscito nell’impresa di far dimenticare ai tifosi delle aspirine la recente cessione del “wonderboy” Kai Havertz, trasferitosi al Chelsea per 80 milioni di euro. Un’impresa non da poco per un centravanti che può essere considerato una vera e propria sicurezza in area di rigore. Un esempio? Tra Colon, River e Leverkusen, Alario è sempre andato in doppia cifra nelle ultime sei stagioni disputate.

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Riferimento

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Forte di testa, finalizzatore d’area di rigore e punto di riferimento nel 4-3-3 di Bosz: Lucas Alario è l’uomo in più nel Leverkusen quarto a pari punti col Borussia Dortmund in Bundesliga. Solitamente schierato nel ruolo di centravanti nel 4-3-3 del tecnico olandese, l’ariete argentino è supportato ai suoi fianchi da giocatori giovani, rapidi e molto tecnici come il ventunenne Moussa Diaby e il classe ’97 Leon Bailey. Pedine che, insieme all’ex River, formano un reparto avanzato di tutto rispetto in casa Bayer.

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Già protagonista con la maglia della nazionale argentina con 8 presenze e 3 reti, Alario è stato convocato dal ct dell’ “Albiceleste” Scaloni in vista delle sfide contro Paraguay e Perù. Il giusto premio per un attaccante che sta vivendo un vero e proprio momento d’oro in Germania e che ora non vuole più smettere di stupire.

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