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Scopriamo assieme Eric Garcia, il 19enne fenomenale difensore con piedi da trequartista che, acclamato da Guardiola, ora sembra pronto a conquistare l’Europa.

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A vederlo, Eric Garcia non dà immediatamente l’impressione di essere un difensore su cui scomettere: fisico longilineo, 183 centimetri d’altrezza per 73 kg, assomiglia più a un trequartista che a un centrale. Basta metterlo a confronto con un altro grande talento nel suo ruolo – il francese Dayot Upamecano, di soli due anni più vecchio – per notare la differenza. Eppure, oggi Eric Garcia è considerato uno dei più promettenti giocatori al mondo, conteso tra Manchester City e Barcellona.

Eric Garcia: caratteristiche tecniche

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Se cercate un modello per il difensore centrale del futuro, Eric Garcia risponde all’identikit alla perfezione: lontano anni luce dallo stereotipo del muro gigantesco di solito ricercato nel ruolo, lo spagnolo è praticamente un regista arretrato sulla linea difensiva, molto tecnico e preciso nei passaggi.

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Tutte caratteristiche che Guardiola ha saputo affinare in questi tre anni, plasmando il ragazzo secondo la sua idea di calcio: a soli 19 anni, Eric Garcia è un giocatore dotato già di una grande personalità e di innato senso tattico, che uniti alla rapidità di cui dispone lo rendono una pedina fondamentale nella costruzione dal basso.

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I margini di crescita sono ancora enormi, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche più prettamente difensive. A dispetto di ottime tempistiche negli anticipi, infatti, lo spagnolo ha ancora una struttura fisica che non gli permette di farsi valere nei contrasti. Tuttavia, con queste capacità, nulla vieta di provarlo anche in posizione più avanzata, alternandolo ai centrocampisti.

Eric Garcia: i primi anni

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Nato a Barcellona nel 2001, Garcia è entrato nel settore giovanile blaugrana a soli sette anni, scalando rapidamente i livelli della Masia. È talmente precoce che è difficile, al momento, indicare qualche suo prestigioso coetaneo tra i ragazzi del Barcellona, a meno di non citare un altro baby fenomeno come Ansu Fati. Nel 2017, mentre Garcia veniva scoperto da Guardiola e segnalato al City, due dei più interessanti prodotti del vivaio catalano come Monchu e Riqui Puig ancora non avevano fatto il salto alla squadra B, sebbene fossero di due anni più vecchi del difensore.

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L’Europeo Under-17 di quell’anno è decisivo per la sua affermazione: la Spagna era una corazzata che poteva schierare gente come Mateu Morey e Sergio Gomez (oggi entrambi al Dortmund), Juan Miranda, Jandro Orellana, Abel Ruiz e Ferran Torres. Garcia era uno dei più giovani della rosa, ma faceva la riserva di lusso in una squadra che vinse il torneo superando in finale l’Inghilterra di Foden e Sancho. A quel punto, il City sborsò 1,7 milioni di euro per portarlo a Manchester.

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La sua rapida ascesa è proseguita imperterrita. In poche partite, Eric Garcia diventò capitano dell’Under-18 e venne aggregato alla categoria maggiore per disputare la Youth League, in cui i Citizens chiusero in semifinale. Nel dicembre 2018, Guardiola lo ha fatto esordire in prima squadra in Carabao Cup al fianco di Otamendi, e meno di un anno dopo è arrivato il debutto in Premier League.

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Eric Garcia: fenomeno mondiale

La crescita di Eric Garcia in Inghilterra ricorda molto quella di Gerard Piqué, altro difensore centrale uscita dalla Masia ed esploso a Manchester, anche se sulla sponda rossa. Pep Guardiola lo ha presto eletto a suo pupillo, tanto da dargli sempre più spazio in prima squadra: la scorsa estate, lo ha innalzato a titolare accanto a Laporte, togliendo il posto a Otamendi. Infine, lo ha coraggiosamente fatto partire dal primo minuto nei quarti di finale di Champions contro il Lione, dove, nonostante la sconfitta, il ragazzo ha ben figurato.

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Cinque giorni dopo, Luis Enrique lo ha convocato nella Spagna, e lo scorso 6 settembre lo ha fatto esordire nel 3-0 inflitto all’Ucraina. In breve, Eric Garcia si è affermato non solo come uno dei più promettenti calciatori del momento, ma anche come un giocatore dalle caratteristiche affascinanti quanto radicali, che sembrano promettere una totale rivoluzione nel ruolo da difensore centrale.

Una sua affermazione ai massimi livelli potrebbe rappresentare un momento cruciale nell’evoluzione del calcio verso un gioco ancora più tecnico e meno di contrasto, in cui passaggi e anticipi (vale a dire: visione di gioco, offensiva e difensiva) delineano ogni azione.

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Intanto, Garcia ha già preso una decisione forte, nella sua ancora breve carriera: ad agosto ha annunciato che non rinnoverà il suo contratto con il City, in scadenza a fine stagione, costringendo i Citizens a cederlo il prima possibile. Proprio come nel caso di Piqué, il Barcellona si è fatto avanti e pare essere la destinazione favorità del difensore, consapevole del valore anche simbolico che avrebbe un ritorno in blaugrana, per raccogliere l’eredità proprio di Don Gerard. Rispetto a quando lasciò la Catalogna la prima volta, però, il suo valore adesso oscilla attorno ai 30 milioni.

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