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Zidane e il Real Madrid stanno generando un campione: dopo la vittoria contro l’Inter, i numeri di Rodrygo Goes, talento classe 2001, sembrano come impazziti, tanto che nemmeno Opta aveva previsto un’esplosione di tale livello. 

Gli Expected goal (xG) sono il risultato dell’elaborazione di dati attraverso cui Opta, calcola il numero di goal (da reti dirette o assist) che può produrre un giocatore in base ai minuti giocati, alla posizione in campo, ai tiri nello specchio e alla sua incidenza nelle partite. 

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Secondo Opta il calciatore brasiliano Rodrygo Goes a questo punto della stagione avrebbe dovuto produrre 4,56 gol, mentre è già a quota otto tra reti (5) e assist (3).  Numeri che ne certificano l’esplosione controllata dalle parti di Valdebebas: Zidane se lo coccola da più di una stagione ormai, e Rodrygo, secondo dietro Modric per miglioramento statistico degli xG di Opta (+3,44 rispetto a quanto previsto, Luka Modric è invece a +4,44), non si scopre oggi. 

Un’esplosione controllata

Esplosione controllata di un craque di livello mondiale: Rodrygo arriva al Real Madrid il primo luglio 2019, dopo aver passato sei mesi al Santos da partente, in quanto il Real aveva già concluso il suo trasferimento a gennaio. Quarantacinque i milioni sborsati dopo i 10 goal e 5 assist nelle 49 partite giocate con la maglia bianconera e i tanti paragoni, ingombranti e sempre rispediti al mittente, con Neymar e Robinho. 

“Ho sempre detto che voglio essere Rodrygo e scrivere la mia storia, Robinho e Neymar sono i grandi idoli del Santos e di tutti i posti in cui hanno giocato ma io non voglio essere loro, sono solo Rodrygo. E penso ci sia un solo Neymar.”

Una pretesa di normalità che non segue quanto accade in campo: Zidane lo centellinerà per tutta la stagione, ma già all’esordio in Liga (25 settembre 2019 contro l’Osasuna) ci mette solamente 93 secondi a siglare il suo primo goal con la maglia delle Merengues. Davanti a lui per rapidità nel siglare un gol all’esordio, solo il Fenomeno Ronaldo, non esattamente quello che ci vuole per stare tranquilli. 

https://www.youtube.com/watch?v=RaQshoqs0KU

Rodrygo e il record di Raul 

Se un mese dopo arriva l’esordio in Champions contro il Galatasaray (22 ottobre 2019) è alla fine di ottobre che arriva il secondo goal in campionato: al settimo minuto Rodrygo segna contro il Leganes la rete che apre il 5-0 del Madrid. 

Ma il vero debutto sulle scene del calcio internazionale lo si ha la settimana successiva, il 6 novembre 2019, quando i turchi arrivano al Bernabeu per la gara di ritorno del girone di Champions. 

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Zidane sceglie di dargli una maglia da titolare e il cucciolo di campione non si fa attendere: Rodrygo segna al quarto e al settimo minuto siglando la doppietta più veloce nella storia della Champions League (6 minuti e 14 secondi), per poi chiudere in bellezza con un assist e il terzo gol, che gli regala il secondo posto nella classifica delle triplette più giovani nella massima competizione europea. 

Rodrygo segna il suo primo Hat trick a 18 anni e 301 giorni, 268 in più dell’ex Madrid Raul Gonzales Blanco, che a Madrid qualche ricordo lo ha lasciato. l’Ex capitano segnò la sua tripletta a 18 anni e 113 giorni, staccando Rodrygo che si posiziona dietro di lui. 

Ma a guardare le spalle di Rodrygo grandissimi campioni come Rooney, terzo (18 anni e 340 giorni in Manchester United-Fenerbahce del 28 settembre 2004), e i connazionali Gabriel Jesus, decimo (tripletta a 21 anni e 218 giorni in Manchester City-Shakhtar Donetsk del 7 novembre 2018) e Neymar, undicesimo (21 anni e 309 giorni in Barcellona-Celtic dell’11 dicembre 2013). 

Magie nerazzurre 

Record, capacità tecniche e talento: Rodrygo pare destinato a un roseo futuro al Bernabeu, ma che cosa lo rende così mediaticamente importante dopo la vittoria contro l’Inter? 

Molti a Valdebebas, come riportato dal Pais in Spagna, lo definiscono come il brasiliano più tranquillo e calmo che conoscono. Un vero e proprio esempio di come si attende il proprio turno in una squadra come il Real. Se tutti i record della scorsa stagione non fossero bastati a impedire di catalogare Rodrygo come un normale frutto di una cucciolata di talento del Santos, ecco che il gol contro l’Inter ci permette di guardare dentro il futuro campioncino. 

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Cinque gol e tre assist che, in 408 minuti giocati, rendono Rodrygo il migliore per cinismo nella rosa del Real. Una media di un gol creato ogni 51 minuti giocati, un’incisività che a diciannove anni non ci si aspetta e, sopratutto, una personalità straboccante che fa il paio con quella del suo gemello di sinistra Vinicius Jr. 

Confronto diretto: Vinicius – Rodrygo 

Gettato nell’occhio del ciclone dalle presunte dichiarazioni di Benzema a seguito del Clasico contro il Barcellona, Vinicius ha iniziato la stagione con il freno a mano tirato, siglando solamente tre reti e un assist nelle nove presenze stagionali (528 minuti). Numeri che, di per sé, non sarebbero nemmeno malvagi se Vinicius non fosse al Real dal 12 luglio 2018 e stesse iniziando la terza annata in maglia Blanca. 

Criticato ampiamente per il suo atteggiamento, Vinicius ha dimostrato però di farsi scivolare addosso le critiche, rifinendo “el goal de los niños” passando il pallone proprio a Rodrygo. 

Nel gol contro l’Inter la palla che Vinicius (20 anni) allarga sulla destra verso il connazionale Rodrygo (19) arriva da una gran giocata di Federico Valverde (22), ormai titolare del Real di Zidane e terzo sul podio della gioventù madrilena, dietro proprio ai due brasiliani. 

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La statistica che però rende definitivamente l’idea di come Rodrygo sia un campione in divenire nonostante il suo strisciare lontano dai riflettori rispetto al compagno Vinicius parla delle tre presenze con la nazionale maggiore del cucciolo di campione, e della singola presenza del connazionale ex Flamengo. 

Per questo, dopo aver calciato uno dei rigori decisivi nella finale di Super Coppa di Spagna lo scorso Gennaio, Zidane sa di poter fare affidamento totale su di lui. Il minutaggio si ridurrà nel prossimo futuro, complici il ritorno di Asensio e il rientro di Hazard, ma Rodrygo non sembra scoraggiarsi. Ora restiamo in attesa del prossimo gol, rigorosamente entro i prossimi cinquantuno minuti che Zidane deciderà di concedergli. 

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