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Ansu Fati e Pedri sono due delle nuove certezze di un Barcellona che si sta ricostruendo. E dopo il gol in Champions League sono entrati nella storia con nu particolare record

Serviva una vittoria per cominciare la Champions League con il passo giusto e, contestualmente, dimenticare la brutta figura rimediata sul campo del Getafe. Il Barcellona ha esordito col botto: il 5-1 al Ferencvaros spazza via i fantasmi e, almeno per il momento, calma le acque di un club nel quale, ormai, la temperatura sembra diventata bollente. Sabato c’è il Clasico contro il Real Madrid e, arrivarci più rilassati, non può che far bene alla polveriera blaugrana.

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Nel match vinto contro la storica compagine ungherese, Leo Messi – tanto per cambiare – ha scritto un nuovo record, realizzando un calcio di rigore che gli ha permesso di mettere almeno un suo sigillo personale per sedici Champions League consecutive. Un traguardo, quest’ultimo, tagliato in passato solo da Ryan Giggs.

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Barcellona, il curioso record battuto dai giovani

A rubare però la scena a Messi, nella serata in cui il Barcellona ha gettato le basi per dare l’assalto a una Champions League che da quelle parti manca da troppo tempo, sono stati Ansu Fati e Pedri. Due profili, quest’ultimi, che Koeman ha deciso di sfruttare al massimo all’interno di un processo di svecchiamento del quale entrambi fanno parte in pieno. Se il primo era già entrato nelle rotazioni della prima squadra lo scorso anno con Valverde, Pedri rappresenta la vera novità stagionale.

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Entrambi in gol contro il Ferencvaros, hanno permesso al Barcellona di battere un altro record: infatti, per la prima volta nella storia due minorenni hanno segnato nella stessa partita di Champions League, almeno per quanto riguarda la fase a gruppi. In tal senso, infatti, c’è un solo storico precedente, risalente al 2004 in un Pyunik Yerevan – Pobeda Prilep, match valido solo per le fasi preliminari.

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Ansu Fati, una certezza per Koeman

Ci sta che quindi siano due calciatori del Barcellona a scrivere questo nuovo primato, peraltro ufficializzato in un momento in cui il club blaugrana non se la passa benissimo. Ansu Fati è la risposta a chi dice che, di recente, da La Masia non siano più usciti talenti. Classe 2002, compirà 18 anni solo il 31 ottobre e, in poco più di un anno, ha già avuto modo di battere ogni record possibile.

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Se il debutto in Liga a 16 anni, 10 mesi e 1 giorno sembrava sensazionale, Ansu Fati è anche diventato il più giovane di sempre a segnare e fornire un assist nella stessa gara nella storia del campionato. La sua precocità ha stupito tutti, compreso Messi: dopo il suo esordio assoluto, avvenuto in un match contro il Betis, la Pulga si era trattenuta con lui negli spogliatoi e una foto ne aveva immortalato il momento. Nonostante l’età, si può dire che Ansu Fati sia ormai fondamentale in questo Barcellona.

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Ansu Fati ha giocato 62 minuti, quanto basta per segnare una rete e perfezionare l’assist vincente per il 3-0 di Coutinho. Il suo posto in campo è stato preso da Pedri, più giovane di qualche giorno: l’esterno spagnolo si è sistemato nel ruolo di esterno alto a sinistra, ruolo che peraltro gli ha permesso di sbocciare quando militava al Las Palmas. Il Barcellona ha investito 5 milioni, una cifra risibile, per strapparlo ai canarios. E, dopo aver pensato di spedirlo in prestito, oggi se lo gode.

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Elemento offensivo dalla tecnica sopraffina, Pedri potrebbe però essere uno di quei profili che, una volta indottrinati tatticamente, hanno le caratteristiche per occupare una posizione più interna del campo. Per esempio, si potrebbe pensare di trasformarlo in mezzala a tutto campo, figura che nel Barcellona manca dai tempi dell’addio di Iniesta. La sua mezz’ora, prima assoluta in Champions League, è stata interessante. E, in vista del Clasico, Pedri si candida per giocarne almeno uno spezzone.

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