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Forte, olandese e di grande prospettiva: l’Atalanta punta su Sam Lammers, centravanti olandese che in patria paragonano a Ruud van Nistelrooy

Se sei olandese, hai le leve lunghe e giochi a calcio, il paragone è presto scritto: sei il nuovo Ruud van Nistelrooy. Questa etichetta è stata cucita ben salda, già qualche anno fa, anche sul bavero di Sam Lammers, ultima fresca e fiammante incorporazione dell’Atalanta. Un colpo di mercato particolare, quello messo a segno da Sartori e Zamagna, perché va a rimpolpare un reparto nel quale, in teoria, ci sono già un titolare (Zapata) e relativa riserva (Muriel).

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Evidentemente è valsa la pena mettere le mani su questo ragazzo, pagato 9 milioni più 1 di bonus che finiranno dritti nelle casse del PSV Eindhoven, club nel quale Lammers ha militato nell’ultima stagione dopo una breve parentesi all’Heerenveen. Il cartellino, però era controllato dal club della Philips sin dal 2010, anno in cui con un blitz decisivo il ragazzo venne strappato al Willem II.

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Le prime parole da nerazzurro

Da Tilburg, dov’è nato e cresciuto, fino a Bergamo, qualche centinaio di chilometri più a est, quella di Sam Lammers ha tutti i crismi della parabola del predestinato. Un grande inizio, poi la crescita promettente e il grande salto, fino al primo bivio in carriera. Al PSV lo spazio, come gli fu fatto intendere, cominciava a mancare: “Mi hanno tutti accolto alla grande: sono grato al PSV che però ora rappresenta il passato – sono state le sue prime parole – sono un attaccante che ama segnare, ma sa sacrificarsi”.

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Dopo le visite mediche di rito si è unito ai nuovi compagni, nell’avvenieristico centro sportivo di Zingonia: “Bergamo rappresenta una tappa fondamentale per la mia carriera – ha concluso – sono contento di aver fatto questa scelta e farò di tutto per mettere il mister in difficoltà”. Durante la scorsa annata, Lammers effettivamente non è riuscito quasi mai a mettersi in mostra, terminando con solo 7 presenze (e 2 gol) nell’Eredivisie 2019/20.

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Lammers si è sgrezzato in due dei settori giovanili più importanti d’Olanda. Al Willem II ha avuto modo di approcciarsi al calcio in maniera professionale e professionistica, al PSV ha conosciuto cosa significa fare parte di una società storica e blasonata. In mezzo, nella stagione 2018/19, è arrivato un prestito fondamentale all’Heerenveen, dove il 23enne olandese ha avuto modo di mettersi in luce come uno degli attaccanti più affilati del campionato.

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Alla fine chiuderà con 19 reti e la convocazione conquistata nella selezione under 21, l’apice di una carriera giovanile costellata di apparizioni in maglia arancione. A 18 anni, invece, ha avuto il suo primo assaggio di cosa significhi infondere aspettative: il PSV, accorgendosi delle sue grandi qualità, lo manda direttamente nella seconda squadra che milita in Jupiler League. Lammers si toglie diverse soddisfazioni: oltre a segnare tanto in campionato, sentenzia varie big in Youth League.

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Lammers all’Atalanta: caratteristiche e inserimento

Alla luce delle considerazioni iniziali, ci si potrebbe giustamente domandare che ruolo potrà ritagliarsi Lammers all’Atalanta. La sensazione è che l’inserimento sarà graduale, più in prospettiva che per l’immediato, alle spalle di due mostri sacri come Zapata e Muriel. L’olandese è un centravanti dalle caratteristiche considerevoli: segna e fa segnare, finalizza ma sa anche proteggere e smistare la palla, favorendo gli inserimenti di centrocampisti e mezze punte.

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A livello fisico, invece, è molto strutturato, alto circa 190 centimetri e abilissimo nel gioco aereo, fondamentale che sfrutta in area di rigore ma anche per fare sponde verso i compagni. Tecnicamente non è male, calcia con entrambi i piedi e ha sviluppato un’importante inclinazione al lavoro in fase di non possesso. Insomma, magari non sarà il nuovo van Nistelrooy, ma l’impressione è che l’Atalanta abbia pescato l’ennesimo jolly dal mazzo.

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